Colpo ad una gioielleria di Torino| In manette un 17enne palermitano - Live Sicilia

Colpo ad una gioielleria di Torino| In manette un 17enne palermitano

Il giovane, insieme ad un complice, è ritenuto responsabile di una violenta rapina messa a segno il 12 febbraio in una gioielleria di Torino in cui furono sottratti 300 mila euro.

il 12 febbraio scorso
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TORINO – La polizia di Torino e Palermo ha arrestato a Palermo un 17enne responsabile con un complice di una violenta rapina messa a segno il 12 febbraio in una gioielleria di Torino. Il ragazzo si era finto cliente. Dopo di lui era entrato il complice, fingendosi postino. Il gioielliere si era insospettito. Era seguita una colluttazione: il 17enne aveva spruzzato spray urticante, il complice aveva colpito l’uomo al volto col calcio di una pistola. I due erano fuggiti con un bottino di 300 mila euro.

La rapina avvenne in via XX settembre, nella gioielleria “Trumaz”. Il minorenne è stato arrestato nel capoluogo siciliano, in esecuzione di provvedimento di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale per i minorenni di Torino, su richiesta della Procura dei minori. Il giovane era entrato dicendo di voler acquistare un orologio per fare un regalo alla fidanzata in vista dell’imminente festa di San Valentino. Proprietario e finto cliente, durante le fasi della trattativa, sono stati raggiunti dal complice che si è finto postino con giacca e casco delle Poste Italiane rubati qualche giorno prima a Moncalieri.

Il ”postino” dopo aver mostrato al gioielliere la corrispondenza, ha tirato fuori una pistola ed e’ nata una colluttazione. A quel punto sarebbe intervenuto il minorenne che ha spruzzato spray urticante sul viso della vittima che è stata anche colpita al volto con il calcio della pistola, subendo fratture ed ecchimosi. Il gioielliere è stato costretto ad aprire la cassaforte da cui i malviventi hanno preso i gioielli. I due sono poi fuggiti a bordo di ciclomotori, uno dei quali preso al stesso gioielliere.

La vittima ha poi detto ai poliziotti torinesi che l’accento di un malvivente era palermitano e gli agenti hanno inviato le immagini della rapina registrate dalle telecamere ai colleghi siciliani. I poliziotti dell’antirapina palermitana hanno individuato il giovane e gli agenti di Torino, con il supporto anche della Polizia Scientifica, hanno compiuto una serie di accertamenti come lo studio dei tabulati telefonici dell’utenza intestata al minore ed è stata provata la sua presenza a Torino proprio il giorno della rapina.

Il ragazzo entrò nel negozio a volto scoperto, fingendosi cliente. Disse di voler comprare un orologio alla sua fidanzata. Pochi minuti dopo si presentò il complice. La polizia ha accertato che il casco e la giacca delle poste italiane che l’uomo indossava in quel momento erano stati rubati pochi giorni prima. Invece della corrispondenza l’uomo estrasse dalla borsa una pistola, e la situazione precipitò. Il gioielliere reagì, tra lui e il finto postino ci fu una colluttazione finché il 17enne non intervenne in aiuto del complice spruzzando spray urticante sul volto del negoziante. Il finto postino poi lo colpì più volte al viso con il calcio della pistola, provocandogli fratture ed ecchimosi. I due rapinatori costrinsero l’uomo ad aprire la cassaforte, poi fuggirono a bordo di due ciclomotori. Bottino, circa 300 mila euro. A tradire il 17enne è stato il suo accento palermitano, riconosciuto dal gioielliere, a sua volta di origine siciliana.


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