PALERMO – Poteva essere l’occasione in cui il governatore Rosario Crocetta ed il suo ex assessore al Turismo, il cantautore Franco Battiato, si sarebbero rincontrati pubblicamente. E invece il presidente della Regione, al convegno al quale ha preso parte anche l’ex presidente della Polonia e premio Nobel per la pace, Lech Walesa (che domani riceverà dal sindaco di Palermo la cittadinanza onoraria), non si è presentato. Al suo posto, l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra. L’assenza di Crocetta, però, non ha impedito a Battiato di dire la sua a proposito del governo regionale.
Un esecutivo che – secondo l’ex assessore – “non ha ancora fatto alcuna riforma”, e che forse “Crocetta avrebbe fatto meglio ad azzerare subito, già alla mia uscita dalla giunta”. E’ passato un anno dalle polemiche che hanno portato alle dimissioni del cantautore, arrivate dopo la frase sulle “troie in parlamento”. Quello, per l’allora capo del Turismo e spettacolo, era il momento di dare una vera svolta all’azione di governo: fuori lui, ma anche gli altri.
“Ma ci voleva molto coraggio per farlo – ha aggiunto Battiato – . Peccato, perché il momento era molto favorevole e tutti avrebbero apprezzato un gesto simile. Sarebbe stata la soluzione migliore”. E invece, quello fu il momento di sostituire lui e lo scienziato Antonio Zichici, che al tempo aveva la delega ai Beni culturali. Per Crocetta, era ancora troppo presto per un ‘vero’ rimpasto. Al posto dei due outsider arrivarono l’ex segretaria del governatore Michela Stancheris e l’archeologa Maria Rita Sgarlata. Oggi, invece, il rimpasto ‘politico’ dell’esecutivo è alle porte. E per la terza volta dalla nascita del governo, il posto che per primo ha occupato Battiato potrebbe liberarsi di nuovo.
