CATANIA – Il travaglio è stato lungo, ma alla fine il programma dei festeggiamenti in onore di Sant’Agata è in dirittura d’arrivo. Qualcuno tra i più impazienti temeva addirittura che le processioni fossero addirittura annullate. Ipotesi smontata invece da un annuncio arrivato via web venerdì sera, alle 23.14. Orario del tutto insolito per un evento ritenuto per lo più di corredo. Il calendario sarà reso noto sabato 27 dicembre alle ore 11 in Arcivescovado.
Nei fatti, però, il ritardo c’è tutto. Per il 2013 fu presentato il 26 novembre 2012; mentre l’edizione di quest’anno addirittura il 7 novembre. Certo è che la questione date non è di per sé indicativa. Non fosse altro che la scadenza del 5 febbraio è lì e non si muove. Lo sarebbe invece il presunto motivo dello slittamento.
Sono gli effetti, secondo i rumors, del maxi risarcimento ai familiari del devoto Roberto Calì, deceduto a seguito dell’incidente avvenuto durante la tradizionale salita di via Sangiuliano del 2004, ad averlo determinato. Il 30 maggio 2014, con una sentenza, il Tribunale civile aveva condannato, tra gli altri, l’Arcidiocesi a versare 600mila euro ai congiunti della vittima. Il risarcimento a luglio, però, fu congelato dal provvedimento del presidente della Corte d’Appello di Catania, che aveva accolto la richiesta di inibitoria da parte della Curia. Il motivo con cui è stata sospesa l’esecutività della sentenza verteva sull’ipotesi che “il blocco del patrimonio della Chiesa e delle risorse monetarie – si legge – comporterebbe l’impossibilità di assolvere alle attività caritatevoli in favore di migliaia di cittadini che giornalmente vengono assistiti”.
La sorpresa arriva un mese dopo. Ad agosto, infatti, la Corte d’appello, presieduta da Dorotea Quartararo, ha sbloccato il risarcimento. Ritenendo “assai generica” la valutazione cautelare formulata da Alfio Scuto e che le difficoltà dell’Arcidiocesi, “ipotizzate e non provate – scrivono i giudici – sono peraltro ampiamente ridimensionate dal pagamento” da parte della Reale Mutua dell’intero massimale, fissato in 520mila euro.
Si tratta quindi di un problema di non poco conto per le casse della Curia catanese, messe in evidente sofferenza. Tuttavia, ci sarebbe dell’altro. Oltre al risarcimento, il caso Calì pone dei seri interrogativi sulla gestione dei possibili infortuni connessi alla tre giorni agatina. Al momento, la Chiesa catanese, rispetto al Comitato dei festeggiamenti e al Ministero degli Interni, è l’entità su cui grava il maggior carico delle responsabilità. Tutto ciò, nonostante il profilo che la stessa Curia, in forza dell’azione del capovara (ora in congedo) Claudio Baturi, ha messo in campo per assicurare l’incolumità dei devoti. La rinuncia di salire la via Sangiuliano a causa della pioggia della notte tra il 5 e il 6 febbraio 2012, è indicativa in tale senso.
Retroscena che tuttavia non trovano conferme ufficiali. Per quanto sereno, il clima tra i vertici ecclesiali è improntato al massimo riserbo. Stessa cosa nei palazzi comunali. Ad ogni modo, resta ancora aperto il doppio nodo sul rinnovo dei vertici del Comitato dei festeggiamenti agatini e dei collaboratori della stessa festa. A meno di due mesi dalle celebrazioni per la patrona, il ruolo del commendatore Luigi Maina non è ancora definito. Stessa cosa per la nomina del prossimo Capovara. Stando però alla ristrettezza del calendario, salvo ulteriori sorprese, i nomi non dovrebbero tardare ad arrivare.
Catanisi Semu tutti devoti tutti?? Non tutti non tutti.
La festa di Sant’Agata e’ un rito condiviso dalla cittadinanza, la salita di San Giuliano e’ sempre stata considerata pericolosa, chi ci partecipa lo fa a suo rischio e sotto la propria responsabilita’, poi arriva un giudice e decide che se uno e’ morto in un incidente capitato proprio sulla salita e’ colpa di qualcun altro. In questo modo il diritto serve solo a deresponsabilizzare i cittadini. Capita spesso in Italia.
ma magari saltasse!
