Ok all'imposta di soggiorno| In vigore da metà maggio - Live Sicilia

Ok all’imposta di soggiorno| In vigore da metà maggio

Il consiglio comunale quasi a mezzanotte dà il via libera alla nuova tassa per i turisti.

SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – Diventa realtà, anche a Palermo, l’imposta di soggiorno. Sala delle Lapidi ha infatti approvato la delibera che istituisce la nuova tassa rivolta ai turisti che da metà maggio saranno chiamati a mettere le mani in tasca per finanziare eventi turistici e rifare il look agli alberghi. Il Comune prevede di incassare due milioni di euro l’anno.

Saranno tenuti a pagare tutti i non residenti che, con più di 12 anni, pernotteranno in hotel, bed and breakfast, campeggi o case-vacanze ma solo fino a quattro notti: dalla quinta in poi niente imposta. Ecco le tariffe a notte: cinquanta centesimi per alberghi a una stella, bed and breakfast a una stella, ostelli e campeggi; un euro per case per ferie, alberghi a due stelle, affittacamere e bed and breakfast a due stelle; 1,50 per alberghi a tre stelle, bed and breakfast a tre stelle e residence; due euro per alberghi a quattro stelle, tre euro per alberghi a cinque stelle e quattro euro per quelli a cinque stelle di lusso.

Il gettito verrà così suddiviso: l’80 per cento andrà in un capitolo di bilancio per finanziare interventi per turismo e cultura, nonché di manutenzione e recupero di beni culturali e dei servizi pubblici locali (25% al massimo per quest’ultima voce, almeno un altro 25% per un piano annuale turistico da redigere con le associazioni di categoria); il restante 20 andrà agli albergatori, metà per gli oneri e metà per finanziare interventi di recupero e abbellimento delle strutture. Finanziate anche le botteghe storiche esistenti da oltre un secolo. A incassare dovrà essere lo stesso albergatore, che poi girerà le somme al Comune comunicando telematicamente il numero degli ospiti ogni tre mesi.

Sono esenti guide turistiche e traduttori, autisti di pullman, ricoverati negli ospedali e relativi accompagnatori, scolaresche in gita, volontari in caso di calamità naturali e soprattutto tutti coloro che hanno gia’ prenotato le vacanze mediante tour operator sino al 30 ottobre. Istituita anche una commissione ad hoc con gli albergatori per stilare il piano annuale delle attività turistiche con i proventi dell’imposta. La tassa, istituita per legge nel 2011, è già una realtà in città come Milano, Firenze, Napoli, Roma, Genova, Bologna, Capri, Sorrento, Terrasini e Catania. Il testo dell’imposta è stato redatto dalla Quinta commissione, presieduta da Fausto Torta, e dall’assessore di concerto con le associazioni di categoria. Unico gruppo contrario Idv.

“E’ un atto importante – dice l’assessore Francesco Giambrone – che giunge al termine di un percorso articolato di condivisione col consiglio e le categorie e che raggiunge alcuni obiettivi interessanti: determinare un gettito per le casse comunali espressamente finalizzato all’implementazione delle politiche turistiche e culturali, come previsto dalla legge ma noi abbiamo voluto ribadirlo; introdurre alcuni elementi di innovazione rispetto a un’imposta diffusa a livello internazionale e in tutta Italia, che stanno alla base della condivisione col mondo produttivo. A parte un importante regime di esenzioni, c’è anche l’assegnazione alle strutture ricettive fino a un 10% dell’imposta per migliorare il decoro della struttura e del territorio urbano circostante per migliorare complessivamente Palermo. E’ evidente che col gettito atteso si realizzeranno interventi importanti di promozione turistica, di miglioramento dell’accoglienza della città e quando Palermo diventa più accogliente per i turisti, lo è anche per i cittadini.Un apprezzamento infine al consiglio comunale che ha dibattuto approfonditamente il testo e che con questo ha manifestato l’attenzione e l’interesse verso un settore strategico della città. Interessante anche la previsione dell’esenzione per i pacchetti turistici chiusi prima dell’introduzione della tassa, a significare che il patto che la città fa con i turisti non viene messo in discussione. Grazie anche all’Authority del turismo e a Federalberghi, rimasti in Aula fino all’ultimo”.

“Così come è previsto dalla Legge e così come è esplicitamente sottolineato nel Regolamento – sottolinea il Sindaco Leoluca Orlando – l’intero gettito dell’imposta sarà dedicato ad interventi di implementazione delle politiche turistiche e culturali della città con l’obiettivo di migliorare i livelli di accoglienza e di incentivare l’incremento dei flussi turistici a Palermo. Queste azioni, unite al percorso ormai in fase avanzata di riconoscimento da parte dell’Unesco dell’itinerario bizantino, arabo e normanno nel patrimonio dell’umanità, costituiranno punti di forza fondamentali per costruire una dimensione della città fortemente ancorata al turismo culturale e allo straordinario patrimonio che la città possiede”.

