Due vittime in Campania | per i petardi - Live Sicilia

Due vittime in Campania | per i petardi

Un ristoratore di 51 anni, Pasquale Zacchia, è morto in provincia di Caserta per l'esplosione di un 'botto' che gli ha procurato gravi ferite al cranio. La seconda vittima è Antonio Serino, un imprenditore edile di 49 anni: era con i familiari in una villa nel Beneventano, quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto. Centinaia i feriti in tutta Italia.

Capodanno
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ROMA – Anche questa volta i festeggiamenti per l’anno nuovo finiscono in tragedia. E’ di due morti e 107 feriti il bilancio momentaneo in Campania dei festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno. In base ai dati forniti dalle questure dei capoluoghi di provincia l’annuale bollettino delle vittime dei ‘botti’ contempla 82 feriti tra Napoli e provincia; 12 nel Salernitano; 9 feriti e un morto nel Casertano; 3 feriti ad Avellino e provincia; un morto e un ferito nella provincia di Benevento. La prima vittima è un ristoratore di 51 anni, Pasquale Zacchia. L’uomo è morto per l’esplosione di un ‘botto’ di Capodanno che gli ha procurato gravi ferite al cranio. La tragedia è avvenuta a Pontelatone, un comune del Casertano. Stava testando in compagnia del figlio un fuoco di tipo professionale in vista del veglione e dei successivi festeggiamenti per il Capodanno Pasquale Zacchia, il ristoratore morto a Pontelatone nel Casertano. La tragedia è avvenuta all’esterno del ristorante ‘Il Cacciatore’, di proprietà dell’imprenditore, nella frazione di Barignano. E’ stato il figlio della vittima a raccontare alla polizia gli ultimi istanti di vita del padre; il giovane, di 29 anni, ha riferito di essere uscito assieme al genitore nel piazzale esterno del ristorante mentre la madre e i camerieri erano intenti a ultimare i preparativi per il cenone serale.

“Dovevamo provare i fuochi per la mezzanotte; più tardi il fuochista doveva portarcene altri – ha raccontato il giovane – poi ad un certo punto, mentre mio padre accendeva un mortaio mi sono allontanato per andare a prendere un giubbino in macchina a causa del freddo e ho sentito uno scoppio fortissimo, mi sono girato e l’ho visto a terra con la faccia in una pozza di sangue”. Secondo quanto accertato sul posto dalla polizia di Santa Maria Capua Vetere, potrebbe essere stata una miccia difettosa a far esplodere velocemente la bomba che ha colpito in pieno volto Zacchia, che non ha avuto, sembra, neanche il tempo di allontanarsi. Sulla salma del ristoratore il pm di turno della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l’esame autoptico che sarà effettuato all’istituto di medicina legale di Caserta.

La seconda vittima: si tratta di Antonio Serino, un imprenditore edile di 49 anni originario di Montefusco (Avellino). L’uomo era con i familiari in una villa di San Martino Sannita (Benevento) quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto. E’ deceduto sul colpo. Antonio Serino stava trascorrendo il Capodanno con i familiari quando da una batteria di fuochi pirotecnici preparati per festeggiare il nuovo anno è partito il razzo che lo ha centrato in pieno volto. La salma dell’uomo è stata portata nell’obitorio dell’ospedale Rummo di Benevento. Sull’episodio indagano i carabinieri.

8 FERITI TRA ROMA E TIVOLI, ANCHE PADRE E FIGLIO – Feriti anche a Roma a causa dei botti utilizzati per i festeggiamenti del capodanno. Un romeno è stato soccorso in ospedale con gravissime ferite alla mano per un petardo esploso in via della Serenissima. A Bagni di Tivoli, alle porte della Capitale, un padre con il figlio di 12 anni sono stati soccorsi in codice rosso e portati in ospedale a Tivoli per lesioni alle mani e al volto. E due ragazze minorenni sono finite nella notte in ospedale a Roma, una delle quali in coma etilico. A quanto si appreso da fonti mediche dell’ospedale Umberto I, le due giovani sarebbero state reduci da una serata passata in discoteca per festeggiare il Capodanno. Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli sulla vicenda. Sono 1.621 le telefonate di richiesta di soccorso ricevute dalla centrale operativa del 118 di Roma tra le 20.00 di ieri e le 6.00 di questa mattina. Di queste 400 hanno reso necessario l’intervento sul posto: 12 interventi sono avvenuti per lesioni da scoppio di petardi, con buon funzionamento della ‘rete di microchirurgia’ messa in campo. Riguardo agli eventi in piazza, sul campo dal 118 sono stati curati 266 pazienti di cui solo 42 trasportati in ospedale e solo uno in codice rosso, evitando l’intasamento dei pronto soccorso romani.

ESPLODE PETARDO E PERDE DITA MANO NEL FERMANO – Un giovane ha perso le dita di una mano mentre stava facendo esplodere un petardo: è accaduto poco dopo la mezzanotte a San Marco alle Paludi, in provincia di Fermo. Il ragazzo, di cui non sono state fornite le generalità, è stato subito soccorso e portato in ospedale.

