Il terremoto tra ironia e psicosi - Live Sicilia

Il terremoto tra ironia e psicosi

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Neanche il caffè in pace posso prendere!!!”. La scossa di terremoto che questa mattina ha colpito Palermo ha subito calamitato gli internauti palermitani sul web.

Tantissimi i commenti fin da subito comparsi su Livesicilia.it e firmati dai nostri lettori. Tra loro c’è chi scrive per sdrammatizzare, come Benhur, sorpreso dal terremoto proprio mentre sorseggiava il caffè, e riuscito in seguito a identificare le cause del sisma: “I Maya avevano ragione… questo è solo l’inizio!!!!!”. Anche Fabio condivide le sue prime deduzioni: “Ero ancora a letto quando all’improvviso starnutisco e il letto comincia a tremare per circa 5 secondi, subito ho pensato di avere una potenza di starnuto incredibile, poi ho realizzato…”. E infine Giuseppe, che gioca a fare le veci della Protezione civile: “Zunami arriva a Palermo! Dite a Zu Rosa di calare la pasta!!!”.

Le prime sensazioni dopo la scossa vengono condivise anche da chi abita nella provincia del capoluogo siciliano. “Ero a letto e sono scappato fuori” scrive Alex da Partinico. Loredana commenta da Misilmeri: “anche qui sì è sentita moltissimo… Speriamo non ne arrivino altre!”. E se a Carini si è “ballato di brutto”, a Marineo c’è chi stava in ufficio, mentre a Cinisi c’è chi è saltato dal letto e augura a tutti “in bocca al lupo”.

Ma con le elezioni alle porte non poteva mancare la politica a esorcizzare la paura dei palermitani. Fax scrive che le scosse registrate non sono altro che un avvertimento dal profondo “subconscio”: “Il 6 e 7 maggio, Palermo non si lasci influenzare e… voti secondo coscienza” sarebbe stato il messaggio. Secondo Massimo Decimo Meridio “il terremoto non c’entra: Era Costa (Massimo, ndr) che ne pensò un’altra delle sue…”. Diverse invece le cause secondo Vitalba. Secondo lei il terremoto è dovuto al fatto che “hanno escluso la candidatura del generale Pappalardo”. Bizir, invece, ha pensato subito “che si era dimesso Lombardo”. Qualcuno che si firma Saibo, infine, con un po’ di amarezza tira in ballo la “Santuzza”: “Palermitani mala jente, l’erba tinta un mori mai, Santa Rosalia ci protegge!”.


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