LE REAZIONI
“L’imposta di soggiorno allinea Palermo alle altre città europee – dice il capogruppo d Forza Italia Giulio Tantillo – ma il problema vero sarà verificare cosa l’amministrazione farà di questo gettito. Se i flussi turistici aumenteranno in conseguenza a un oculato impiego delle risorse, allora il nostro giudizio sarà positivo, in caso contrario avremo fatto qualcosa di inutile. Attendiamo di vedere il piano della programmazione turistica. E’ stato anche approvato il mio sub-emendamento per la valorizzazione delle tradizioni storiche e culturali dei 25 quartieri di Palermo”.

“Non eravamo d’accordo all’introduzione del balzello nazionale, ma con grande responsabilità siamo riusciti – dice Nicola Farruggio di Federalberghi – a orientare al meglio un’imposta che deve diventare non un boomerang ma una opportunità per la città e gli operatori affinché, attraverso le risorse, si possano costruire politiche turistiche adeguate. Il riconoscimento del 20% alle imprese ricettive costituisce una vera innovazione del rapporto di condivisione di intenti. Abbiamo voluto che non superasse la soglia del 25% la possibilità di impiegare le risorse destinate ai servizi pubblici locali e abbiamo mantenuto l’esenzione per i contratti alberghieri già stipulati fino al 30 ottobre”.

“Ci auguriamo – dice il capogruppo di Ncd Alessandro Anello – che questo gettito di circa 2 milioni che dovrebbe arrivare al Comune possa essere finalizzato con un piano di utilizzo elaborato di concerto con le principali associazioni di categoria all’incremento delle presenze turistiche con un’azione di promozione e comunicazione della città e delle sue bellezze”.

“Come Pd – dice Antonella Monastra – abbiamo votato favorevolmente malgrado alcune perplessità: il primo atto su un settore come il turismo è un’imposta, ci saremmo aspettati invece una pianificazione di lungo termine. Notiamo anche una scarsa attenzione al turismo giovanile, per questo avevamo proposto un’esenzione fino ai 25 anni che però non è stata presa in considerazione”.

“Abbiamo votato contro una tassa, siamo stati l’unico partito a farlo – dice Filippo Occhipinti, capogruppo Idv – l’idea di rilanciare il turismo a Palermo con una tassa è sbagliata. Avremmo voluto capire quale è il piano per la promozione e la valorizzazione turistica di una città dalle potenzialità infinite. Invece il primo atto vero dopo due anni di amministrazione è l’istituzione di una tassa: è una grande delusione. Unica nota positiva è che con un emendamento abbiamo finalizzato il gettito alla valorizzazione dei mercati storici, una delle tante attrazioni trascurate di questa meravigliosa città”.

“E’ stata approvata una delibera ben fatta – dice Fausto Torta – grossi gruppi alberghieri di Roma l’hanno trovata interessante e potrebbe essere presa ad esempio per altri comuni. E’ stata una vittoria senza se e senza ma, gli emendamenti sono stati decimati e gli stessi non influendo nell’impianto della delibera ma solo nel quadro regolamentare, sono da considerare risibili, sono indicazioni di tipo normativo. L’assessore rimane l’unico amministratore del gettito e, secondo lo spirito che ha animato questa delibera, ascoltando le parti sociali e le categorie gestirà l’utilizzo di questo fondo. Questo non fa salva l’amministrazione, a prescindere dagli introiti, al non investire ulteriormente sul turismo”.

“Il consiglio comunale ha approvato ieri l’imposta di soggiorno, non si sprechi l’occasione di rilanciare il turismo in questa città. Vigileremo su come si spenderanno i due milioni di euro di introito”. Così Sandro Leonardi, capogruppo di Leva Democratica a Sala delle Lapidi, commenta l’approvazione della delibera sull’imposta di soggiorno avvenuta ieri sera, poco dopo la mezzanotte. L’imposta entrerà in vigore fra trenta giorni e riguarderà tutti i non residenti in città con più di 12 anni che pernotteranno in alberghi e strutture ricettive. “E’ stato approvato l’emendamento da me proposto – spiega Leonardi – che prevede l’istituzione di un tavolo tecnico che predisponga un piano annuale per il turismo, cui destinare almeno il 25% del gettito. Valuteremo, di concerto con gli uffici comunali, quali saranno gli effetti di questa imposta sui flussi turistici e come verranno spesi i soldi: diciamo no da subito ai mille rivoli che non producono effetti positivi per un settore strategico per Palermo. Oggi questa amministrazione destina tre milioni di euro ai teatri e poche decine di migliaia al turismo, non si sprechi questa ennesima occasione”.

“Non eravamo d’accordo con questa imposta – dice Mario Attinasi, presidente di Confesercenti – ma la nostra posizione non è stata condivisa dagli altri operatori di categoria. Ci sembra un’ulteriore tassa da far pagare ai turisti o da pagare noi, in cambio dovremmo dare un servizio ma se il turista non paga non vorrei che l’albergatore debba rimetterci. Avevamo proposto di salvaguardare le prenotazioni registrate, temo qualche cancellazione. Era meglio farla entrare in vigore più in là. Il nostro timore è che il gettito venga speso non per il turismo”.


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