Il trionfo di Orlando - Live Sicilia

Il trionfo di Orlando

Completato lo spoglio. Orlando ha stravinto il ballottaggio, raccogliendo 158.010 voti (il 72,43%). Fabrizio Ferrandelli si è fermato a 60.139 (il 27,57%).

Orlando non vince, ma stravince. Tra lui e Ferrandelli c’è una città immaginaria di centomila abitanti. C’è un divario di 45 punti percentuali (il 72,43% contro il 27,57%). Un distacco avvertito tra la gente, per le strade, fin dall’annuncio della sua discesa in campo, smentita fino a poche ore prima, con la minaccia del ricorso a una lingua morta.

E invece, alla fine, la candidatura più “viva”, quella in grado di fiaccare le energie di tanti giovani ambiziosi, è stata la sua. Quella dell’ex sindaco. Del vecchio leone che ha convinto tutti del fatto che, a differenza di quei giovanotti, lui “lo sapesse fare”. L’unico in grado di guidare una macchina che sembra sbandare pericolosamente a ogni curva pericolosa. E che adesso potrà gestire grazie a una corposa truppa di Idv (30 consiglieri a Sala delle lapidi).

Tre palermitani su quattro hanno preferito lui a Ferrandelli. Che poi significa qualcosa di più. Significa che i palermitani hanno preferito lui a Cracolici e Lumia, e a quell’idea di un Pd “dialogante” con l’Mpa di Lombardo. Un tema che infiammerà l’assemblea dei democratici tra sei giorni. E che ha già acceso la miccia: “I dirigenti del partito si dimettano”, ha già attaccato a caldo uno dei partecipanti alle primarie, Davide Faraone. Mentre il segretario del Pd Giuseppe Lupo ha manifestato l’auspicio che adesso “Orlando lavori con tutto il centrosinistra”. Magari anche nell’ottica delle prossime elezioni regionali.

Ma quello che resta, sul terreno di queste amministrative è la vittoria personale di Orlando capace di raccogliere qualcosa come 158 mila voti. Ferrandelli si è fermato a 60 mila. Questo significa che il professore, capace già di sfiorare la vittoria al primo turno, è riuscito a conquistare le preferenze di altre cinquantamila persone. E del resto, fin dalla vittoria del primo turno, non erano mancati gli attestati di “simpatia” da parte anche di esponenti dei partiti moderati, mentre molti degli elettori del Pdl avevano preferito Orlando al giovane Costa.

Dall’altra parte, c’è Ferrandelli. Che ha accolto la sconfitta con un sorriso e all’insegna dell’assoluto fair play. La coda inaspettatamente soft di una tornata amministrative avvelenata dalle polemiche. Resta però la sconfitta netta di un progetto nato tra le divisioni. All’interno del centrosinistra, e dentro lo stesso partito democratico. Un Pd che alla fine ha sostenuto il giovane ex delfino del professore. Ma non convincendo i palermitani, al di là delle “macchine di partito” e dalle speranze di un candidato giovane ma già da tempo sulla breccia della politica del capoluogo. I suoi dodicimila voti in più rispetto al primo turno sono una magra consolazione.

Ovviamente, al di là dell’indubbio successo di Orlando, pesa su questa elezione il dato dell’affluenza: circa il 33%. Insomma, due palermitani su tre hanno deciso di stare a casa. Solo un terzo della città quindi ha concorso alla scelta di Orlando. Un argomento che dovrebbe interrogare sull’effettiva capacità dei partiti di muovere consenso. E sul valore dato da una vittoria ottenuta sì sulla scia della “continuità”, ma anche su quella della rottura, e della protesta contro i partiti e gli uomini che avevano “inquinato” le primarie di un centrosinistra che non si ritrova più. O meglio, che proverà a ritrovarsi dopo l’assemblea del Pd, il 27 maggio.

Quel giorno, Leoluca Orlando sarà già sindaco a tutti gli effetti. La proclamazione, infatti, è prevista tra mercoledì e giovedì, dopo che i verbali verranno trasferiti alla Commissione centrale, alla caserma Bighelli. Con la proclamazione, Orlando entrerà nel pieno delle sue funzioni di sindaco. Qualche giorno in più, invece, servirà per l’insediamento del consiglio comunale, previsto intorno al 10 giugno. Da quel momento in poi inizierà la nuova pagina del “sinnacollanno”. Quella in cui dovrà dimostrare di “saperlo fare” ancora.

