E' scontro sul bando |tra Fiadel e amministrazione - Live Sicilia

E’ scontro sul bando |tra Fiadel e amministrazione

Carmelo Condorelli, segretario provinciale della Fiadel, lancia dure accuse sul bando per la gestione della pulizia dei veicoli NU: "I requisiti previsti nel capitolato- dichiara Condorelli - coincidono con le caratteristiche dell'impresa che ha lavorato in questi anni con la vecchia gara". La replica della Li Destri, dirigente comunale che ha redatto il bando: "Tutte illazioni, io ho operato in maniera corretta".

CATANIA – “Il nuovo bando milionario per le manutenzioni comunali è stato cucito addosso alla stessa ditta che ha lavorato sino a questo momento”. La denuncia è di Carmelo Condorelli, coordinatore provinciale della Fiadel, sindacato autonomo dei dipendenti enti locali. Una presa di posizione netta che riguarda il bando pubblicato il 6 agosto dalla direzione ecologia e ambiente, Officina meccanica e servizi interni del comune di Catania, circa il rinnovo dell’appalto dei servizi di riparazione, manutenzione, lavaggio dei veicoli di proprietà dello stesso ente adibiti a servizi di nettezza urbana, con importo di euro 4.750.386,00 oltre iva di legge. “È palese che i requisiti richiesti – spiega Condorelli – non li può che avere la medesima impresa. Quando si chiede ad un azienda di avere un fatturato di 2 milioni di euro di sola manutenzione, eseguito da un solo committente, vuol dire che si vuole escludere pure la Fiat”.

Entrando nel specifico, sarebbero alcune differenze tra il vecchio e il nuovo bando a sollevare alcuni interrogativi alla Fiadel. Tra i nuovi requisiti delle capacità tecniche, si richiede il “possesso della certificazione SA 8000 – si legge nel bando – rilasciata da Ente accreditato SAAS, tale certificazione deve essere posseduta in data antecedente la pubblicazione dell’avviso di gara sulla GUCE”. In una comunicazione inviata dalla sigla sindacale, sia al Comune di Catania che alla Procura della Repubblica del capoluogo etneo, viene sottolineato come questa certificazione “non rientra nel settore Metalmeccanico ma che stranamente è in possesso della vecchia impresa aggiudicatrice dell’appalto da poco tempo”. Altra differenza riguarderebbe il venire meno, rispetto al bando precedente, dell’obbligo di stipula di una apposita polizza assicurativa per la responsabilità civile verso i terzi e verso gli operai, con massimali di € 1.000.000,00 per sinistro con limite per persona di € 1.000.000,00, e per danni e cose di € 500.000,00, di cui doveva essere trasmessa copia all’amministrazione prima dell’avvio dei servizi stessi. I sospetti circa la mancata menzione di tale polizza, come viene evidenziato nella stessa nota inviata alla Procura, riguarderebbero un contenzioso passato tra la sigla e la stessa amministrazione comunale: “Tale polizza – si legge – è stata oggetto di contestazione da parte della scrivente, nell’ ultimo anno dell’appalto in corso, sia nei confronti dell’amministrazione che nei confronti dell’azienda appaltatrice, poiché non risultava mai essere stata stipulata”.

Tra i sospetti della Fiadel ci sarebbe pure la mancata presenza in bando di ben due figure ne pianta organica: “Sono state soppresse – si legge sempre nella nota- contravvenendo a quanto previsto dal C.C.N.L. di categoria, la figura dell’Assistente Coordinatore (liv. 5° S) indispensabile per i rapporti gestionali con il personale comunale preposto al controllo dell’appalto e la figura dell’Operaio Specializzato Capo (liv. 5°), figure entrambe previste da tutti i precedenti Capitolati e sicuramente imprescindibili al buon funzionamento di ogni officina meccanica”. Il motivo di questo taglio, lo spiega lo stesso Carmelo Condorelli a LiveSiciliaCatania: “Di fatto verrà a saltare il nostro rappresentante sindacale, che paga la colpa di aver portato la nostra sigla in azienda”. Le rimostranze di Condorelli verterebbero inoltre sullo stesso operato del dirigente comunale Annamaria Li Destri, che ha redatto il bando: “Metteremo a conoscenza dell’amministrazione le nostre preoccupazioni. Dalla documentazione che posso provare – sottolinea – si evince un forte conflitto d’interessi della Li Destri”.

