PALERMO – La location è stata quella di un noto ristorante immerso nel verde della borgata marinara di Mondello e il menu, ovviamente, a base di pesce. Nulla a che vedere con il “patto dell’orata”, che nel novembre 2009 sancì il soccorso del Partito democratico al governo Lombardo, ma di certo ieri Rosario Crocetta ha aggiunto un mattone importante al castello della sua maggioranza: l’ingresso ufficiale di due deputati d’opposizione nello schioramento favorevole al governatore. Gli indizi cadono sull’ex di Grande Sud, Edi Tamajo, e su Giuseppe Picciolo, ormai in rotta non il Partito dei siciliani di Lombardo. I due potrebbero ufficializzare il loro ingresso in maggioranza già in apertura della seduta d’Aula di questo pomeriggio.
Tamajo e Picciolo andranno a irrobustire il gruppo dei Democratici e riformisti per la Sicilia, sceso a quota quattro dopo il ritorno di Nello Dipasquale nella lista Crocetta. Una mossa che consentirebbe alla truppa dei crocettiani di mantenere l’autonomia a Sala d’Ercole, senza la necessità di chiedere derogheche difficilmente il Consiglio di Presidenza potrebbe concedere. Alla cena di ieri, già anticipata nei giorni scorsi da Livesicilia, erano presenti tutti i deputati del gruppo (Alice Anselmo, Marcello Greco, Salvatore Lo Giudice e Gianfranco Vullo), insieme con altri spettatori interessati di quanto sta avvenendo all’interno di Sala d’Ercole. Tra loro, appunto, Tamajo e Picciolo. Commensale d’eccezione e grande regista della serata l’ex ministro delle Telecomunicazioni, Totò Cardinale. Si fa vedere anche il senatore Pd Beppe Lumia, che passa a salutare in un secondo momento. Non c’era il presidente della Regione, che ha seguito gli sviluppi dell’incontro da Bruxelles, dove è rimasto per alcuni impegni istituzionali. Il tutto con buona pace dell’Mpa, che con un inconsueto comunicato aveva svelato in tarda serata l’incontro. “Nessun segreto – spiegavano ieri i partecipanti alll’incontro -, non siamo carbonari e non è un segreto che alcuni ex deputati d’opposizione intendano sostenere il governo Crocetta”.
A questo punto prende forma quella “quarta gamba” su cui poggiare il futuro parlamentare dell’esecutivo. Una mossa resasi ancor più necessaria alla luce del passo falso della maggioranza registrato ieri a Sala d’Ercole. La dura presa di posizione del Movimento Cinque Stelle sul Muos di Niscemi ha fatto emergere in tutta la sua evidenza i problemi numerici della maggioranza. Crocetta al momento continua a mantenere un canale di comunicazione con il capogruppo dei grillini, Giancarlo Cancelleri, ma intende puntellare la sua maggioranza con nuovi ingressi. Voci di corridoio dicono infatti che presto i Democratici riformisti (nel nome potrebbe aggiungersi l’aggettivo Popolari) potrebbero accogliere anche altri due pezzi importanti dell’opposizione: Riccardo Savona e Michele Cimino, che in questo modo potrebbero aumentare l’appeal del gruppo in ottica centrista. Piccoli passi verso il raggiungimento di quella quota 46 che rappresenta la maggioranza assoluta all’Assemblea regionale
Resta fuori dai giochi, per il momento, l’ex Pid Pippo Gianni. Il deputato siracusano si sente “tradito” da chi gli aveva assicurato un posto sicuro nelle liste del Pdl per la Camera, salvo poi fare rotta su Lombardo e Miccichè. L’ex assessore regionale all’Industria è disponibile al dialogo con l’area Crocetta, ma vista l’impossibilità di intestare il gruppo al Centro democratico di Tabacci ha preferito transitare all’interno del Misto. Anche in questo caso, però, gli sherpa sono al lavoro con un occhio al calendario: dopo le elezioni, infatti, arriverà il tempo della Finanziaria e Crocetta non vuole correre rischi.
Lumia insieme a Cardinale, che dire……………………..
questo è lo schifo della politica, altro che liste pulite! dovrebbero evitare il trasformismo con la decadenza immediata appena si disattende il mandato elettorale
È questo sarebbe il rinnovamento? Il peggio del peggio. La politica trasformista per il mantenimento del potere. Il nuovo che avanza, Cardinale, l’onnipresente Lumia, gli ex berlusconiani una specie di brodaglia vista e rivista. Ho votato Crocetta saprò cosa votare alle politiche.
@carlo questa proposta è stata fatta da Nello Musumeci ora vediamo se ha il coraggio di portarla a termine. Io trovo assurdo aver votato per un deputato facente parte di una coalizione ed ora me lo ritrovo in un’altra
Lumia e Cardinale sono i peggiori politici siciliani
Non capisco il prurito di chi commenta, quando ormai si vota l’uomo e non il partito.
Mi sembra cmq doveroso informare chi non lo é, che l’onorevole Tamajo ha informato TUTTI i suoi sostenitori della scelta, per il bene di tutti quei siciliani onesti e lavoratori, stanchi dei sopprusi e vigliaccherie della politica di ‘partito’. Mi spiace x chi ancora é illuso del partito, il partito é fatto da uomini e Tamajo lo é
Piccoli movimenti di piccoli personaggi politici. Andiamo al sodo. Leggiamo i resoconti delle sedute parlamentari. Il precedente governo non ha avuto quasi mai una maggioranza reale in Assemblea. Rimaneva saldamente al suo posto perchè nessuno dei 90 miracolati si sarebbe mai sognato di dimettersi. L’attuale governo è ancora più saldo, perchè di questi tempi c’è il rischio di rimanere con la scopa in mano anche per politicanti di lungo corso.
Questi cosiddetti “eventi” sono spettacolini che rispondono alla necessità di mantenere una parvenza ufficiale di maggioranza parlamentare a sostegno del governo.
Quando la maggioranza si allontana, qualche volenteroso soccorritore emerge dalla COSIDDETTA opposizione e fa outing in soccorso del governo e, soprattutto, della poltrona di tutti quanti.
Adesso è chiaro perche’ il M 5 S avanza sempre piu’ ????
Mi congratulo con quanti affermano che un partito è fatto di uomini.
Io credo che è fatto da ideali, nei quali ci sono uomini impegnati .
Se uno cambia , ha problemi seri , perche’ non si sa’ spiegare il motivo per cui all’inizio ha aderito a quell’ideale.
Questa pagina di LiveSicilia ,molti la dovrebbero conservare,poiche’ fra qualche tempo,potrebbe essere memoria dei nuovi trasformismi.
@ Maurizio. A questo punto, visto che si vota l’uomo e non il partito, sarebbe opportuno eliminarli sti partiti inutili. Così finiscono le prebende dei rimborsi elettorali e le assunzioni clientelari nei gruppi, che poi ci accolliamo noi con leggi ad personam, che, stranamente, nessuno vede è nessuno contesta.
Vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!