Regione, l'ufficio di Bruxelles| Ultimi giorni per il curriculum - Live Sicilia

Regione, l’ufficio di Bruxelles| Ultimi giorni per il curriculum

Fissati i requisiti per chi vuole aspirare a quel posto. Ma bisogna fare in fretta, e rispondere entro pochi giorni.

 

Si cerca personale
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PALERMO – Alla fine, l’atto di interpello è arrivato. Ieri. E non mesi fa, come affermato più volte dal presidente della Regione Rosario Crocetta. Adesso, lo strumento col quale le pubbliche amministrazioni operano la ricerca di personale da spostare ad altri uffici, c’è davvero. Ma chi vuole lavorare a Bruxelles deve affrettarsi, i tempi per inviare il proprio curriculum sono molto stretti. Servono quattro funzionari direttivi. Ma le candidature devono arrivare entro sette giorni. Anzi, entro sei giorni, adesso. L’atto di interpello, stando ad alcune fonti della Pubblica amministrazione, si sarebbe reso necessario a causa delle tante domande giunte dai dipendenti regionali. Una sorpresa, forse, per lo stesso governo, che, sempre attraverso le parole de governatore aveva fatto sapere che “nessuno vuole andare a lavorare lì”.

E invece... L’esecutivo regionale ha deciso, alla fine, di pubblicare quest’atto. Lo ha stabilito nella giunta di governo dello scorso 3 giugno. “Al fine di aderire alla richiesta formulata dal Presidente della Regione – si legge nella nota del dirigente generale della Funzione pubblica Luciana Giammanco – si promuove il presente atto di interpello per l’assegnazione di n. 4 funzionari direttivi del ruolo organico dell’Amministrazione regionale presso l’Ufficio di Bruxelles, posto alle dirette dipendenze del Presidente della Regione”. L’atto fa riferimento anche alla delibera del 10 aprile scorso, con la quale, di fatto, il presidente Crocetta ha ripristinato la dotazione organica dell’Ufficio, così come prevista dalla legge: 16 componenti, con un numero massimo di otto esterni. Dotazione che era stata notevolmente ridotta da alcune delibere dell’ex presidente Lombardo. In questo momento, negli uffici di Rue de Billiard lavorano solo due dipendenti regionali (la dirigente Maria Cristina Stimolo e la funzionaria Patrizia Meli).

I quattro funzionari per i quali la Regione ha quindi diramato l’interpello andranno a “rimpolpare” la pattuglia degli interni. Mentre per gli esterni si andrà avanti con la valutazione dei curricula o con scelte “intuitu personae”.

Ma non tutti i dipendenti regionali possono aspirare a lavorare a Bruxelles. L’atto di interpello, infatti, ovviamente stabilisce i requisiti necessari per coprire il ruolo: ottima conoscenza della lingua inglese e/o francese (ulteriori lingue costituiranno titolo preferenziale); esperienza lavorativa all’interno della Regione in attività riconducibili alle politiche comunitarie; esperienze internazionali con particolare riferimento a quelle presso le istituzioni dell’Unione europea.

Ma, come preannunciato dal presidente della Regione, non si tratterà di un trasferimento “sine die”. “L’assegnazione presso l’Ufficio di Bruxelles avrà durata annuale, eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno”. Chi vuole lavorare a Bruxelles, però, deve affrettarsi. Ieri è scattato il “count down”. C’è una settimana di tempo per inviare il proprio curriculum. Anzi, i giorni sono già diventati sei. Ma stavolta, alemeno, l’atto di interpello esiste davvero.


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