Il gioco al massacro - Live Sicilia

Il gioco al massacro

Il punto di rottura si sta consumando, sulla pelle di Palermo, di una città malata di cancro. Con la Gesip si sta giocando al massacro. Vogliamo sapere tutta la verità. Solo una grande operazione di verità può ridare almeno dignità a Palermo. E' necessario sapere quale sarà il futuro, come sono i conti, quali sono le prospettive della città. Adesso, più che mai, è necessaria la chiarezza.

Siamo al punto di rottura. La Gesip è la miccia che rischia di far saltare Palermo. Si sapeva da tempo. Eppure si è fatto pochissimo, al netto della retorica sui salvataggi. Nessuno ha affrontato il cancro che sta mandando il corpo in metastasi. L’unico rimedio, a questo punto, è un’operazione di totale e amarissima verità. Da giorni, Livesicilia la chiede. Tutta la verità, niente altro che la verità, per sapere – senza riflessi o inganni cosmetici – l’esatto stato del male che ci sta uccidendo. Il sindaco Orlando aveva parlato di un finanziamento sicuro, per dare respiro ai lavoratori, per garantire quei servizi che – piaccia o no – restano indispensabili. Ora arriva una sorta di contrordine.

Vogliamo sapere chi sta mentendo, o chi sta alterando la realtà, o chi sta sovrapponendo ombre cinesi alla sostanza dei fatti. Vogliamo sapere il nome e il cognome dei responsabili di questo gioco al massacro, con tanto di annunci ottimisti di Palazzo delle Aquile e di impegni del ministro Cancellieri. Vogliamo sapere, passo per passo, che cammino ci attende, quale sarà il futuro. Con una postilla che ci pare obbligatoria. Mandare a casa operai che hanno famiglia, paralizzare Palermo dall’oggi al domani, non sarebbe un gravissimo incidente di percorso. C’è un altro termine più consono: sarebbe un genocidio.


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