Nomi e cognomi non ce ne sono. Ma nell’estratto di una intervista riportata sul suo blog, Miccichè se la prende con qualcuno. E quel qualcuno dovrebbe corrispondere all’identikit dell’assessore regionale all’Energia, Pier Carmelo Russo (nella foto). La stoccata è contenuta in un più ampio ragionamento sui governi tecnici e sulla loro inutilità presunta.
Dice Miccichè: “I Fas ce li daranno, il problema è come ce li daranno. Il tentativo è quello quantomeno di governarli insieme e non che li governi solo Roma. Io ero contrarissimo a questo, ma pochi giorni fa mi sono sentito morire, quando Tremonti mi ha documentato che nel passato abbiamo un miliardo e 700 milioni non spesi, la maggior parte per l’energia. Io non ci volevo credere, ma Tremonti mi ha mostrato le tabelle. E’ tutto paralizzato, c’è un assessore tecnico che dice sempre no. Se fosse un assessore politico, il suo partito lo chiamerebbe e gli imporrebbe di decidere, invece sul piano dei rifiuti non si muove una foglia …”. Ma, in compenso, le orecchie fischiano.
Miccichè è sempre ingeneroso non sa che l’Assessore Russo PierCarmelo, il Signor 104, è troppo oberato fra assistenza ai familiari e lavoro consulenziale agli ato rifiuti per potere occuparsi dei fondi fas?
Al di là della – sacrosanta – “questione 104” (sulla quale anch’io ho “polemizzato” su queste pagine), chi conosce da un po’ l’assessore Russo (Carmelo Pietro) può testimoniare che, dal punto di vista tecnico-legale-amministrativo, ha una preparazione che, nell’ambito della Regione Siciliana, pochissimi altri possono vantare. Riteniamo, dunque, che i suoi “no” siano sempre (almeno sotto il profilo formale) adeguatamente motivati.
Capiamo le “esigenze” (ma non è un esponente della “nuova politica”?) di Micciché, e tuttavia, se non ha altri argomenti (si fa per dire!) che le “ragion di partito” (la Politica, ce ne rendiamo conto, è materia troppo aulica per lui), forse farebbe meglio ad optare per il silenzio.
Miccichè dice che Russo dice sempre no, mentre Firrarello dice che ci sono 1.700 richieste ferme nei cassetti, mentre vengono esaminate solo quelle “segnalate”. Com’è sta storia, allora?
Sono esterrefatto,apro su Live Sicilia e mi trovo una notizia del genere. Certo che Siculo ha ragione,prima buttate fuori un dirigente di livello ministeriale come la Interlandi (gia’ Assessore al Territorio ed unica che capisce di ambiene in Regione Sicilia) e poi Micciche’ si lamenta pure der la debacle sull’energia. E’ veramente pietoso.Anziche’ mandare a casa un assessore che non ne capisce nulla ne di energia e di ambiente ci si lamenta. Ma mandatelo a casa sto Piercarmelo Russo che tra le altre cose e’ gia’ in pensione a 47 anni(vergogna) e mettete in certi posti sensibili gente come la Interlandi rossana.E che alla Regione vanno di moda due attivita’:a)Metterla in quel posto alle persone capaci e perbene (come la Interlandi)- b)darsi un calcio sui c…….
E per quanto scritto mi rivolgo anche al Governatore Lombardo.
Salve
Dice Miccichè: “I Fas ce li daranno, il problema è come ce li daranno. Il tentativo è quello quantomeno di governarli insieme e non che li governi solo Roma.
Adesso capisco perchè litigano per governare……i Fas.
Non so se è vero che l’asserore Russo dice sempre no,ma una cosa è certa:
Dire no o dire si lo stipendio è uguale non è lo stesso per chi deve andare a lavorare per produrre.
Qualunque funzionario quando da un parere negativo dovrebbe dare al cittadino la soluzione e non farlo andare in giro per consulenti avvocati tar ecc.ecc.
