"Io, delusa da Crocetta | Le mie richieste inascoltate" - Live Sicilia

“Io, delusa da Crocetta | Le mie richieste inascoltate”

Il racconto di una lettrice di Livesicilia che lavora all'interno di un ente di formazione professionale

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una lettrice che lavora all’interno di un ente professionale e che racconta il suo incontro con il governatore Crocetta per chiedere notizie sull’accreditamento sospeso da febbraio.

Racconto di una speranza.
Esiste un effettivo scollamento tra la società civile e le istituzioni ,tanto più quando queste si materializzano,ti parlano e ti rassicurano promettendoti di occuparsi del tuo caso, elevandoti ,come dovrebbe avvenire in un paese civile,al rango di cittadino e non carne da macello,stato in cui adesso noi della formazione,tanto vituperata,versiamo. E’ vero il nostro settore è stato oggetto di azioni inqualificabili, ma perché stiamo pagando soltanto noi impiegati,proprio quelli che hanno svolto i compiti assegnatigli con correttezza e senza improprio arricchimento?

E ancor di più senza interlocutori,nessuno ci ascolta né l’Assessorato competente né addirittura il nostro Presidente della Regione Sicilia con il quale ho personalmente parlato. Ecco il mio racconto. Sono un’impiegata, ahimè, presso un Ente di formazione da cui non percepisco stipendi da ventiquattro mensilità tra correnti ed arretrati. Sospeso da febbraio dall’accreditamento, ad oggi non si sa perché, anzi più correttamente per “pervenute segnalazioni inerenti gravi irregolarità da accertare”. Ho un marito che fa l’ambulante e due figli piccoli, non altro che debiti e tanta disperazione. Spinta da ciò, ho approfittato di una visita del Presidente Crocetta presso una parrocchia di Catania, dove faccio volontariato. Lo aspetto ed approfittando del momento in cui esce dalla riunione per fumare, mi armo di coraggio e gli chiedo personalmente conto della situazione in cui versa l’Ente di cui sono dipendente.

Dopo un primo momento di irritazione, dovuto al presunto coinvolgimento del mio ente alla “manciugghia” da combattere, mi ascolta e promette di interessarsi al caso. Chiama la sua assistente, le delega il compito di prendersi tutti i miei estremi e di darmi risposta al più presto. Bene, alla mia prima chiamata l’assistente mi assicura che ha chiesto all’Assessore alla formazione notizie e che attende risposta, alla seconda chiamata non risponde e neanche alle successive. Mi faccio furba e chiamo da un altro numero, mi risponde e con imbarazzo mi dice, laconicamente, che purtroppo non ha ricevuto risposta e che ritenterà. Non chiamerò più.

Disperata d’accordo,ma supplice no, ho ancora integra la mia dignità. E così sono stata assolutamente dimenticata, come tutti gli altri colleghi a cui avevano promesso che la Regione si sarebbe fatta carico della loro posizione. Queste sono le nostre “fantomatiche” Istituzioni, questa è la loro credibilità e questo è il mio racconto nudo e crudo come tutto ciò che investe oggi il settore della formazione, così tanto disprezzato, spogliato della sua credibilità e crudelmente non rivestito di programmazione e operatività. Trascina tutti, colpevoli e non, in un baratro di incertezze e vane promesse, senza un piano di ricostruzione credibile. Noi impiegati, mere vittime, non abbiamo più Speranza,nemmeno quella che ,una donna ingenua come me riponeva nel confidarsi, estremo tentativo, con la più’ alta Istituzione della nostra isola, il nostro Presidente da cui è stata illusa e amaramente delusa.

Filomena Giovanna Giampiccolo


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