LA DIRETTA

18.14 Completato lo spoglio. Orlando ha stravinto il ballottaggio, raccogliendo 158.010 voti (il 72,43%). Fabrizio Ferrandelli si è fermato a 60.139 (il 27,57%).

17.38 “Non c’é niente per cui esultare, in questo momento a Brindisi si celebra un funerale, che può essere presagio di quello che potrebbe avvenire nel Paese”. Lo ha detto il nuovo sindaco di Palermo Leoluca Orlando parlando con la stampa, circondato dagli assessori della sua giunta.

17.30 “La competizione è il sale della democrazia ma in democrazia c’è un momento in cui, prendendo atto dei risultati occorre rispettare la volontà dei cittadini. Abbiamo fatto una buona corsa sostenendo un giovane come Ferrandelli e facciamo, oggi, serenamente gli auguri al nuovo sindaco di Palermo, Leoluca Orlando”. Lo dice il senatore socialista Carlo Vizzini (PSI), presidente della commissione Affari costituzionali e leader della lista Vizzini – Riformisti per Palermo. “Il centrosinistra, che pur diviso in due coalizioni, ha avuto la forza di mettere fuori dal ballottaggio il centrodestra del 61 a 0 di undici anni fa, oggi vede l’affermazione di Leoluca Orlando. Credo che a questo punto al centro della politica dobbiamo saper mettere Palermo ed i palermitani. Palermo – continua Vizzini – è una città in gravissime difficoltà e molti dei suoi problemi possono trovare soluzione ad un tavolo con il Governo nazionale e proprio per questo nessuno può nascondersi dietro la logica del tanto peggio tanto meglio. Penso infatti che ognuno di noi, per la parte di responsabilità istituzionale che ricopre, debba mettersi al servizio di tutti i cittadini aprendo un dialogo positivo con l’Amministrazione”.

17.18 “La campagna elettorale di Orlando? Come quella di Hugo Chavez in Venezuela”. Parola di Giusto Catania, comunista e prossimo assessore alla Programmazione e alla partecipazione della nuova giunta di governo della città. “Come in Venezuela – spiega Catania – fra Orlando e i palermitani c’è una connessione sentimentale. I cittadini hanno premiato una scelta politica chiara, senza alcuna ambiguità”. E ora viene il bello, ma pure il difficile. Catania non si nasconde dietro un dito, lui che conosce la macchina burocratica. E’ già stato assessore in una giunta Orlando, quello del sindaco che lo sapeva fare. “In dieci anni – spiega il neo assessore – è cambiato il mondo. Allora arrivai in una giunta che aveva già lavorato bene. Oggi bisogna ripartire da zero. Bisogna ricostruire il rapporto con i cittadini, bisogna farli partecipare in maniera attiva”. Come? “Subito convocheremo le consulte dei cittadini. A cominciare da quelle dei migranti che mai hanno avuto voce in capitolo. Poi, gli uffici per le relazioni con il pubblico in tute e otto le circoscrizioni”.

17.14 Arrivano i primi commenti alla vittoria di Orlando. Il deputato regionale del Pd Davide Faraone ha detto: “Il gruppo dirigente del Pd palermitano ha fatto l’en plein. Sono riusciti a perderle proprio tutte: le primarie, il primo e il secondo turno. In più sono riusciti a spaccare il centro sinistra e a ridurre il Pd a poco più del 7%, passando dai dieci consiglieri del 2007 ai tre attuali. Credo – ha aggiunto – che peggio di così non si potesse fare. Mi aspetto che coloro che hanno causato questo disastro rimettano immediatamente il mandato per consentire la convocazione di un congresso straordinario che segni una nuova via per il Partito Democratico e il centro sinistra palermitano”.

17.09 A un passo dalla fine dello spoglio. Manca una sola sezione alla fine. Il distacco è invariato. Orlando è il nuovo sindaco di Palermo con un distacco di 45 punti percentuali sullo sfidante Ferrandelli.

