Niente soldi per la bonifica| E il Comune inaugurò la rotonda - Live Sicilia

Niente soldi per la bonifica| E il Comune inaugurò la rotonda

Il mistero delle centinaia di sacchi contenenti inerti provenienti dai lavori del canale di gronda e depositati al largo della scogliera è svelato da un documento che pubblichiamo in esclusiva. Con una variante il Comune di Catania ha fatto delle scelte, ma assicura: "Il cantiere è ancora aperto, completeremo i lavori ad ottobre, nessun pericolo per l'ambiente, si tratta di sabbia lavica". SCARICA IL DOCUMENTO - VIDEO SHOCK - CRONACA

CATANIA – Il deposito di centinaia di sacchi contenente polvere rossa 150 metri al largo del lido Bellatrix, in piena zona balnerare, (LEGGI) avrebbe, stando ai documenti in possesso di LivesiciliaCatania, un responsabile che ha messo tutto nero su bianco: il Comune di Catania. SCARICA IL DOCUMENTO

Stiamo parlando di quello che appare come uno scempio ambientale che è stato documentato dal video del noto sub Stefano Bianchi, un caso sollevato da LivesiciliaCatania sul quale sta indagando la magistratura guidata da Giovanni Salvi.

In pratica il Comune, a corto di soldi, ha preferito completare le opere “a terra”, cioè la rotatoria, e lasciare in “sospeso” le opere di bonifica dopo gli scavi per il collettore, con tanto di big bags che sono stati depositati carichi di materiali, direttamente in fondo al mare, e lì giacciono.

La foto che inseriamo dimostra che i big bags si trovavano a terra ed erano pieni prima di finire in fondo al mare per consentire alle trivelle di scavare

Tutto è stato messo nero su bianco durante la riunione del 3 marzo 2014, quando il Comune era rappresentato dal responsabile del sistema fognario Salvatore Ferracane, dirigente.

Nel verbale che pubblichiamo integralmente si legge che il Comune ha chiesto all’impresa la realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dell’incrocio tra via Teseo, via Acicastello.

“La suddetta perizia -si legge- determinerà la necessaria rinuncia alle spese di completamento a mare, dovendosi, come richiesto dal Rup con ordine di servizio del 18 settembre 2013, dare priorità al completamento delle opere a terra, ciò in virtù dell’impegno assunto dall’amministrazione a provvedere con impegno finanziario successivo al completamento delle opere a mare”.

E quali sarebbero le opere a mare? Recita il documento: “Realizzazione del raccordo speciale fra la tubazione in calcestruzzo e quella in acciasio, fornitura e posa dei diffusori terminali, il tutto previa sistemazione del fondo marino, incluse eventuali opere di bonifica in corrispondenza del manufatto del rilevato subacqueo”.

LA REPLICA. L’ufficio stampa del Comune, contattato da LivesiciliaCatania, spiega che “il deposito dei materiali inerti all’interno dei sacchi è stato autorizzato dalla Capitaneria di Porto perché si tratta di un cantiere per lavori in corso d’esecuzione. Non si tratta di rifiuti, ma di sabbia lavica utilizzata durante i lavori di scavo. Ogni operazione è avvenuta sotto la vigilanza della Capitaneria e per l’inizio della stagione balneare il completamento delle opere è stato rinviato ad ottobre”.

Gli uffici comunali ha predisposto una nota, che pubblichiamo integralmente: “Nell’ambito dell’appalto dei i lavori di costruzione della condotta sottomarina del Canale di Gronda  era prevista ed è così stato eseguito la formazione di un “rilevato subacqueo” necessario allo sbocco della trivella che ha eseguito il microtunneling.

Tali lavori, previsti in perizia, sono stati oggetto di parere da parte dell’Assessorato Regionale T.A.  Il progetto è stato trasmesso alla Capitaneria di Porto che successivamente ha autorizzato i lavori a mare.

Il rilevato è formato da sacchi riempiti con sabbia vulcanica.

E’ prevista la rimozione dei contenitori ( sacchi)  che non è stato possibile effettuare per il divieto imposto dalla Capitaneria di Porto ad operare con mezzi navali sottocosta ( periodo dal 1° Maggio al 30 settembre) e per l’urgente necessità di completare lo svincolo di via Teseo già sede del cantiere  secondo le indicazioni dell’ U.T.U. ciò che ha esaurito le somme in appalto.

 La rimozione dei sacchi dunque è stata prevista in un progetto di completamento della parte terminale della condotta ( costruzione dei diffusori); tale progetto è stato inserito nel programma delle OO.PP. per il relativo finanziamento”.

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