Orlando fra i portuali | Accuse a Lumia e Vizzini - Live Sicilia

Orlando fra i portuali | Accuse a Lumia e Vizzini

Il caso New Port
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“Non posso permettere che giochi politici distruggano una realtà di lavoratori. Ci sono i politici che si occupano del bene comune e ci sono quelli che pensano ai propri affari e i nomi citati prima rientrano fra questi ultimi”. Non usa mezzi termini il portavoce dell’Idv, Leoluca Orlando, intervenuto in un’assemblea dei lavoratori della New Port, la società che si occupa dei servizi portuali di Palermo e Termini Imerese, nell’occhio del ciclone da quando il prefetto di Palermo gli ha negato la certificazione antimafia. E i “nomi citati” di cui parla Leoluca Orlando, sono quelli di Giuseppe Lumia e Carlo Vizzini. “Non si può fare che siccome ‘Luca’ non mi appartiene, ci voglio mettere qualcun altro. L’intento – continua Orlando – è di sostituire la New Port con un’altra società, si vuole mettere in discussione la New Port colpendo i suoi lavoratori. La strada da percorrere è quella di chiedere al prefetto – e sarà ciò che faremo con Rita Borsellino – di compiere le dovute verifiche. Se si deve colpire qualcuno che lo si colpisca, ma gli altri devono continuare a lavorare. Senza cadere nelle provocazioni, perché io sono in una condizione diversa da chi vuole fare affari. Mi hanno chiesto di scrivere una preghiera per Santa Rosalia in vista del Festino – conclude il deputato – ho scritto: ‘Liberaci dalla peste di ieri e di domani, liberaci dalla mafia… e anche liberaci dalla faccioleria’”.

Quello di Leoluca Orlando è l’ultimo intervento in un pomeriggio teso con due convitati di pietra. “Vizzini e Lumia si sono scordati di noi – ha detto il presidente della New Port, Vincenzo Spataro – loro hanno chiesto la mia candidatura. Lumia ogni dicembre veniva a portarmi l’agenda della Camera dei deputati. Gli ho portato 1.056 voti. Anche Vizzini ha chiesto la mia candidatura. Oggi hanno dimenticato e non accetto che lo strumento per estrometterci sia l’antimafia”. Gli interventi di Orlando e Spataro giungono dopo che diversi lavoratori sono saliti sul pulpito per dire la loro. Ed è stato un coro di protesta: “Vizzini è venuto a prendersi i voi e ora scappa, tutti cercano di scappare come se avessimo la lebbra” dice un lavoratore ormai in pensione. “Vizzini ci ha venduto come carne da macello” racconta un altro, mentre un portuale sintetizza ciò che tutti pensano nell’aula: “Alcuni politici vogliono prendersi la New Port, ci vogliono distruggere”.


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