Dell'Utri, il presidente libanese |concede l'estradizione - Live Sicilia

Dell’Utri, il presidente libanese |concede l’estradizione

Marcello Dell'Utri

Il presidente Sleiman ha firmato il decreto che non sarà attivo prima di giovedì prossimo.

l'ex senatore
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(di Alberto Zanconato) (ANSA) BEIRUT Il Libano ha accolto la richiesta di estradizione per Marcello Dell’Utri. Il relativo decreto e’ stato firmato dal presidente della Repubblica Michel Suleiman, secondo quanto ha riferito all’ANSA il giudice Ahmad al Ayubi, che per il ministero della Giustizia segue la vicenda. Il giudice ha precisato che per diventare esecutivo il decreto dovrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, probabilmente non prima di giovedì prossimo. Secondo altre fonti legali a Beirut, invece, le estradizioni possono essere normalmente eseguite senza attendere la pubblicazione. Comunque, una volta che la decisione sarà stata ufficialmente comunicata ai ministeri degli Esteri, della Giustizia e dell’Interno italiani, verranno avviate le procedure per la consegna, che secondo fonti informate dovrebbero richiedere qualche giorno.

Gli uffici dell’Interpol a Roma e Beirut dovranno concordare la data della consegna e a quel punto alcuni agenti dell’Interpol saranno inviati dall’Italia con un aereo di linea per prelevare l’ex senatore di Forza Italia, condannato con sentenza definitiva a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Suleiman ha approvato il decreto in extremis, poche ore prima di lasciare, oggi, il palazzo presidenziale di Baabda, sulle colline a nord di Beirut, alla fine del suo mandato. In precedenza il documento era stato firmato dal ministro della Giustizia, Ashraf Rifi, e dal primo ministro, Tammam Salam, come richiesto dalla normativa.

Ma se il capo dello Stato non avesse dato anch’egli entro oggi luce verde al provvedimento, i tempi per la consegna all’Italia si sarebbero potuti allungare di molto. Le forze politiche libanesi, infatti, non hanno ancora raggiunto un accordo per fare eleggere dal Parlamento il suo successore e quindi la carica di presidente sarà da domani vacante. In questa situazione, a fare le funzioni di capo dello Stato sarà collegialmente il Consiglio dei Ministri, dove la richiesta di estradizione sarebbe dovuta diventare oggetto di dibattito. Dell’Utri, arrestato il 12 aprile all’Hotel Phoenicia di Beirut e dal 16 aprile ricoverato in stato di detenzione all’ospedale Al Hayat, nel sud della Capitale, ha detto lunedì scorso di non volere ritardare l’estradizione e di non essere venuto in Libano per sottrarsi alla Giustizia. Ma ha annunciato che i suoi legali faranno ricorso presso la Corte europea per i diritti umani contro la sentenza con la quale la Cassazione ha confermato il 9 maggio la condanna inflittagli dalla Corte d’Appello di Palermo. La scorsa settimana il ministro della Giustizia libanese, Ashraf Rifi, aveva detto che quella di Dell’Utri era per Beirut una “normale” procedura di estradizione, escludendo pressioni politiche dall’Italia o da ambienti libanesi. La decisione é stata presa in tempi molto rapidi, considerando che la richiesta ufficiale di estradizione, con la relativa documentazione, era arrivata solo il 7 maggio a Beirut.


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