Ormai è diventato solo un modo per riunire tutta la feccia della città!!
Religione e mafia ormai vanno a braccetto!
La città è morta economicamente e socialmente…ma a buttare soldi nel cesso si è sempre pronti!
Ogni anno sempre la stessa battuta………..ti facisti lisciu!!!
Sei patetico, quasi fai tenerezza….Pensa alla fine che fanno i tuoi soldi….
A febbraio vai in crociera…..va
Hai provato a Zelig ?
UNA VOLTA SEMBRAVA COME CONSEGNARE LA CITTA’ ALL’ILLECITO, ALL’IMPUNITA’ ,PER UNA SETTIMANA. ORMAI LA CITTA’ E’ IN MANO A MALAFFARE E DEGRADO TUTTO L’ANNO; NON CAMBIA NULLA !!
DATE INIZIO ALLA CARNEVALATA.
SANT’AGATA E LA SUA DEVOZIONE SONO COSE INTIME CHE NON APPARTENGONO ALL’INTERPRETAZIONE DELLA SUA FESTA E AI SUOI CERIMONIERI.
Comincia a saltare tu……hop, hop…..
Secondo me se si facesse una visura catastale dei beni immobili della Curia si scoprirebbe che basterebbe la vendita di un paio di appartamenti per risarcire la famiglia.
Feccia ? Parla per te, miserabile !
Scommetto mio caro Non Devoto che sei uno di quelli che va di pari passo con la tecnologia comprando il cellulare spacchioso da 500 euro, li non si buttono i soldi vero ? allora siamo sempre bravi a criticare e a buttare fango su noi stessi, comunque mi permetto di dire che la feccia della città sono quelli come te non i devoti che seguono la FESTA DELLA SANTA PATRONA.
Se magari ti da tanto fastidio per il periodo delle Celebrazioni Agatine ti consiglio vivamente di andare in Alaska così magari il cervello ti si atrofizza e la Città di Catania ha un uomo/donna ( non so chi tu sia visto che sei in anonimo ) in meno a gettare fango.
Siete la vergogna di questa città: due giorni col sacco e 363 a fare i caxxi vostri. Patetici…assaxini cerai
Forse si, ma la domanda e’: perche’ dovrebbe risarcire? Perche’ a Catania c’ e’ una festa il 4 e 5 gennaio? Non esiste attivita’ senza rischio, certi legulei, categoria che disprezzo dal profondo, e giudici postulano l’inattivita’.
E’ arrivato il principe del Tra…foro!
Saranno anche cose intime ma sicuramente non per te. Uno che coltiva pensieri come i tuoi non può essere devoto di S.Agata.
distinguevo festa da devozione , non do giudizi su chi sia devoto o no , chi ha fede non giudica gli altri , se sei devoto come dici dovresti saperlo , o sei devoto dal 03 al 05 febbbraio?
Ha ragione Andrea! Conosco un immobile in via Acquicella sempre pieno di persone dove addirittura ti danno da mangiare… Potrebbero vendere quello! Oppure è di questi giorni la notizia che stanno organizzando in un edificio in piazza C. Alberto un pranzo di natale dove nn si paga… Speriamo che interviene la magistratura e sequestra pure il panettone così pagano la povera famiglia del povero devoto…. E di tutti quelli che si faranno male nelle feste a venire…
Ho capito hai scritto quello che hai scritto a tua insaputa. Tu sostieni che se uno ha la Fede si deve bere tutte le fesserie che sente in giro senza intervenire. Beh hai sbagliato! Sappi comunque che sei in buona compagnia; c’è addirittura un prete che sostiene che “i catanesi si illudono di andare in paradiso mangiando calia appresso alla Santa.” Perché generalizzare in questo modo così rozzo? Se anche fossimo una minoranza quelli che intendono festeggiare in letizia la nascita al cielo della Santa Martire chi lo dice che dobbiamo darla vinta alla presunta maggioranza che si ricorda di essere cristiana tre giorni all’anno? Se ci impegnassimo di più a cercare i correttivi che servono alla festa, anziché emettere sentenze definitive, non credi che le cose potrebbero migliorare? Io penso di si ed in tal senso mi dò da fare.
….oppure puoi contribuire anche tu con i tuoi soldini….
No, la vergogna della città sono quelli come te…..