Cefop, reintegrati 6 lavoratori | Dubbi sulla vendita dell'ente - Live Sicilia

Cefop, reintegrati 6 lavoratori | Dubbi sulla vendita dell’ente

Il tirbunale del Lavoro di Palermo ha considerato illegittimo il licenziamento di un gruppo di dipendenti e disposto il loro rinentro a lavoro. Intanto, il legale dei lavoratori e un sindacato attaccano: "Illegittima la vendita dell'ente".

PALERMO – Sei lavoratori del Cefop sono stati ingiustamente licenziati. Così, il tribunale di Palermo ha deciso il loro reintegro a lavoro. Si tratta di dipendenti della sede agrigentina dell’ente di Formazione (tra i quali direttori, formatori e personale amministrativo). I lavoratori erano stati licenziati il 31 dicembre del 2012 in seguito al piano di risanamento avviato dai commissari straordinari Bartolo Antoniolli, Giuseppe Benedetto e Ciro Falanga. I tagli avevano interessato 350 lavoratori nell’ente che ne annoverava quasi mille.

Ma sei di questi, come detto, hanno visto riconosciuto il proprio diritto a quel posto di lavoro attraverso due sentenze nel giro di pochi giorni. Nel giudizio, innanzi alla Tribunale del Lavoro di Palermo i dipendenti del Cefop, assistiti dagli avvocati Giuseppe Ribaudo e Francesco Carità hanno eccepito l’infondatezza e la illegittimità del provvedimento di licenziamento adottato dall’ente, in quanto secondo i difensori le procedure di licenziamento collettivo risultavano viziate. Non sarebbero stati osservati, secondo i legali, i criteri di scelta pattuiti con le organizzazioni sindacali,e quindi, i Commissari liquidatori dell’ente avrebbero operato i licenziamenti in modo del tutto arbitrario, non tendo conto delle esigenze tecnico produttive, dell’anzianità di servizio e del carico familiare.

Così, i lavoratori sono stati reintegrati. Ma le ombre sul Cefop non riguardano soltanto le procedure di licenziamento e di risanamento dell’ente. DI pochi giorni fa, infatti, è la pubblicazione dell’avviso di vendita dell’ente. Entro due settimane scadrà il termine per la presentazione delle offerte. Con quel bando, i commissari hanno messo in vendita “le attività di Cefop nel campo della formazione con particolare riguardo ai servizi formativi Oif/Avviso 20 e ai cosiddetti Sportelli Multifunzionali alla data di stipulazione del Contratto di Cessione”, oltre ai “beni materiali pari ad euro 616.000,00”.

Ma proprio su questo punto, come detto, ecco i nuovi dubbi. E i possibili ricorsi. “Vi sono chiari profili di illegittimità – spiega sempre l’avvocato Ribaudo – anche nel bando pubblicato dai commissari starordinari del Cefop per la vendità dell’ente a terzi. Non ho capito – insiste il legale – cosa stiano vendendo. Voglio rammentare che le disposizioni normative vigenti impediscono che i corsi finanziati possano essere venduti. Sarebbe opportuno allora un intervento anche da parte dell’assessorato regionale, che è rimasto silente sul punto, mentre i rimanenti lavoratori licenziati 325, sembrerebbero tagliati fuori dal progetto di rilancio definitivamente”.

E anche qualche sindacato non ha accolto bene la notizia della vendita dell’ente. “Il Cefop – dichiara Fabrizio Russo, dello Snals Confsal – continua a perdere le cause contro i lavoratori licenziati a dicembre, ma i commissari straordinari sembrano noncuranti andare avanti per la loro strada determinando ulteriori danni ai lavoratori. È infatti veramente incredibile che la vendita del Cefop insieme alle numerose ulteriori decisioni dei commissari straordinari siano avvolte in un assordante silenzio. Non vi è infatti traccia alcuna di un tentativo di confronto con le organizzazioni sindacali e i lavoratori in merito ad un’asta che riguarderà la vita di centinaia di loro. Cosa vendono i commissari? – prosegue Russo – i lavoratori del cefop come ai tempi dello schiavismo? Oppure beni che sono stati acquistati con soldi pubbblici? Oppure vendono semplicemente il finanziamento milionario dell’avviso 20? Lo Snals – insiste il sindacalista – valuta illegittima la vendita del Cefop, invita i lavoratori del Cefop ad attivarsi al fine di costituire una iniziativa per la governance dell’ente, sollecita l’assessore ed il governo regionale ad rapido intervento per porre fine ad una vendita illeggittima e auspica infine – conclude Russo – che così come a Messina la magistratura squarci il velo dei silenzi e delle omertà che ad oggi stanno contraddistinguendo la vicenda del Cefop”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI