PALERMO – Se non è scissione, poco ci manca. Una lettera, firmata da 71 amministratori e dirigenti politici di Forza Italia, mette “nero su bianco” le tensioni interne al partito. Un malessere indirizzato non solo contro il coordinatore Gibiino, ma anche contro quello che ieri è stato definito il “padre nobile” del partito, cioè Gianfranco Micciché: “E’ stato lui – attaccano oggi i forzisti ‘scontenti’ – a consegnare la Sicilia a Crocetta”.
Nei giorni scorsi era stato durissimo Saverio Romano, che aveva preso spunto anche dalla debacle di Forza Italia alle ultime regionali in Calabria ed Emilia Romagna. “Le nomine di partito cadute dall`alto – ha detto nei giorni scorsi Romano – vanno azzerate perché è indispensabile un reale coinvolgimento del territorio. La posizione politica equivoca di Forza Italia a livello nazionale e la pessima gestione del partito nelle varie regioni, sono le cause di uno scollamento con i cittadini”. E invece, Gibiino è andato dritto, ufficializzando anche quelle di Vincenzo Figuccia come coordinatore provinciale e di Giulio Tantillo come coordinatore cittadino.
Ma, come detto, queste nomine e soprattutto il modo con cui sono arrivate, non sono piaciute a tanti. Da qui, la lettera, che porta in calce la firma di 71 tra militanti, dirigenti, deputati e amministratori di Forza Italia. “Nella stessa giornata della sconfitta di Forza Italia alle elezioni regionali, – si legge nel documento – il coordinatore del partito in Sicilia ha deciso di nominare, senza che ciò sia previsto dallo statuto e senza minimamente consultare la base, i coordinatori del partito a Palermo e provincia, con la benedizione di Gianfranco Micciche’, “padre nobile del partito” e che nel suo curriculum può vantare, tra le altre cose, – ecco la stoccata all’ex sottosegretario – anche di essere stato colui che ha consegnato la Sicilia a Crocetta. Il Senatore Gibiino – prosegue la nota – nei giorni scorsi aveva già provveduto a ufficializzare le nomine dei coordinatori del partito a Catania e a Trapani e si è portato avanti con il lavoro, dal momento che tutte le nomine erano state partorite nel chiuso di una stanza già settimane addietro, con gli amici del cerchietto magico siciliano”.
E da qui, il malumore, appunto. Dovuto allo scarso coinvolgimento di un’area del partito. “Abbiamo sempre creduto – scrivono i firmatari della lettera – e continuiamo a credere in un partito inclusivo, aperto a tutte le persone perbene, alle competenze e all’entusiasmo di chi vuole contribuire alla rinascita della nuova Forza Italia e al rinnovamento della politica e della cosa pubblica. Ci troviamo, invece e nostro malgrado, di fronte a una gestione del partito in Sicilia che continua ad assumere decisioni prive di qualsiasi confronto e senza alcuna partecipazione democratica. Al coordinatore regionale Gibiino chiediamo, pertanto, di azzerare tutte le nomine finora ufficializzate, per consentire ai tanti amministratori firmatari di questo documento e iscritti in Forza Italia di rimanervi e agli altri di iscriversi, con la piena convinzione di aderire ad un progetto, – si chiude la nota – che non allontani ancora di piu’ gli elettori dalle urne e che coinvolga il territorio nelle scelte politiche”.
*Aggiornamento ore 21.24 Falcone: “Nota di protesta inopportuna”
“Mi sembra veramente surreale la lettera firmata da due colleghi parlamentari regionali e da un certo numero di asseriti dirigenti politici per lamentare a Palermo le nomine di Figuccia e Tantillo, rispettivamente a coordinatore provinciale e cittadino di Forza Italia”. Così si è espresso il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, leggendo la nota di stampa sulle presunte divisioni all’interno di Forza Italia. “Mi pare che la nota sia fuori luogo – ha detto Falcone – sia perché tenta di pescare nel torbido e poi perché viene da soggetti che, per quanto autorevoli, non mi risulta essere iscritti al partito”. “Da chi chiede il rispetto di regole ci si aspetta anche la capacita’ di osservarle – ha detto il capogruppo azzurro – iniziando dalla partecipazione e dalla costruzione di un partito che, voglio ricordarlo, a differenza di altre regioni ha dimostrato radicamento territoriale e proposta politica”. “Se poi qualcuno – ha concluso Falcone – cerca visibilità con la polemica, piuttosto che con la concreta iniziativa politica sbaglia e rischia di essere vittima del suo stesso attacco, noi comunque rimaniamo disponibili ad un confronto serio e di prospettiva”.
