PALERMO – “Un grazie a tutti quelli che ci hanno sommerso di chiamate, messaggi, donazioni e sopratutto giocattoli, ciò i bambini del reparto di Oncologia pediatrica del Civico avevano maggiormente bisogno”. A parlare è Ilde Vulpetti, direttrice dell’area operativa dell’Aslti ‘Liberi di crescere’ (Associazione Siciliana Leucemie e Tumori Infanzia) che sin dalle prime battute si è occupata dalla campagna di sensibilizzazione in merito al furto che ha visto come protagonista proprio il reparto di Oncologia.
La notte fra il 31 settembre e l’1 ottobre ignoti entrarono infatti nella ludoteca dell’ospedale Civico razziando tutto ciò che potevano, in questo caso giocattoli, libri e anche una consolle Xbox con cui i piccoli pazienti passavano i loro momenti tra visite e sedute di terapia. Da quel momento l’indignazione, per il gravissimo atto perpetrato nei confronti di vittime innocenti, ha lasciato immediatamente lo spazio ad una corsa alla solidarietà. Seguendo il motto ‘Doniamo un sorriso ai bimbi del Civico’ molte associazioni si sono dunque mosse per raccogliere, nel più breve tempo possibile, fondi e giocattoli.
Tra queste la redazione di LiveSicilia ha fatto la sua parte, promuovendo prima una raccolta per ‘inondare’ letteralmente di giochi il reparto per poi registrare con soddisfazione l’immediata risposta da parte dei suoi lettori. La nostra redazione è stata letteralmente invasa da giochi di ogni tipo consegnati ufficialmente oggi nella ludoteca presa di mira dai malviventi. “I tantissimi giochi consegnati in questi giorni non sono rimasti qui al Civico – ha proseguito la Vulpetti – ma sono già stati distribuiti in diverse case famiglie, in associazioni di volontariato della città e anche nel campo rom di viale del Fante. Per quanto riguarda le donazioni in denaro siamo giunti a quota 5mila euro, fra i conti bancari messi a disposizione, ma il contatore non accessa a fermarsi. Che dire – conclude la direttrice dell’Aslti – ancora una volta Palermo ha dimostrato di possedere un grande cuore e tenere al bene dei più indifesi”.
