ROMA – Il tanto chiacchierato matrimonio tra Antonio Ingroia e la politica, a quanto pare, s’ha da fare. Il magistrato è nuovamente intervenuto, stavolta in diretta dal Guatemala, ad un convegno del Movimento Arancione dell’ex collega, Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, confermando il proprio appoggio alla “rivoluzione” che il Movimento Arancione si proprone di mettere in atto.
“Io sarò della partita. Sarò sempre al vostro fianco, perchè negli ultimi anni la verità è stata cancellata dalla menzogna politica. C’è bisogno di una scossa da parte della società civile per salvare il nostro paese”. Ha affermato il magistrato, balzato agli onori delle cronache per suo impegno nello scoprire l’esistenza e le dinamiche della trattativa tra Stato e Mafia.
Oltre all’intervento di Ingroia, molto applaudito dalla platea ricca di personalità politiche, da Antonio Di Pietro a Leoluca Orlando, da Ferrero a Diliberto, a destare polemiche sono stati anche le parole dello stesso De Magistris , molto duro nei confronti del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, reo, a detta del sindaco di Napoli, di aver “staccato l’interrutore” mentre avrebbe dovuto aprire “le stanze chiuse” in quanto rappresentante delle istituzioni. Altro intervento molto discusso, quello dell’europarlamentare Sonia Alfano, che, sempre in merito alla posizione di Napolitano, tuona contro la Consulta per avere “approvato a scatola chiusa le istanze del Quirinale, perché non è possibile quello che abbiamo visto in questi giorni”.