Sbarchi senza fine| Sull'isola oltre tremila arrivi - Live Sicilia

Sbarchi senza fine| Sull’isola oltre tremila arrivi

I migranti si trovavano su tre pescherecci in difficoltà che sono stati salvati dalla marina militare nel Canale di Sicilia nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum. Gibiino: "I numeri illusterano il fallimento della missione".

A LARGO DI LAMPEDUSA
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AGRIGENTO – Nuova ondata di sbarchi in Sicilia: oltre 3.300 migranti soccorsi su diversi barconi vaganti nel Mediterraneo. Ed ora il totale degli arrivi in questi primi cinque mesi dell’anno ha superato quota 43mila, pari al totale degli stranieri giunti via mare in Italia nell’intero 2013. Polemica la Lega, che continua a mettere nel mirino l’operazione Mare Nostrum. Giornata campale, dunque, per i mezzi di Marina Militare e Guardia costiera nelle acque del Canale di Sicilia. Nella notte ed in mattinata circa 500 migranti soccorsi sono stati portati a Lampedusa.

A Porto Empedocle la nave Euro ed il pattugliatore Peluso, hanno trasportato – rispettivamente – 531 e 307 persone. Altri 2.000 arrivi, poi, nel ragusano: 450 migranti sulla nave Libra, che scorta il rimorchiatore Asso 25 che ha soccorso a sua volta 1.300 persone, mentre un motopesca con 250 persone era stato agganciato al largo di Marina di Ragusa. Tra i passeggeri tanti minori ed anche donne incinte. Due migranti, soccorsi nella notte dal dispositivo Mare Nostrum, sono stati trasportati d’urgenza in elicottero all’ospedale di Lampedusa perché in condizioni critiche di salute, mentre una motovedetta della Guardia costiera vi ha condotto una donna al nono mese di gravidanza che era stata soccorsa da nave Libra. Non si arresta, dunque, il flusso dalla Libia.

E a questo punto è a serio rischio il record del 2011, l’anno delle primavere arabe, quando sbarcarono in Italia quasi 63mila persone. La gran parte delle partenze (oltre il 90%) avviene dalle coste libiche, dove l’instabilità politica del Paese impedisce qualsiasi tentativo di controllo. Eritrei e siriani le nazionalità più rappresentate. Il grande numero di arrivi sta mettendo a dura prova il sistema di accoglienza. Il Piano nazionale di riparto dei migranti – predisposto dal dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno, con il concorso di prefetture, Regioni ed enti locali – punta a garantire accoglienza ed smistare velocemente gli sbarcati, assicurando un’equa suddivisione dei migranti su tutto il territorio.

La Lega continua a polemizzare, in prima fila il segretario Matteo Salvini. “Basta!!! Quanti altri morti – lamenta – si dovranno piangere? Quanti altri milioni si dovranno buttare via? Tra qualche giorno andrò in Sicilia per dire stop a Mare Nostrum”. Sulla stessa linea il governatore della Lombardia, Roberto Maroni: “Effetto Mare Nostrum, disastro annunciato”. Il premier Matteo Renzi, intervistato da alcuni quotidiani, difende invece l’operazione. “Stiamo salvando – sottolinea – tante persone. Ma l’Europa – aggiunge – deve richiamare l’Onu a intervenire in Libia e avere una capacità di gestione del fenomeno. Frontex può essere utilizzato più e meglio”. Per il deputato del Pd Edoardo Patriarca, “è necessario un accordo con la Libia simile a quello che negli anni ’90 fu fatto con l’Albania. Chi fugge da fame e guerre va aiutato prima che parta, decidendo già nel Nord Africa chi ha diritto allo status di rifugiato politico”.


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