Replica anche Figuccia: “Nelle parole di Romano e dei suoi amici non scorgo un minimo di ragionevolezza. Come possono militanti di un altro partito (Pid – Cantiere Popolare) contestare le nomine di Forza Italia? Siamo alla follia. Credo sia per lo meno opportuno che gli amici di Romano sciolgano la loro formazione anche all’Ars confluiscano in Fi, si tesserino e partecipino ai congressi che a breve organizzeremo in Sicilia. Saranno i benvenuti, il nostro è il partito della condivisione e del dialogo”.
“Ho letto sbigottito l’articolo riguardante i dissidenti di Forza Italia che hanno firmato un improbabile documento di protesta contro la gestione del partito e le nomine dei coordinatori Giulio Tantillo e Vincenzo Figuccia”. Lo dice in una nota il consigliere di circoscrizione Domenico Macchiarella, di Forza Italia, in merito al documento firmato dai fedelissimi di Saverio Romano contro i nuovi vertici del partito azzurro. “Ritengo di raccogliere l’incredulità anche di tanti miei colleghi consiglieri di Forza Italia e amici di lunga militanza “azzurra”, con i quali mi sono subito confrontato, nel fare presente che la lista pubblicata contiene nella misura del 90% nomi di signori sconosciuti al partito di Forza Italia – continua Macchiarella – ho fatto una rapida ricerca su internet cercandone l’identità, ho cercato di individuare in quali partiti fossero stati eletti e in quali termini la loro militanza in Forza Italia possa avere avuto traccia nel tempo. Non ci sono riuscito per la quasi totalità della lista. Addirittura segnalo che nessuno dei consiglieri di circoscrizione, firmatari del documento, era candidato nel Pdl (e quindi per sillogismo sarà stato candidato contro) alle ultime elezioni comunali e nemmeno in Forza Italia nella tornata del 2007. Non mi sorprende che tanti di questi consiglieri non condividano la linea di un partito al quale non appartengono, o che alcuni non riconoscano la nomina di dirigenti che non li hanno mai sentiti nominare, mi sorprende semmai che una lettera tragicomica come quella possa essere considerata la prova di una “scissione” di Forza Italia. Invece è possibile che questi signori, siano diventati “simpatizzanti” del nostro partito giusto in tempo per non condividerne le scelte e abbiano voluto esternarlo in questo modo, e se è così ce ne faremo tutti una ragione. Per il resto ricordo a chi è alla ricerca di una identità “anti Berlusconiana” che l’offerta politica attuale presenta in questo senso una vasta scelta di simboli e sigle a cui potere aderire senza bisogno di darne particolari spiegazioni”.
I firmatari della lettera
Toto Cordaro, Parlamentare Regionale Sicilia – Palermo
Roberto Clemente, Parlamentare Regionale Sicilia – Palermo
Felice Bruscia, Consigliere Comunale di Palermo.
Amministratori Provincia di Palermo:
Abbate Domenico – Blufi
Agnello Leo – Petralia Soprana
Agresti Lea – Bolognetta
Amico Salvatore – Blufi
Arrigo Aldo – Lascari
Cangelosi Giuseppe – Santa Cristina Gela
Curvato Marinella – Ficarazzi
Cusumano Giuseppe – Geraci Sicula
D’Angelo Aldo – Prizzi
De Luca Gioacchino – Borgetto
Di Fresco Domenico – Bolognetta
Di Liberto Giuseppe – Belmonte M.
Di Marco Salvo – Belmonte M.
Di Stefano Mario – Santa Cristina Gela
Gargano Carmelo – Bagheria
Gennaro Francesco – Petralia Soprana
Giangrosso Giuseppe – Bisacquino
La Duca Salvatore – Bolognetta
La Russa Francesco – Bisacquino
Leo Veronica – Borgetto
Liparoto Elisabetta – Borgetto
Lo Bue Antonino – Bolognetta
Lo Galbo Maurizio – Bagheria
Lo Mauro Damiano – Petralia Soprana
Lo Verde Giuseppe – Polizzi Generosa
Martorana Marco – Ficarazzi
Musso Ignazio – Chiusa Sclafani
Palazzolo Pietro – Terrasini
Pascale Daniele – Villabate
Petta Alberto – P. degli Albanesi
Pizzo Rita- Belmonte M.
Profita Cristian – Petralia Sottana
Realbuto Marinella – Belmonte M.
Ribaudo Giuseppe – Mezzojuso
Richiusa Rosetta – Bompietro
Romano M.Concetta – Belmonte M.
