Gli ex dipendenti Wind Jet: |“Offresi, prezzo trattabile” - Live Sicilia

Gli ex dipendenti Wind Jet: |“Offresi, prezzo trattabile”

In cassa integrazione da due anni, con contributi che arrivano “a singhiozzo” e senza nessuna prospettiva per il futuro tanto da decidere di sfilare in Piazza Università con un cartello al collo. Gli ex dipendenti hanno incontrato il vice sindaco Consoli.

la provocazione
di
2 min di lettura

CATANIA- Ex dipendenti Wind Jet in presidio: “Abbandonati dai sindacati”. A distanza di due anni i riflettori si sono spenti. Questo è uno dei motivi che ha portato gli ex lavoratori Wind Jet a far sentire la loro voce. In cassa integrazione da due anni, con contributi che arrivano “a singhiozzo” e senza nessuna prospettiva per il futuro tanto da decidere di sfilare in Piazza Università con un cartello al collo. “Offresi: professionisti, specializzati, usati, condizioni pari al nuovo, prezzo trattabile”, si legge. Sono una ventina in tutto, ma rappresentano circa cinquecento ex dipendenti sul territorio nazionale, trecento a livello locale. “Non ci arrendiamo”, dicono i lavoratori, pronti a rimboccarsi le maniche e tornare in pista. “Chiediamo di essere ricollocati”.

Il cartello al collo

Un’attesa lunga due anni, consumata “nel silenzio dei sindacati e delle istituzioni”. “Chiediamo un incontro con il sindaco e ci aspettiamo almeno una telefonata dal Presidente Crocetta”, dicono. Un’altra nota dolente riguarda le organizzazioni sindacali. Il monito è chiaro: “Siamo qua”. Una richiesta di attenzione che gli ex dipendenti rivolgono ai sindacati. ”Ci rendiamo conto della difficoltà della situazione generale, ma tra due anni scadrà la cassa integrazione”. Poi tre anni di mobilità, riforma Fornero permettendo. L’ennesima beffa dopo quella del concordato preventivo di Wind Jet che li ha visti protagonisti non come creditori privilegiati, ma come chirografari. Il debito dell’azienda sarà sanato per una cifra pari al 48% degli stipendi arretrati (due mensilità più la tredicesima). Chiuso definitivamente il capitolo del concordato rimane aperto quello della ricollocazione dei dipendenti. “Noi non ci arrendiamo”, dice l’assistente di volo Antonella Ricca, assicurando che la protesta proseguirà ad oltranza fio a quando lavoratori e famiglie non avranno risposte certe. Durante il presidio arriva la conferma che i lavoratori verranno convocati al Comune. Gli ex dipendenti, che salutano positivamente la notizia, organizzano una piccola delegazione alla maniera dei sindacati (assenti).

Aggiornamento. Il vicesindaco Marco Consoli ha incontrato nel Palazzo degli elefanti una delegazione di ex lavoratori della Wind Jet, la compagnia aerea low cost che da quasi due anni non vola più ed è stata ammessa al concordato preventivo. Dopo un sit in nella piazza Università, i lavoratori – un centinaio nella sola Catania a fronte di oltre 450 complessivamente – hanno chiesto un incontro con l’Amministrazione e, ricevuti dal vicesindaco, gli hanno esposto le loro condizioni di ex dipendenti che godono sì diammortizzatori sociali ma vorrebbero rientrare nel mondo del lavoro. “L’Amministrazione Bianco – ha detto Consoli – ha sempre dimostrato grande sensibilità nei confronti delle problematiche occupazionali. Ovviamente quella della Wind Jet è una questione che deve avere tanti interlocutori istituzionali. Per questo pensiamo di coinvolgere tutti coloro i quali, dai rappresentati del governo regionale a quelli del governo nazionale, hanno voce in capitolo per cercare di trovare soluzioni specifiche: disperdere unpatrimonio di professionalità così ingente sarebbe davvero un peccato”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI