Squadra Antimafia-Palermo oggi arruola l’ex calciatore Totò Schillaci. Nella terza serie prodotta dalla Taodue per Mediaset, a breve sul set, l’ex campione azzurro sarà un boss mafioso. Secondo quanto si apprende Schillaci girerà due scene, in una delle quali morirà. Nella seconda serie di Squadra Antimafia, il ruolo di un killer era stato affidato a Fabrizio Corona.
Vedi “La Squadra” e poi muori…

Non la vedo bene, il ruolo potrebbe danneggiarlo nell’immagine che si ha di lui per sempre. Poteva interpretare il ruolo di un imprenditore taglieggiato, di un investigatore, ma non di un boss dai…
Non sono d’accordo: assegnare ruoli di mafiosi o di “cattivi” in generale,a personaggi popolari e ad attori particolarmente “bravi” o amati dal grande pubblico (da Corona a , forse, Schillaci, da Claudio Gioè, a Garko, a Sperandeo, a Beppe Fiorello) finisce col creare,soprattutto nelle fasce più giovani, un processo d’identificazione molto deleterio, e una sorta di “giustificazione” per i crimini commessi dal “personaggio”. Ad esempio, mi è capitato di sentir giustificare le azioni compiute dal fascista imterpretato da Garko, in quanto abbandonato dalla madre, infanzia tristissima, ecc. Nel mondo della scuola, all’epoca del “capo dei capi” si è potuto constatare che, nelle fasce più deboli degli alunni, era forte il fascino delle “aggregazioni nel clan” presentato nella fiction: alcuni ragazzini si ribattezzavano con i nomi degli affiliati e se ne vantavano( dagli anni che sono trascorsi ad oggi, si è potuto constatare che il loro destino, ancorché segnato, non poteva essere meglio favorito!). Per non parlare, poi dei telefilm e “approfondimenti” sui serial killer. Le voci di dissenzo vengono inascoltate, e, talvolta, irrise (se c’è il bollino rosso!).