E la Notte Bianca si trasformò | in una protesta degli ex Pip - Live Sicilia

E la Notte Bianca si trasformò | in una protesta degli ex Pip

E la Notte Bianca si trasforma in una protesta degli ex Pip

Come in un gigantesco telefono senza fili, a bordo di un bus una manifestazione di musica, danza e spettacoli si trasforma improvvisamente in un corteo, o meglio in un sit-in, anzi no, in uno sciopero.

l'evento commentato sul bus
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PALERMO – Dalle 17 all’1 le principali arterie cittadine resteranno chiuse al traffico: Palermo si prepara alla seconda “Notte bianca della scuola”. La manifestazione che chiude “Palermo apre le porte” vedrà gli studenti, tra manifestazioni, spettacoli e performance artistiche, consegnare le chiavi della città al sindaco Leoluca Orlando.

Via Roma, via Maqueda, via Bambinai, largo Cavalieri di Malta, via Ruggero Settimo e via Gagini saranno chiuse al traffico fino alle due. E tra divieti di sosta e divieti d’accesso, il normale traffico veicolare subirà dei cambiamenti. Anche uno degli autobus più frequentati e affollati in città, il 101, ha così mutato tragitto. “La vettura prenderà via mare”, annuncia l’autista. “Ma raggiungerà comunque il Politeama, svoltando per via Emerico Amari”, rassicura. Tra incredulità, rabbia e stupore i più curiosi dal fondo della vettura corrono veloci verso la parte anteriore del bus per chiedere spiegazioni al conducente. “C’è la Notte bianca della scuola”, risponde a gran voce.

“Vedi, è colpa tua”, dice una mamma alla figlia vestita e truccata da spagnola. “No mamma, è colpa dei miei amici che balleranno musiche brasiliane e suoneranno i tamburi”, tiene a precisare la bimba. E mentre sotto gli occhi di una collaboratrice che si appresta a recarsi in redazione si tiene questa conversazione, intorno comincia il trambusto. Una donna probabilmente già nervosa per un ritardo dovuto probabilmente ad una preparazione eccessivamente curata comincia la sua lamentela: “E come faccio io adesso? Perché organizzano queste cose in città? Non pensano alla gente che deve lavorare?”. Ma subito dopo precisa: “Per fortuna non è il mio caso. Oggi non lavoro”.

Una ragazza chiama impaurita il fidanzato: “Amore, non so cosa stia accadendo qui. Farò tardi, scusami. L’autobus ha cambiato strada. E’ una tragedia”. Un uomo si lamenta e inveisce contro il primo malcapitato di turno, una donna anziana cede il suo posto, di solito gelosamente preservato, per informarsi con gli altri passeggeri su ciò che stava “capitando”.

E mentre alcuni passeggeri commentano l’evento cittadino, come in un gigantesco telefono senza fili, una manifestazione di musica, danza e spettacoli sul fondo del bus si trasforma improvvisamente in un “corteo”, in un “sit-in”, in uno “sciopero” degli autobus e in una protesta della Gesip e degli ex Pip. Dopo gli scontri in città, tra le voci dei cittadini “l’incubo” degli ex Pip colpisce ancora.


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