Dopo tanto tempo che un cittadino ha avuto ragione dal Tar ecc.ecc. il funzionario rimane al suo posto o viene promosso per anzianita ma l’imprenditore e i dipendenti che fine hanno fatto?Non si sa
Caro Beccadelli, il tema è che in sicilia non si indigna più nessuno, perchè se lei ha espresso il suo disappunto per la questione L. 104 del Sig. Russo Piercarmelo, non vedo come poi possa esprimere stima tecnica per un soggetto che pur rispettando la legge, in barba alle migliaia di siciliana disoccupati, va in pensione per accudire i familiari (norma sacrosanta a difesa dei bisognosi e del valore “famiglia”) e poi trova il tempo per fare l’assessore. Sul fatto che in regione non esistano persone con le stesse capacità giuridiche e tecniche mi dispiace farle notare che fra i 2300 dirigenti regionali credo ci siano alte professionalità che forse hanno avuto il torto di avere un rappresentante sindacale che si chiamava PierCarmelo Russo (Vice segretario Regionale del Dirsi).
CARA REDAZIONE VEDO A MALINCUORE CHE MI CENSURI VUOL DIRE CHE LE COSE CHE SCRIVO SONO VERE
O sono sbagliate.
O DI CHI LI INTERPRETA A MODO SUO
E ha – le piaccia o no – la responsabilità di garantire agibilità alla discussione
Caro Italsiculo,
La ringrazio per l’attenzione.
Quel che ho scritto non nasconde alcun retropensiero. Mi sento sideralmente lontano da chi – ad esempio, Russo (Carmelo Pietro) o Centorrino – in virtù della “tecnicalità” di cui s’amamanta è, di fatto, come suol dirsi, il “cucchiaio di tutte le pentole”: particolarità di chi non ha ideali, ma solo personalistiche ambizioni e, nel caso di Russo, prima iscritto alla CGIL, risponde al vero che il Dirsi abbia costituito il trampolino di lancio per la sua “fungibilità politica policromatica” (destra o sinistra per lui pari sono). Si vocifera, per altro, che la sua prossima gradita “meta” potrebbe essere il Consiglio di Giustizia Amministrativo.
Sulla “questione 104” non ha convinto me e non ha convinto moltissimi (stucchevole, da libro “Cuore”, la lettera con cui ha spiegato le sue ragioni).
Ciò premesso, confermo, però – copio dal mio precedente post – che l’assessore Russo (Carmelo Pietro) dal punto di vista tecnico-legale-amministrativo, ha una preparazione che, nell’ambito della Regione Siciliana, pochissimi altri possono vantare. E non credo che ciò sia possibile sol perchè “nel paese dei ciechi un guercio è re”. Aggiungo, per sovrappiù, che ritengo Russo (Carmelo Pietro) non permeabile a logiche corruttive (mai rinuncerebbe alla “vanità” di poter esibire, all’occasione, una fedina penale immacolata!).
Certamente – come Lei afferma – fra i circa 2300 dirigenti della Regione Siciliana ce ne sarà senz’altro (con numeri così alti – spropositati? – è staticamente assai probabile) qualcuno bravo, ma io che – per ragioni professionali – ho frequenti contatti con l’Amministrazione Regionale sono anni che incontro (sfortuna nera?) solo quelli “scarsi” o – altra possibile lettura – troppo “preoccupati” di non dispiacersi chi li ha fidelizzati con lauti contratti individuali.
Con cordialità, Antonio Beccadelli
Caro Beccadelli, veda rispetto il suo pensiero, ma sono diversi presupposti. Personalmente da cittadino normale, anche se non ho motivi di relazionarmi con i vari Assessori, ritengo impossibile che chi ha approfittato di una sacrosanta Legge di tutela della famiglia e dei soggetti deboli (anziani o invalidi) non ha la “l’etica” di potere essere amministratore, e non dipendente, della cosa pubblica. Essendo vero, come ci ha dimostrato Livesicilia, che questo signore percepisce oltre € 7.000 netti al mese di prepensionamento a 47 anni, per assistere il proprio familiare ed invece fa poi l’assessore, tutto ciò è amorale, legale sicuramente ma poichè è pagata con le mie e le sue tasse ci dovremmo indignare contro questa amoralità. Il Russo avrà la fedina penale pulita ma sicuramente quella etica lascia a desiderare.
forse qualcuno dimentica che nei primi sei mesi dell’anno abbiamo avuto all’energia la splendida coppia Russoassessore, Interlandi dirigente generale, con il risultato che non si sono neanche avviati i bandi por oltre lo stallo sui fondi Fas, e c’è chi continua a pontificare su questi? e magari si vorrebbe l’Interlandi di nuovo assessore, insieme a Russo? così le cose si bloccano in sede di governo.