Editoria, approvata la legge | Ecco a chi andrà il sostegno - Live Sicilia

Editoria, approvata la legge | Ecco a chi andrà il sostegno

Palazzo dei Normanni, sede dell'Ars

Disco verde per Il ddl sul sostegno all'editoria con 35 voti a favore e 24 contrari.

PALERMO– La copertura finanziaria c’è e il ddl sul sostegno alle imprese dell’informazione locale diventa legge. Un iter legislativo iniziato i primi di luglio e completato oggi con l’approvazione in aula, a voto segreto – chiesto da Pds e Movimento 5 Stelle – , con 35 voti favorevoli e 24 contrari.

La norma prevede misure di sostegno alle testate giornalistiche di informazione che operano in Sicilia e che fatturano almeno il 60% nell’Isola. E i contributi sono destinati alla carta stampata, emittenza televisiva, emittenza radiofonica, testate online, agenzie di stampa e stampa periodica, ma a condizione che rispondano ad alcuni requisiti. Che proprio oggi, in aula, sono stati modificati da un emendamento di riscrittura presentato dalla commissione Attività produttive dell’Ars. Secondo quanto approvato, resteranno escluse, quindi, non solo le imprese che non hanno sede legale e operativa in Sicilia, ma anche quelle riconducibili a partiti e movimenti politici, confessioni religiose, organizzazioni sindacali, professionali e di categoria. Le imprese editoriali, inoltre, dovranno dimostrare di essere in regola con i pagamenti al personale e degli oneri previdenziali e assistenziali, nonché di avvalersi esclusivamente di giornalisti inquadrati secondo le regole previste dal contratto nazionale collettivo.

E il numero dei lavoratori, nei successivi ventiquattro mesi alla data di accesso ai benefici, non potrà essere ridotto. Le imprese titolari di giornali online, poi, per accedere alle agevolazioni avranno l’obbligo di esercitare l’attività esclusivamente con personale iscritto all’albo, e con una redazione composta da un direttore responsabile e almeno un giornalista dipendente a tempo pieno.

A copertura finanziaria della legge sono stati stanziati, intanto, 800 mila euro presi dal Bilancio regionale dai capitoli destinati alle spese della presidenza: di questi, 300 mila saranno destinati alla comunicazione istituzionale e 500 mila – in conto interesse – per il pagamento dei debiti pregressi. Le misure vanno, dunque, dai contributi per innovazione tecnologica ad iniziative per la formazione, dal sostegno alla riqualificazione e all’aggiornamento del personale agli incentivi fiscali anche attraverso il credito di imposta per investimenti.

Ma, se da un lato la maggioranza parlamentare plaude all’approvazione della legge (proposta da Lino Leanza di Articolo 4), le polemiche non sono mancate. Soprattutto da parte dei 17 richiedenti voto segreto: otto del Movimento 5 Stelle, Giorgio Assenza del Pdl, Giuseppe Sorbello dell’Udc, uno di Articolo 4, Edi Tamajo e tre deputati di Grande Sud. I Cinquestelle, poi, hanno anche votato contro. Una posizione “di principio”, perché la stampa “deve essere libera”, ma che avrebbe potuto essere diversa se i contributi fossero stati previsti soltanto per l’ammodernamento tecnologico e il passaggio al digitale terrestre. “Questa legge, invece, è diversa – ha detto Giancarlo Cancelleri, capogruppo grillino all’Ars – e prevede contributi per una platea ristretta”.

E parole dure, da Cancelleri, sono arrivate anche dopo la decisione della Terza commissione di presentare un sub emendamento che ha eliminato la clausula di esclusione dei soggetti con condanne passate in giudicato dalla possibilità di ricevere i contributi. “Abbiamo dovuto cancellare quel passaggio perché è di competenza penale – ha ribattuto Leanza – ed era a rischio impugnativa”. Ma Cancelleri non si è convinto: “Per dare un segnale potevano mettere la norma in un comma a parte, il commissario dello Stato, eventualmente, avrebbe impugnato solo quello”.

Ma per Leanza, che la legge l’ha proposta, invece, “è una buona norma, che può essere migliorata nella sua concreta applicazione che passerà dai decreti attuativi dell’assessorato alle Attività Produttive. Queste misure incoraggiano innovazione tecnologica e investimenti – ha aggiunto – che si tradurranno in occupazione e sviluppo”. Un lavoro fatto insieme con il governo, che – ha fatto sapere l’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri – adesso “passerà alla fase 2, che prevede che vengano stanziati 15 milioni di euro della programmazione europea 2014-2020, destinati agli investimenti”.

 


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