16.47. Il count down prosegue: -3. Ad appena tre sezioni dalla fine dello spoglio, Orlando mantiene inalterato il distacco su Ferrandelli (72.43% a 27,57%). Percentuali che si traducono in un divario, in termini di voti, di oltre 97 mila preferenze.

16.40. Mancano 5 sezioni alla chiusura dello spoglio. Orlando al 72.43%, Ferrandelli al 27,57%.

16.32 A sole 9 sezioni dalla fine, Orlando è al 72,45%, Ferrandelli al 27,55%.

16.28 Mancano appena 11 sezioni alla fine dello spoglio. Orlando al 72,42%, Ferrandelli al 27,58%.

16.24 A 17 sezioni dalla fine, Orlando raccoglie il 72,41%, Ferrandelli al 27,59%.

16.19 Mancano appena 30 sezioni alla fine dello spoglio. Orlando avanti al 72,46%, Ferrandelli fermo al 27,54%.

16.17 Ad appena 41 sezioni da scrutinare, (spoglio compiuto su 559 sezioni su 600), Orlando al 72,56%, Ferrandelli al 27,44%.

16.13 Orlando è il sindaco di Palermo. Dopo lo scrutinio di 476 sezioni su 600, infatti, il distacco tra l’esponente di Italia dei valori e il candidato di Pd e Sel Fabrizio Ferrandelli è di circa 80 mila voti. Anche se tutte le rimanenti andassero a Ferrandelli, Orlando sarebbe comunque irraggiungibile.

16.11 Superati anche i due terzi dello spoglio. Orlando ormai è lanciatissimo verso una vittoria nettissima: l’ex sindaco al momento ha il Orlando al 72,98%, Ferrandelli al 27,02%.

16.09 A 351 sezioni su 600, Orlando al 72,98%, Ferrandelli al 27,02%.

16.08 Superato il giro di boa dello spoglio, Orlando conferma i dati precedenti, attestandosi al 73,04%, Ferrandelli al 26,96%.

16.05 Scrutinate 250 sezioni su 600, Orlando al 72,88%, Ferrandelli al 27,12%.

16.03 A oltre un terzo dello spoglio (221 sezioni su 600), Orlando avanti col 72,67%, Ferrandelli fermo al 27,24%.

16.00 Dopo 165 sezioni su 600, Orlando è avanti col 73.18% contro il 26.82% di Ferrandelli.

15.57 Scrutinio a 143 sezioni su 600: Orlando avanti col 73.29%, Ferrandelli al 26.71%.

15.52 Dopo cento sezioni su 600, Orlando conferma il trend seguito finora, e mantiene quasi inalterato il distacco da Ferrandelli: 73.25% contro 26.75%.

15.47 Dati reali: dopo 70 sezioni su 600, Orlando avanti col 73.65%, Ferrandelli al 26.35%

15.40 Arrivano anche i primi dati reali. Dopo 17 sezioni scrutinate su 600, Orlando raccoglie il 73.9% dei voti, Ferrandelli al 26.1%

15.39 Secondo la prima proiezione dell’Istituto Piepoli per la Rai, riguardante il voto per il Sindaco di Palermo, il candidato dell’IDV Leoluca Orlando è al 70,4%, mentre Fabrizio Ferrandelli del Centrosinistra è al 29,6%. Il dato si riferisce ad un campione dell’12%. Al primo turno si erano piazzati rispettivamente al 47,4% e al 17,3%.

15.26 La prima proiezione Rai dà Orlando già lanciatissimo verso la vittoria. Per l’ex sindaco il 70,1% mentre Ferrandelli è staccatissimo al 29,9%

Si sono chiusi i seggi ed è partito lo spoglio alla fine del quale sapremo il nome del prossimo sindaco di Palermo. Segui su Live Sicilia la diretta, con gli aggiornamenti, gli exit poll, le prime proiezioni e le dichiarazioni a caldo, sulla sfida che oppone l’ex sindaco Leoluca Orlando all’ex “delfino” Fabrizio Ferrandelli.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI