"Senza una legge, | no agli impegni in Italia" - Live Sicilia

“Senza una legge, | no agli impegni in Italia”

L'ad Sergio Marchionne

La nota del Lingotto dopo la nomina dei delegati Fiom in azienda in seguito a una sentenza della Corte Costituzionale.

 

Fiat e sindacato
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1 min di lettura

ROMA- Un intervento legislativo sulla rappresentanza e l’esigibilità dei contratti “è ineludibile”, una “condicio sine qua non per la continuità stessa dell’impegno industriale di Fiat in Italia”. Lo afferma il Lingotto.  La presa di posizione della Fiat segue una comunicazione alla Fiom-Cgil, secondo la quale la Fiat accetterà la nomina dei suoi rappresentanti sindacali aziendali a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 23 luglio scorso.

Si legge nella nota del Lingotto: “In questo modo l’azienda intende rispondere in maniera definitiva ad ogni ulteriore strumentale polemica in relazione all’applicazione della decisione della Suprema Corte. Peraltro questa fissa, come ovvio, un principio di carattere generale – la titolarità dei diritti di cui all’art.19 dello Statuto dei Lavoratori alle organizzazioni sindacali che abbiano partecipato alle trattative per la sottoscrizione dei contratti applicati in azienda – la cui riferibilità alla Fiom nella concreta situazione Fiat è più che dubbia. In ogni caso, come peraltro suggerito anche dalla Corte Costituzionale, un intervento legislativo è ineludibile: la certezza del diritto in una materia così delicata come quella della rappresentanza sindacale e dell’esigibilità dei contratti è una condicio sine qua non per la continuità stessa dell’impegno industriale di Fiat in Italia”.

 


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