Contestati gli emolumenti del dg |Castiglione: "Faremo chiarezza" - Live Sicilia

Contestati gli emolumenti del dg |Castiglione: “Faremo chiarezza”

ESCLUSIVA. Sotto la lente dei giudici contabili sono finiti gli emolumenti all'ex direttore generale della Provincia Carmen Madonia, attuale capo di gabinetto dell'assessore al Turismo Stancheris. Quattordici indagati. NOMI E ACCUSE. Interviene l'ex consigliere Danubio.

CATANIA – La Corte dei Conti ipotizza un danno erariale da quasi 150mila euro per una parte degli emolumenti versati a Carmen Madonia, ex direttore generale della Provincia di Catania. Sotto indagine, in questa fase preliminare del procedimento, sono finiti in quattordici: l’ex presidente della Provincia Giuseppe Castiglione, gli ex assessori Sebastiano Catalano, Giovanni Ciampi, Ottavio Vaccaro, Vincenzo Oliva, Ascenzio Maesano, Giovanni Bulla, Giuseppe Pagano, Massimo Pesce, Daniele Capuana, Orazio Pellegrino e tre dirigenti di via Nuovalucello, Carmelo Reale, Diego Fecarotti e Gaetano Saetta. Tutti loro sono stati invitati a presentare, entro trenta giorni dalla notifica del procedimento, le proprie deduzioni e altri documenti alla Procura regionale presso la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione Sicilia, con sede a Palermo.

Al centro dei sospetti dei magistrati contabili c’è il contratto sottoscritto dal direttore generale, Carmela Madonia, non indagata, l’1 agosto 2008. I giudici contabili ipotizzano che, “sulla base della disciplina vigente, al direttore generale siano stati erogati emolumenti non giustificati dal contratto collettivo di lavoro e in violazione del principio di omnicomprensività della retribuzione”.

LE CIFRE CONTESTATE. Secondo quanto stipulato nel contratto, alla Madonia veniva assegnato lo stipendio annuo previsto per il dirigente apicale dell’Ente, pari a 179.110,00 euro e maggiorato del 19,50 per cento. A queste cifre si aggiungeva il compenso previsto per i componenti del nucleo di valutazione, pari a 18.592,44 euro e l’indennità di risultato nella misura massima di 70.409,68 euro.

IL PROCEDIMENTO. L’istruttoria della Procura regionale della Corte dei Conti per la Regione Sicilia, scaturisce dall’invio di un esposto da parte della Provincia regionale etnea. Nella ricostruzione di Palazzo Minoriti emerge che il 28 luglio 2008, la Giunta provinciale, su proposta del dirigente del Personale Carmelo Reale, ha espresso parere favorevole in merito all’assegnazione dell’incarico alla Madonia. Nello schema votato, lo stipendio previsto per la dirigente era di “149.882,85 euro maggiorato del 19,50 oltre al compenso annuo per i componenti del Nucleo di valutazione ed all’indennità di risultato”. Secondo l’ipotesi dei magistrati, al direttore generale non sarebbe dovuta spettare la retribuzione ulteriore quale componente del nucleo di valutazione trattandosi di un’incombenza che rientrerebbe tra le mansioni del direttore. Su queste basi, tra il 2008 e il 2009 sarebbero stati corrisposti illegittimamente alla Madonia 55.779 euro. Una cifra che – secondo i giudici – “rappresenta una duplicazione di retribuzione non dovuta in quanto remunerativa”.

I DETTAGLI DELLE CONTESTAZIONI. L’ammontare complessivo della cifra contestata è di 148.754,24 euro e riguarda gli emolumenti versati non solo a Carmela Madonia, ma anche ai dirigenti Francesca Ganci e Luigi Albino Lucifora in quanto componenti interni del Nucleo di valutazione. Di questo totale Giuseppe Castiglione ne dovrà rispondere, se saranno confermate le ipotesi dei giudici, per una cifra pari a 44.195,19 euro; il dirigente Gaetano Saetta per 51.142,25 euro; tutti gli ex assessori oggetto d’indagine, compreso il dirigente Carmelo Reale, per 4.648,25 euro. Ed infine, 2.324,1 euro riguarderebbero la posizione del dirigente Diego Marcello Fecarotti.

LA REPLICA. L’ex presidente e attuale sottosegretario all’Agricoltura del governo Letta, Giuseppe Castiglione, è sereno: “Si tratta di una fase interlocutoria del procedimento – dice a LivesiciliaCatania – nei prossimi giorni risponderemo all’invito a dedurre della Corte dei Conti e faremo chiarezza su ogni punto. La normativa è stata rispettata scrupolosamente”. Castiglione è sicuro che la Madonia avesse tutte le qualità professionali per ricoprire l’incarico di direttore. “Con lei – aggiunge l’ex presidente della Provincia – abbiamo fatto una vera rivoluzione a Palazzo Minoriti. I dirigenti sono passati da 38 a 11, siamo stati i primi ad adottare il regolamento di trasparenza ed ogni atto è stato conforme alla legge”.

 

 

 

 


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