"Ma Diego chi?" - Live Sicilia

“Ma Diego chi?”

Santuzza, buongiorno. "Ancora ccà è! Santa Rusulia...". Che fa? Si auto-invoca? "Ho una discreta fiducia nelle mie possibilità". Sono... "Sì, lo so, il palermitano anonimo solito rompi...". Santuzza! "Rompighiaccio, no? Tu sei qui per rompere il ghiaccio".
Intervista con la Santuzza (seconda parte)
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1 min di lettura

Santuzza, buongiorno.
“Ancora ccà è! Santa Rusulia…”.

Che fa? Si auto-invoca?
“Ho una discreta fiducia nelle mie possibilità”.

Sono…
“Sì, lo so, il palermitano anonimo solito rompi…”.

Santuzza!
“Rompighiaccio, no? Tu sei qui per rompere il ghiaccio”.

Ecco, rompiamolo: Diego…
“Maradona. Mi dispiace per la fine che ha fatto ai Mondiali”.

No, Diego Cammarata.
“E cu è?”.

Come chi è? Il sindaco di Palermo è.
“Ma non c’era il SinnacOllanno?”.

Tempi che furono.
“E ore c’è questo Cammarata, dici?”.

Sì, ha detto che non parteciperà al corteo del Festino.
“E chi se ne importa”.

Come, Santuzza!
“La mia casa questa è, qui sul monte. Chi vuole vedere Rosalia qua deve acchianare”.

E il carro? E i babbaluci?
“Cose per il popolo che si diverte. E lasciamolo divertire, no?”.

E i fuochi? E la semenza?
“Cose di picciriddi. Di carusi, così Sant’Agata non si offende”.

E allora quassù dobbiamo venire a trovare lei, Santuzza.
“Infatti, ora che mi ricordo ci venne anche lui”.

Ma lui chi?
“Quel tale che dice di essere il sindaco. Sì, una volta è venuto”.

E che ha detto?
“Si presentò: sono Diego. Piangeva. Si batteva il petto. Ripeteva: ma cu mu fici fari a fari u sinnaco di Palermo…”.

Parla pure siciliano. E lei, Santuzza?
“E io ci dissi: SinnacOllanno che ti capitò?”.

Ma si era presentato…
“Anticchia stolita sugnu. Vulissi viriri a tia”.

E lui, Dieguzzo?
“E’ uscito urlando”.

Orlando?
“No, urlando”.


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