Province, ecco altri 5 milioni |Passi avanti per la riforma - Live Sicilia

Province, ecco altri 5 milioni |Passi avanti per la riforma

L'assessore Patrizia Valenti

Entro domani governo e Ars dovrebbero sbloccare risorse aggiuntive per fronteggiare l'emergenza economica e permettere l'avvio dell'anno scolastico. Intanto prende corpo la riforma: ecco le principali novità in arrivo

Parla l'assessore Valenti
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PALERMO – Una boccata d’ossigeno per permettere alle Province siciliane, alcune ormai alla canna del gas, di fronteggiare le emergenze finanziarie. Governo e Ars sono al lavoro in queste ore, per spostare nuove risorse, entro domani, alle Province, dalle quali arrivano quotidiane grida di dolore. L’assessore Patrizia Valetni, che ha già sbloccato 34 milioni nei giorni scorsi, annuncia: “A quelle somme si aggiungono altri 10 milioni, già previsti, che saranno sbloccati tra oggi e domani. E in più, aggiungeremo 5 milioni, che originariamente erano destinati a un fondo per gli enti locali a rischio dissesto”. Per questo spostamento sarà necessario un breve passaggio d’Aula, che dovrebbe avvenire domani.

Le emergenze da fronteggiare sono diverse. Una, delicatissima, che non permette rinvii, è quella dell’apertura a settembre dell’anno scolastico per gli istituti che fanno capo alle Province. “Stiamo assicurando un plafond di risorse in modo che i commissari possano garantire l’inizio dell’annos colastico”, spiega a Livesicilia l’assessore Valenti. Resta però la criticità di Trapani, dove è stato sforato il patto di stabilità e si sta cercando di trovare una soluzione attraverso una collaborazione con il provveditorato agli studi per avviare dei corsi speciali nelle scuole statali.

Valenti tiene a precisare: “E’ bene subito chiarire che questi problemi non sono legati in alcun modo alla riforma delle Province. Si sarebbero verificato ugualmente per via del taglio di 110 milioni di trasferimenti statali decisi quest’anno”.

Già, la riforma. Che intanto va avanti e che a settembre, nei piani del governo, accelererà. “Abbiamo attivato quattro gruppi di lavoro – spiega l’assessore Valenti -. Il primo riguarda le città metropolitane, il secondo i trasferimenti di competenze e quindi di personale, il terzo gli aspetti finanziari, cioè tributi, mutui, partecipate e patrimonio edilizio, e il quarto il coordinamento con altri enti come gli Ato. Nei gruppi ci sono rappresentanti di Regione, Urps, Anci, associaizoni dei Comuni e delle quattro università siciliane. In quello che si occupa del personale, anche rappresentanti sindacali. Una sintesi del lavoro svolta è stata consegnata a tutti i capigruppo dell’Ars, di modo che alla ripresa si costituisca un gruppo di coordinamento in cui siederanno deputati di tutte le forze politiche”.

Questa la road map della riforma. Che partirà proprio dalle città metropolitane. Con l’obiettivo di preservare i territori “di risulta” esclusi da queste. Un esempio lo fa l’assessore: “Dalal città metropolitana di Palermo si pensa di lasciare fuori i Comuni di Monreale e Partinico per non impoverire il consorzio che nascerà con gli altri Comuni che non rientrano nell’area metropolitana”. Si lavora poi sul delicato tema del valore minimo di popolazione per creare un consorzio. Il rischio è quello che a fronte di nove Province chiuse nascano venti e passa consorzi. Il governo lo sa, assicura l’assessore, e sta ponderando la questione.


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