SCOPPIA PETARDO,UOMO PERDE USO MANO NEL FOGGIANO – Un uomo ha perso l’uso di una mano per lo scoppio di un petardo poco dopo la mezzanotte di ieri a San Severo, nel Foggiano. L’uomo è stato ricoverato inizialmente con prognosi riservata nell’ospedale di San Severo ma poi, viste le sue condizioni, è stato trasferito nell’ospedale di san Giovanni Rotondo (Foggia). In totale sono una decina i feriti in provincia di Foggia, mentre nel capoluogo dauno i vigili del fuoco sono intervenuti in diverse zone perché, a causa dello scoppio di petardi, avevano preso fuoco cumuli di rifiuti che giacciono in strada da giorni per l’emergenza determinata dal fallimento della società di raccolta.

IN BASILICATA DUE FERITI LIEVI – In Basilicata la notte di Capodanno é trascorsa nel segno della tradizione, tra cenoni in famiglia, veglioni e feste in piazza, e con un bilancio di due feriti lievi per i “botti”: secondo quanto si è appreso, inoltre il primo lucano del 2013 è un bambino nato nell’ospedale di Melfi (Potenza) pochi minuti dopo la mezzanotte, mentre il 118 ha segnalato numerosi casi di ubriachezza. Le due persone ferite lievemente dallo scoppio dei petardi sono state medicate all’ospedale di Potenza: una, di Avigliano (Potenza), al pollice, e l’altra, di Genzano di Lucania (Potenza), a un occhio, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Durante la notte, inoltre, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per spegnere un incendio divampato a Latronico (Potenza), dove sono in corso accertamenti sull’agibilità di un cavalcavia. I pompieri hanno spento anche alcuni incendi di cassonetti in diversi Comuni della regione.

11ENNE PERDE TRE DITA PER GROSSO PETARDO A MILANO – Un bambino di 11 anni, di origine nomade ha perso tre dita, ed è rimasto ferito ad altre due, per aver raccolto un petardo inizialmente inesploso, a Milano. Insieme a un uomo colpito da una fucilata a una gamba, non gravemente, a Cinisello Balsamo, sono i due feriti più gravi di cui si ha notizia, al momento, in provincia di Milano, per i botti di Capodanno. Il 118 ha eseguito circa 880 interventi nel turno tra le 21 di ieri, ultimo dell’anno, e stamani alle 7. Un numero leggermente superiore a quelli, nello stesso lasso di tempo, dell’anno passato. I due casi più gravi, entrambi con un deceduto, riguardano un incidente stradale avvenuto in Tangenziale Est e uno nei pressi della stazione Centrale, quest’ultimo tra un tram e una vettura. A Paderno Dugnano (Milano), inoltre, un uomo è rimasto ferito al volto per un petardo che gli è esploso in faccia. Le sue condizioni al momento non sono note ma non si troverebbe in pericolo di vita.

EGIZIANO ACCOLTELLATO IN DUOMO A MILANO DOPO LITE – Una lite tra nordafricani, la scorsa notte, in Duomo, proprio poco dopo la mezzanotte, è quasi costata la vita a un egiziano, accoltellato da un marocchino minorenne che poi è stato inseguito e bloccato da un poliziotto e un pompiere liberi dal servizio, che si trovavano tra la folla a festeggiare con amici e parenti e che hanno assistito alla sua fuga. Il ferito, di 18 anni, è stato trasportato all’ospedale Fatebenefratelli ma non si troverebbe in pericolo di vita. Il feritore, di 17, dopo l’arresto ha passato il resto della notte di Capodanno nel carcere per i minorenni ‘Beccaria’ con l’accusa di tentato omicidio. Quando è stato arrestato, il ragazzo aveva ancora con sé il coltello usato, sporco di sangue. Non si conoscono le cause dell’aggressione, ma è probabile che la lite sia avvenuta per motivi futili e sia degenerata per l’alto tasso alcolico dei presenti.

49ENNE RISCHIA DI PERDERE OCCHIO NEL PISANO – Un uomo di 49 anni originario di Riparbella (Pisa) rischia di perdere un occhio dopo aver acceso un petardo che gli è esploso in volto. L’incidente è accaduto poco dopo la mezzanotte nelle campagne di Riparbella. Il 49enne é stato prima trasportato d’urgenza all’ospedale di Cecina (Livorno) con un’ambulanza del 118 e poi, dopo aver subito un arresto cardiocircolatorio, i medici hanno deciso il suo trasferimento nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Livorno. Secondo quanto raccolto dai carabinieri di Riparbella, l’uomo stava accendendo un grosso petardo, di libera vendita e acquistato regolarmente, quando per cause ancora in via di accertamento un razzo gli sarebbe esploso vicino al volto ferendolo in modo grave. La scatola del gioco pirotecnico è stata sequestrata dai militari.

‘FESTEGGIA’ A FUCILATE, FERITO E DENUNCIATO – Ha esploso un colpo con il fucile da caccia per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, ma questo è deflagrato all’interno della camera di cartuccia provocando la spaccatura della canna e causando allo sparatore serie lesioni alla mano destra. E’ accaduto ieri sera a Poviglio, nel Reggiano. Protagonista e vittima un artigiano di 63 anni, che – oltre ad essere soccorso dai sanitari del 118 e trasportato all’ospedale di Reggio Emilia – è stato denunciato dai carabinieri di Castelnovo Sotto per esplosioni pericolose. In vista a suo carico anche conseguenze amministrative, in tema di divieto e detenzione di armi e materiali esplodenti.


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