Gli studenti scendono in piazza | a difesa dell'istruzione - Live Sicilia

Gli studenti scendono in piazza | a difesa dell’istruzione

Venerdì mattina cortei in tutta Italia a tutela del diritto dello studio. Angelo Crimi di Federazione degli Studenti: "A Catania si parte da Piazza Roma alle 9".

La manifestazione
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CATANIA. Manifestazione studentesca in tutta Italia venerdì 11 ottobre per ricordare che la scuola e la cultura sono un investimento per il futuro della Nazione. L’obiettivo è quello di ritrovare un rapporto fondamentale tra lo stato e la scuola per un buon funzionamento dell’istruzione e della scuola pubblica. A Catania il Corteo prenderà avvio da Piazza Roma alle 9, si spera con una nutrita schiera di studenti di scuole superiori e universitari, nel tentativo di portare avanti le istanze legate alla tutela del diritto allo studio. Momento conclusivo a Piazza Università dove la manifestazione culminerà in un momento di confronto e dibattito tra i rappresentanti delle diverse associazioni. Al Corteo, insieme a FdS, saranno presenti i componenti di Rete Universitaria Nazionale di Catania.

Il rappresentante di Federazione degli Studenti di Catania, Angelo Crimi spiega: “Sarà una manifestazione legata alla tutela del diritto allo studio, che segue un’impostazione differente degli anni precedenti. Non sarà solo protesta ma verrà sottolineata l’importanza della proposta di legge presentata in Parlamento. Una proposta che intende difendere la scuola pubblica, la formazione e il sapere. Il governo Letta ha stanziato delle somme in favore dello studio che rappresentano una boccata d’aria per il mondo dell’istruzione, ma questi finanziamenti sono ancora poco per garantire il futuro della scuola pubblica – prosegue – Esiste, infatti, un problema legato all’edilizia scolastica, a Catania tutte le scuole non hanno un certificato di agibilità e di conformità edilizia, il che preoccupa la sicurezza nelle scuole. Altresì, i fondi nazionali che arrivano spesso non sono investiti a favore del diritto allo studio, ma c’è la tendenza a coprire con le somme destinate alle scuole a coprire altre spese, con il rischio di rendere fragile il sistema scolastico. Altre ragioni, ci spingono a scendere in campo come un necessario miglioramento del rapporto scuola-università, un rapporto che deve essere più solido, per sperare di rivedere il funzionamento del sistema universitario in Italia”.


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