Romanotto Giuseppe – Monreale
Ruffino Antonino – Cinisi
Saglimbeni Francesco – Lercara Friddi
Salamone Giancarla – Belmonte M.
Salerno Francesca – Marineo
Scannariato Gaspare – San Cipirello
Schirò Anna Franca – Piana d. Albanesi
Sollena Piero – Partinico
Siragusa Mariano – Caltavuturo
Spina Vito – Borgetto
Tutone Antonino – Bolognetta
Consiglieri di Circoscrizione Palermo
Acqua Giovanni
Cardella Francesco
Covais Gaetano
Di Matteo Tommaso
Ficano Gaetano
Imperiale Salvatore
Lo Cicero Salvo
Orefice Carlo
Pillitteri Benni
Terranova Francesco
Dirigenti Politici:
Barrale Valerio – Palermo
Catagirone Totò – Belmonte M.
Cesare Augusto – Cefalù
D’Aì Piero – Misilmeri
Di Salvo Bartolo – Bagheria
Enea Pippo -Palermo
Fontana Sebastiano – Termini Imerese
Giunta Francesco – Termini Imerese
Iannì Alessandra – Bagheria
Lodato Patrizio – Palermo
Patanella Vito – Palermo
Pizzitola Saverio – Bisacquino
Rotolo Salvatore – Lercara Friddi
Serio Paolo – Palermo
"Mi sembra veramente surreale la lettera firmata da due colleghi parlamentari regionali e da un certo numero di asseriti dirigenti politici per lamentare a Palermo le nomine dell'on. Figuccia e del prof. Tantillo, rispettivamente a coordinatore provinciale e cittadino di Forza Italia", così si e' espresso il capogruppo di Forza Italia all'ARS, on. Marco Falcone, leggendo la nota di stampa sulle presunte divisioni all'interno di Forza Italia. "Mi pare che la nota sia fuori luogo - ha detto Falcone - sia perché tenta di pescare nel torbido e poi perché viene da soggetti che, per quanto autorevoli, non mi risulta essere iscritti al partito". "Da chi chiede il rispetto di regole ci si aspetta anche la capacita' di osservarle - ha detto il capogruppo azzurro - iniziando dalla partecipazione e dalla costruzione di un partito che, voglio ricordarlo, a differenza di altre regioni ha dimostrato radicamento territoriale e proposta politica". "Se poi qualcuno - ha concluso Falcone - cerca visibilità con la polemica, piuttosto che con la concreta iniziativa politica sbaglia e rischia di essere vittima del suo stesso attacco, noi comunque rimaniamo disponibili ad un confronto serio e di prospettiva".
"Ho letto sbigottito l’articolo riguardante i dissidenti di Forza Italia che hanno firmato un improbabile documento di protesta contro la gestione del partito e le nomine dei coordinatori Giulio Tantillo e Vincenzo Figuccia". Lo dice in una nota il consigliere di circoscrizione Domenico Macchiarella, di Forza Italia, in merito al documento firmato dai fedelissimi di Saverio Romano contro i nuovi vertici del partito azzurro. "Ritengo di raccogliere l’incredulità anche di tanti miei colleghi consiglieri di Forza Italia e amici di lunga militanza “azzurra", con i quali mi sono subito confrontato, nel fare presente che la lista pubblicata contiene nella misura del 90% nomi di signori sconosciuti al partito di Forza Italia - continua Macchiarella - ho fatto una rapida ricerca su internet cercandone l'identità, ho cercato di individuare in quali partiti fossero stati eletti e in quali termini la loro militanza in Forza Italia possa avere avuto traccia nel tempo. Non ci sono riuscito per la quasi totalità della lista. Addirittura segnalo che nessuno dei consiglieri di circoscrizione, firmatari del documento, era candidato nel Pdl (e quindi per sillogismo sarà stato candidato contro) alle ultime elezioni comunali e nemmeno in Forza Italia nella tornata del 2007. Non mi sorprende che tanti di questi consiglieri non condividano la linea di un partito al quale non appartengono, o che alcuni non riconoscano la nomina di dirigenti che non li hanno mai sentiti nominare, mi sorprende semmai che una lettera tragicomica come quella possa essere considerata la prova di una “scissione” di Forza Italia. Invece è possibile che questi signori, siano diventati “simpatizzanti” del nostro partito giusto in tempo per non condividerne le scelte e abbiano voluto esternarlo in questo modo, e se è così ce ne faremo tutti una ragione. Per il resto ricordo a chi è alla ricerca di una identità “anti Berlusconiana” che l’offerta politica attuale presenta in questo senso una vasta scelta di simboli e sigle a cui potere aderire senza bisogno di darne particolari spiegazioni".