Canale Boccadifalco | Una bonifica da 3,75 milioni - Live Sicilia

Canale Boccadifalco | Una bonifica da 3,75 milioni

Palazzo delle Aquile

L’assessore all’Ambiente annuncia due interventi per il canalone di Boccadifalco, nato per raccogliere le acque piovane ma divenuto nel tempo una discarica di detriti, rifiuti e scarichi abusivi. Entro l’estate ci sarà un intervento di bonifica ordinaria, mentre a ottobre prenderà il via un’opera di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza da 3,75 milioni.

l'intervento previsto in estate
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PALERMO – Il torrente d’inverno di Palermo, comunemente noto come Canale Boccadifalco, sarà oggetto di una bonifica ordinaria entro l’estate e di un intervento di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza da 3,75 milioni di euro entro la fine dell’anno. I due interventi sono stati annunciati dall’assessore all’Ambiente del Comune di Palermo, Giuseppe Barbera, nel corso di una sessione straordinaria del Consiglio della Quarta Circoscrizione.

Per quella che, di fatto, si è trasformata in una vera e propria conferenza di servizi erano presenti anche il segretario della Commissione Ambiente e Territorio all’Ars, Fabrizio Ferrandelli, i consiglieri comunali Paolo Caracausi, Giuseppe Maniaci e Fausto Torta (che è anche presidente della Commissione Ville e Giardini), i responsabili dei settori Ambiente, Manutenzione, Coime e Protezione Civile e del servizio Nopa della Polizia Municipale.

Il canalone venne realizzato per accogliere le acque piovane dopo le tragiche giornate dal 21 al 23 febbraio 1931, quando un violentissimo nubifragio colpì il capoluogo siciliano causando vittime e ingenti danni materiali. L’opera è stata completata nel 1932 ma oggi “a causa della mancanza di manutenzioni e di politiche di intervento in materia – commenta il deputato Ferrandelli – sta diventando una discarica a cielo aperto che crea problemi per la salute dei cittadini. Siamo qui per monitorare lo stato dell’arte e per pianificare interventi strutturali. È una battaglia che portiamo avanti da anni”.

 Durante l’assemblea i tecnici della Protezione Civile hanno lanciato l’allarme sul rischio cementificazione del tratto a valle del torrente, dove l’abusivismo si sarebbe già esteso a danno di alberi e verde che esercitavano un’azione di drenaggio. Non meno grave le problematiche igienico-sanitarie, soprattutto per i residenti delle vie Nave, Lenin Mancuso e Rocco Chinnici, costretti a respirare le esalazioni nocive provenienti dal canalone. E a poche decine di metri dalla struttura, tra la via Cesare Terranova e la via Mancuso, c’è anche la scuola media Vittorio Emanuele II. Senza contare che gli scarichi abusivi, l’immondizia scaricata illegalmente e i detriti dovuti alla mancata manutenzione, riempiendo il letto del corso d’acqua, lo fanno esondare ogni volta che si verifica una pioggia abbondante.

La bonifica ordinaria prenderà il via a inizio luglio con un gruppo di lavoro costituito da Coime, Amia e Ville e Giardini per liberare l’alveo del torrente da rifiuti e detriti ed evitare così nuove esondazioni. “A ottobre sarà pronto il progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria, che costerà 3,75 milioni a valere sui dei fondi Fas – dice Barbera –, in modo che entro due-tre mesi, diciamo entro l’anno, la ditta incaricata possa concludere l’intervento, che sarà quello strettamente necessario per mettere l’opera in salvo da rischi idrogeologici”.

“Il Consiglio della Quarta Circoscrizione sta dimostrando che è possibile voltare pagina – sostiene il presidente Silvio Moncada – grazie all’impegno di tutti i consiglieri e alla capacità di ascolto dell’Amministrazione”. Il vicepresidente Antonino Abbate assicura invece che l’intero Consiglio “sarà una spina nel fianco dell’Amministrazione per vigilare sul rispetto dei tempi”.


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