"Amianto, qualcuno si è confuso | Nessun intralcio da parte mia" - Live Sicilia

“Amianto, qualcuno si è confuso | Nessun intralcio da parte mia”

L'assessore risponde ai deputati che avevano denunciato gli errori del governo sul tema del ddl sull'amianto: "Abbiamo lavorato tanto e bene. Se c'è stata una frenata è dovuta all'impugnativa e alla necessità di affrontare altre emergenze. Ma non c'è nessun rischio che i fondi possano essere persi".

La replica di Bianchi
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PALERMO – “Sulla questione dell’amianto, qualcuno, magari per ragioni che fatico a comprendere, ha preso un grosso abbaglio. Nessun ostracismo, da parte mia. Anzi”. Con queste parole l’assessore all’Economia replica alle polemiche sollevate da diversi deputati nella giornata di ieri.

“La speciale attenzione alla ricerca della copertura sugli oneri discendenti dal ddl sull’amianto – prosegue infatti Bianchi – è dimostrata dalla mole di corrispondenza intercorsa con i vari rami dell’Amministrazione regionale sin dal momento della richiesta effettuata dalla Commissione Bilancio dell’Ars (che ha deciso, in sede di espressione del parere di competenza, di chiedere al Governo di corredare lo stesso della relazione tecnica). Solo il contributo di vari rami dell’Amministrazione, con un complesso lavoro di coordinamento sollecitato da me persino oltre il dovuto (le carte parlano chiaro), ha consentito – puntualizza l’assessore  – che si potesse esprimere il parere di competenza. Questo, unitamente allo sforzo dell’Aula in occasione della legge 26 novembre 2013, n. 20 che ha consentito di incrementare il fondi globali proprio per dare copertura finanziaria alle spese discendenti dall’iniziativa, ha reso possibile esitare il testo per l’Aula nel novembre scorso”.

Poi, la frenata, che Bianchi spiega così: “L’inizio della sessione di bilancio non ha permesso, a differenza di quanto accaduto per altri ddl, l’approvazione dello stesso entro l’anno e, a seguito della definizione dei documenti contabili per l’esercizio finanziario in corso, si è reso necessario rivedere le relative coperture finanziarie con la predisposizione di un emendamento al testo (art. 16) che ho portato ieri con me per presentarlo nel corso dell’esame del ddl”.

“Al riguardo – precisa Bianchi – evidenzio che la trattazione debba tenere conto degli effetti della recente impugnativa del commissario dello Stato della legge di stabilità 2014. Infatti, considerato che numerosi enti regionali sono stati privati delle necessarie risorse per lo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali (diversi enti non pagano gli stipendi) ogni somma in atto disponibile in bilancio deve essere utilizzata con la massima oculatezza evitando di generare nuove spese. Quanto alle risorse a valere sul PAC va detto che questo rimane comunque operativo e svincolato dalle risorse regionali, e sempre utilizzabile in via amministrativa (con eventuali modifiche). Dunque, non si capirebbe a quale rischio di perdita di risorse si sta facendo riferimento”.

Ma le emergenze, oggi, sono tante: “Ora, il governo – dice infatti Bianchi – è impegnato a predisporre una difficile manovra finanziaria correttiva e di conseguenza sta cercando di reperire risorse da destinare a tutte le priorità di spesa oggetto di impugnativa oltre che al ddl in questione. Ieri purtroppo il ddl non è stato esaminato ed oggi la mia assenza per altri impegni istituzionali – comunicata assai prima dell’inizio dei lavori della Commissione – non mi ha consentito di relazionare in merito. Nessun intralcio, insomma. E nessuna inadempienza. Non sono interessato alle polemiche. Tanto dovevo chiarire, – conclude l’assessore – in doveroso rispetto di una tematica che considero rilevante e che non andrebbe strumentalizzata”


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