PALERMO – Al coro di “no” per le zone a traffico limitato si aggiunge un’altra voce. Associazione ricettive alberghiere, tra cui Federalberghi, agenzie di viaggio e guide turistiche, bus e tour operator si sono dati appuntamento all’Hotel Principe di Villafranca per pianificare una strategia contro la Ztl. Presente al tavolo, a sostegno delle istanze della categoria, anche l’Authority del Turismo di Palermo. Nel documento che verrà inviato al sindaco Leoluca Orlando e all’assessore alla Mobilità Giusto Catania viene proposto sia uno slittamento del provvedimento, che una riscrittura ad hoc dello stesso. Gli operatori turistici, in buona sostanza, chiedono un tavolo tecnico per ridiscutere il regolamento nella sola parte che interessa il turismo.
Un provvedimento che penalizzerà le attività turistiche dei trasporti e del ricettivo. Per gli albergatori è, infatti, impensabile che i clienti in viaggio nel capoluogo paghino per entrare. Molti turisti arrivano, posteggiano e riprendono l’automobile solo alla partenza, preferendo muoversi a piedi, spiegano. A ognuno di questi, secondo gli albergatori, dovrebbe essere data la possibilità quantomeno di giungere in centro. Per tour operator e bus operator, d’altra parte, il problema ruota tutto intorno ai pacchetti viaggio già venduti lo scorso anno. Questi, infatti, non contemplano il costo della Ztl perché sottoscritti prima della decisione dell’amministrazione di istituirla.
Per l’intero settore si tratta di una zona a “turismo” limitato. “Una città che vuole essere a vocazione turistica – spiegano da Federalberghi – non può immaginare una cosa simile per un turista che paga già una tassa di soggiorno, che gli alberghi fanno pagare regolarmente da due anni. Questa costa 50 centesimi a stella a persona fino a un massimo di quattro notti. Ciò significa che dalla quinta notte in poi non si paga, ma in un quattro stelle per quattro giorni, un turista arriva a sborsare fino a un massimo di 8 euro. Se a questo aggiungiamo che la permanenza media in città è di tre giorni, tassare il turista anche con una Ztl è troppo”.
Bisogna dunque ripensare la Ztl per il turista. “Ritenevamo doveroso esserci, sia perché direttamente coinvolti sia perché tale provvedimento appare in contrapposizione alle iniziative di sviluppo turistico della città – precisa Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi -. Riteniamo quindi che le richieste delle categorie, riguardanti una proroga per acquisire maggiore chiarezza e per formulare un regolamento ad hoc per i turisti, siano legittime. Pertanto, come organismo di riferimento delle politiche turistiche dell’amministrazione, richiediamo all’assessorato competente la revisione dell’attuale provvedimento relativamente alle categorie del turismo”.