Bimbo azzannato dal suo rottweiler, | terminato l'intervento alla cute - Live Sicilia

Bimbo azzannato dal suo rottweiler, | terminato l’intervento alla cute

L'aggressione a Terrasini. Il piccolo, otto anni, è stato trasferito all'ospedale Villa Sofia, dove è stato operato per sei ore. Dopo il secondo intervento si trova in rianimazione. Il chirurgo Dario Sajeva: "Ricostruzione completata, ma esiste lo spettro della sepsi. Le condizioni sono buone, ma non parliamo di ferite: il viso del piccolo è stato sbranato". Impiantata una membrana artificiale. PARLA IL PRIMARIO (GUARDA IL VIDEO)

PALERMO – Il piccolo M.A, di otto anni, ha superato anche il nuovo intervento dei chirurghi del reparto Maxillo-Facciale di Villa Sofia. Dopo quello ricostruttivo di questa notte, è stato necessario intervenire sul cuoio capelluto, praticamente divorato dal rottweiler che si trovava nella villetta della famiglia, a Terrasini. L’operazione è iniziata oggi pomeriggio intorno alle 16.30 e si è conclusa poco dopo le 20: è servita a impiantare il derma artificiale rigenerativo. Solo fra una settimana si avrà la certezza che sia attecchito, escludendo, dunque, rigetti in caso di infezione-setticemia da morso di cane. Le condizioni del piccolo, pur nella loro criticità, sono state definite stabili dai medici, che hanno disposto nuovamente il trasporto nel reparto di Rianimazione. La prognosi resta riservata. “La ricostruzione è stata completata, ma esiste lo spettro della sepsi. Le condizioni sono buone”. Così il chirurgo Dario Sajeva, ha descritto le condizioni attuali del piccolo dopo l’intervento di chirurgia ricostruttiva a cui è stato sottoposto stanotte. In quasi sei ore sono state ricostruite guancia, labbro, mento ed orecchio in pratica tutto il lato sinistro del viso del bambino dal naso in giù. I morsi del cane hanno quasi intaccato la scatola cranica senza però riportare danni celebrali.

Il cane ha azzannato il piccolo al volto, alla pancia e alla testa. Nella villetta di via Degli Androni, a Terrasini, nulla poteva far presagire il pomeriggio da incubo in cui, il piccolo, M.A, di otto anni, è stato trasportato sanguinante all’ospedale di Partinico e poi a Palermo. Arrivato al Cervello, le sue condizioni sono state immediatamente considerate gravissime ed è stato intubato. Subito dopo, è stato necessario il trasporto all’ospedale di Villa Sofia, dove sono intervenuti i chirurghi del reparto Maxillo-Facciale.

“Non ci siamo trovati davanti a delle ferite ma all’avulsione totale della guancia destra – prosegue Sajeva -. Il cane l’ha letteralmente sbranato. Abbiamo dovuto ricostruire le fasce muscolari e le terminazioni nervose, oltre che la guancia sinistra”, Il bimbo non ha riportato invece fratture ossee ma i medici hanno dovuto riattaccargli l’orecchio sinistro. “Nella parte destra del viso ha riportato una trentina di ferite”. Per il piccolo sono solo i primi di una serie di interventi: saranno necessarie infatti delle micro-operazioni per il recupero della funzionalità muscolare del viso. Inoltre, è stata prescritta la profilassi antirabbica e una terapia antibiotica ampia. “Bisognerà ora attendere il decorso dei prossimi giorni ed escludere infezioni, emmorragie e il rifiuto degli innesti. Intorno alle 14 l’inizio di un nuovo lungo intervento per ricostruire il cuoio capelluto, ‘estirpato’ per i tre quarti. Sarà applicato – precisano dall’ospedale – uno speciale derma protettivo, fatto giungere dalla Lombardia, lo stesso che viene utilizzato all’ospedale Civico per le grandi ustioni. L’obiettivo, visto che l’osso è in evidenza, è quello di evitare infezioni. Successivamente – aggiungono – si potrà pensare a trapianti cutanei di capelli”.

Secondo una prima ricostruzione, il bambino – nipote di un consigliere comunale della cittadina – si sarebbe avvicinato al cane che si trovava all’interno della sua cuccia. Era stato adottato dal padre circa sei mesi fa, era un trovatello che fino ad oggi, non aveva mai dato segnali di aggressività. Il bambino ha cominciato ad urlare e i genitori hanno immediatamente chiamato il 118, separando il piccolo dall’animale, che in attesa della decisione del pm di turno è rimasto all’interno della villetta che si trova in un residence e – come spiegano i carabinieri della compagnia di Carini – il cane, al momento dell’aggressione, non stava mangiando.

Inoltre sono stati interrogati i familiari e i vicini per risalire alla dinamica dell’aggressione: l’intento è infatti quello di far luce sul motivo che possa aver scatenato la furia del cane. Il padre del bambino, titolare di due gioiellerie, è scoppiato in lacrime in attesa che il piccolo fosse portato in sala operatoria, dove i chirurghi, diretti dal dottor Dario Sajeva, hanno operato il piccolo già due volte. Prima di essere sottoposto al delicato intervento M.A era cosciente, i suoi genitori hanno avuto il tempo di salutarlo, per poi affidarsi alla speranza.

Il rottweiler, come ha disposto il pm Rita Fulantelli, è stato nel frattempo affidato agli operatori del canile municipale di Carini, dove resterà sotto osservazione per dieci giorni. Dall’ospedale, dopo l’intervento dei chirurghi, spiegano infine che per il bambino la fase più delicata sarà quella post operatoria: “Bisognerà monitorare attentamente ogni evoluzione, perché la ferita alla guancia è molto profonda e quella alla testa parecchio estesa”.


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