Bellini, è guerra, i sindacati:| "Lotteremo per la cultura" - Live Sicilia

Bellini, è guerra, i sindacati:| “Lotteremo per la cultura”

Stanchi delle promesse non mantenute, i sindacati hanno convocato per oggi alle ore 11,00 un'assemblea dei lavoratori. Il Commissario Diliberto replica: "Non vogliono prendere atto della situazione"

Domani un'assemblea dei lavoratori
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CATANIA – Fumata nera per il Bellini. Nessun passo avanti dopo lo sciopero dei lavoratori in occasione dell’inaugurazione della stagione sinfonica 2013/2014. La riunione richiesta dalle organizzazioni sindacali SLC CGIL, Fistel Cisl, Uilcom UIL, Fials Cisal, Libersind e UGL Spettacolo con il Commissario Straordinario e il Sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania, per esporre la difficile condizione di instabilità economica e sociale dei lavoratori e dell’ente, si è risolta infatti a nulla. Alessandra Diliberto, commissario straordinario, è infatti andata via  dopo l’esposizione delle problematiche da parte dei sindacati che, di fronte alla richiesta di ulteriore pazienza, in attesa dei finanziamenti, si sono detti “non più disponibili”. “Ad oggi – spiegano in una nota congiunta – infatti, il Teatro Massimo Bellini si trova in uno stato di agonia, causato dall’inefficienza ed inadempienza delle Istituzioni , che rischia di trasformarsi in morte definitiva”.

Nonostante i dipendenti abbiano ricevuto, dopo quattro mesi di attesa, due mensilità pregresse a inizio ottobre, la tensione rimane dunque molto alta, con i lavoratori che attendono ancora tre mensilità e senza alcuna certezza per il futuro. “Non si hanno al momento certezze sulla possibilità di mantenere i livelli occupazionali – aggiungono – nè di alcuna regolarizzazione della normale attività artistica a causa delle continue incertezze economiche causate dalla mancata erogazione dei fondi regionali”. Non solo. A peggiorare una già gravissima situazione, soprattutto sul piano artistico, si aggiunge il fatto che solisti, direttori d’orchestra, registi di chiara fama non sarebbero più disponibili ad accettare scritture dal teatro Bellini perché timorosi di non essere pagati e che gli allestimenti scenici degni di un teatro di tradizione qual è il Bellini, non possono essere realizzati.

“Non siamo più disponibili a tali atteggiamenti sfascisti e congiuntamente ai lavoratori dell’Ente lotteremo per tutelare l’occupazione, diritti e lavoro, la cultura non può morire – concludono i sindacati che, per domani alle ore 11:00 si terrà nella Platea del Teatro Massimo V.Bellini un’assemblea dei lavoratori , dove si potrebbe prendere la decisione di occupare il Teatro.

Immediata la replica della Diliberto. “Nel corso della riunione è stata rappresentata la difficoltà finanziaria dell’Amministrazione regionale relativa al Patto di stabilità – che con costante attenzione la Regione si sta impegnando a risolvere – la quale non permette al momento di versare al Teatro il contributo dovuto. A fronte di ciò, le Organizzazioni sindacali, anziché prenderne atto, hanno insinuato che il Commissario agisca non per conto dell’Ente ma di altre entità non meglio precisate. Questo, e solo questo, ha determinato la mia decisione di abbandonare la riunione”.

 

 

 


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