PALERMO – Aeroporti di Comiso e Trapani protagonisti nelle prime battute della maratona all’Ars per l’approvazione del bilancio e della legge di stabilità. Sotto ai riflettori è finito l’emendamento che finanziava i due scali e che è stato stralciato dalla finanziaria, tra le proteste di diversi deputati. Una decisione “inevitabile”, secondo l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, secondo cui, tra aeroporti, trasporto gommato extraurbano, teatri e contratti di servizio, servirebbero tra i 15 e i 20 milioni di euro.
Soldi che però in bilancio, allo stato attuale, non ci sono. Baccei ha promesso all’aula che le risorse verranno reperite entro metà luglio “lavorando tutti insieme”. L’assessore all’Economia punta tutto sulla recente sentenza della Corte costituzionale che riguarda le entrate delle accise del biennio 2012-2013 e che spetterebbero alla Sicilia. Secondo Baccei ci sono ancora margini per “riprendere una trattativa con lo Stato centrale su queste entrate”.
“La proposta di rivedere certi temi tra due mesi lascia il tempo che trova”, è stata la reazione di Giorgio Assenza (Forza Italia). Ma anche per Giuseppe Di Giacomo, del Pd, lo stralcio delle norme sugli aeroporti è stato un errore. “Bisogna trovare quanto prima una soluzione”, ha sottolineato il capogruppo Udc Mimmo Turano, mentre il presidente dei deputati Ncd, Nino D’Asero, ha sottolineato la “totale assenza di programmazione che rischia di compromettere opere importanti per la Sicilia”. A gettare acqua sul fuoco il capogruppo del Partito democratico, Baldo Gucciardi: “Dobbiamo trovare soluzioni coerenti con le norme – ha affermato -. Siamo tutti d’accordo sul fatto che gli aeroporti sono importanti e strategici, ma la posizione espressa dall’assessore Baccei mi sembra la più seria”. Dubbi dal deputato di centrodestra Nello Musumeci: “La Corte costituzionale ha dato torto a Crocetta, che ha rinunciato a un contenzioso per miliardi di euro. Quella pronuncia della Consulta a cui si fa riferimento non può non avere refluenze sul bilancio, come fa l’assessore a pensare di occuparsene fra qualche mese, quando la sentenza è già esecutiva?”. L’ultima parola è arrivata dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone: “Non possiamo permetterci di improvvisare su un tema così delicato. Le norme per i due aeroporti devono essere scritte con cura. Al momento, lo stralcio è la soluzione migliore”.