Accuse rispedite al mittente dallo stesso dirigente comunale: “Non c’è alcun bando ritagliato addosso a nessuno, questa è una illazione a cui non intendo dar conto. Il mio operato è corretto. Se pensano che si siano degli illeciti facciano la loro strada”. Alzata di scudi anche sui sospetti circa un interessamento particolareggiato nei confronti dell’azienda che risulterebbe, secondo i sospetti della Fiadel, beneficiaria del presunto bando “cucito addosso”: “Non mi risulta inoltre – dichiara la Li Destri- di avere dei rapporti privilegiati con alcuna impresa, ogni eventuale rapporto è sempre stato nel pieno rispetto della legalità e della correttezza degli atti. Questo bando – ci tiene a rivendicarlo- è redatto sotto i criteri di correttezza amministrativa che ho ritenuto d’applicare”.

Nel dettaglio delle figure professionali che verrebbero a mancare, la Li Destri spiega a LiveSiciliaCatania: “Non è ritenuta necessaria la figura di un coordinatore, in quanto vi erano tre figure amministrative che non servono, di fatto – aggiunge – a me ne basta una solo. Ho bisogno – chiarisce il dirigente della direzione ecologia e ambiente- di personale tecnico. Sono scelte dettate dall’opportunità e dal fatto che l’amministrazione, nel momento in cui deve redigere un bando, lo fa secondo le proprie necessità. Non mi devo occupare – conclude- delle figure atipiche che non servono a nessuno”.

In relazione ai singoli rilievi avanzati dalla Fiadel, anche la Li Destri ha preferito mettere tutto nero su bianco, inviando anche una relazione dettagliata sia al Sindaco che alla Procura, ma anche al Prefetto. Nel testo inviato si parla nei confronti della sigla sindacale di “clima di aggressione che ha caratterizzato il comportamento del suo responsabile, dal tono mistificatorio, allusivo e ritorsivo”. Sulla mancata richiesta di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, spiega la Li Destri: “Si tratta di una previsione non efficace che serviva solo a garantire l’impresa in caso di incidenti, residuo di precedenti csa. Nel risparmio dei costi – aggiunge- si è tenuto conto anche de fatto che i dipendenti dell’azienda e quelli pubblici interessati sono coperti dall’INAIL e terzi non hanno motivo di frequentare i locali dell’officina, evitando speculazioni orchestrate”. Sull’adozione invece della certificazione SA 8000 scrive: “Questa richiesta insieme a quella UNI ISO 9001, settore E A 22a e 29b, per esigenze di completezza e di qualificazione della prestazione, risponde alla stesse caratteristiche della gara in corso, per garantire la responsabilità etica  dell’azienda verso il miglioramento delle condizioni di lavoro,  il rispetto dei diritti umani, la tutela contro lo sfruttamento  dei minori e la garanzia di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro”.

Interviene sulla faccenda l’assessore all’ambiente del Comune di Catania, Saro D’Agata, che fa sapere a LiveSiciliaCatania: “Non entro nel merito, non ho scritto io la gara. Semmai – aggiunge- ho cercato di tutelare i lavoratori, salvaguardando il numero degli operai. Cercando di non creare licenziamenti. Siamo riusciti a salvare il numero dei lavoratori, non siamo riusciti a intervenire sulle ore di lavoro perché i soldi –conclude- non bastavano”.

 


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