Rap, grillini contro Orlando:| "Palermo strapiena di rifiuti" - Live Sicilia

Rap, grillini contro Orlando:| “Palermo strapiena di rifiuti”

I parlamentari palermitani grillini: "La sua azione politica è quella classica dei parolai. Lei ha creato la Rap con l’alibi di mantenere i posti di lavoro, ma in realtà ha mantenuto gli sprechi".

PALERMO – “I palermitani non pretendono miracoli, ma un servizio quantomeno accettabile”. I deputati nazionali e regionali palermitani del Movimento Cinque Stelle rispondo al sindaco Leoluca Orlando che, in una lettera inviata ai cittadini, aveva chiesto pazienza e collaborazione per far tornare a regime il servizio di raccolta dei rifiuti della Rap.

Giorgio Ciaccio, Chiara Di Benedetto, Giulia Di Vita, Claudia La Rocca, Loredana Lupo, Claudia Mannino, Riccardo Nuti e Giampiero Trizzino hanno puntato il dito contro il sindaco: “Nella sua lettera ai palermitani afferma, in merito ai servizi svolti dalla Rap (principalmente rifiuti e manutenzione stradale), che i miracoli non sono possibili e serve tempo. La città non può tollerare questa ennesima presa in giro, i palermitani non pretendono miracoli, ma un servizio quantomeno accettabile, attualmente lontano anni luce da quello attualmente offerto, a peso d’oro, dal Comune. Non può, caro sindaco, chiedere ai cittadini di chiudere un occhio, anzi tutti e due, e di spalancare al contempo i portafogli per pagare l’esosissima Tari”.

Una requisitoria basata non solo sul servizio scadente, ma anche sulla mancata discontinuità rispetto alla fallita Amia. “Lei, sindaco, è responsabile, insieme a tutto il consiglio comunale, di aver creato una fotocopia di Amia, la stessa azienda fallimentare che ha creato una città-discarica. Le stesse persone di Amia lavorano nella Rap, dove, per stessa ammissione del suo presidente Marino, durante una visita ispettiva del M5S a Bellolampo, il personale è in esubero. Lei ha deciso di ripetere il fallimento di Amia e in questi anni non ha fatto che vuoti proclami, come quello di dicembre 2013, in cui annunciava “servizi di qualità”. La realtà è ben differente e conferma che la sua azione politica è quella classica dei parolai. Lei ha creato la Rap con l’alibi di mantenere i posti di lavoro, ma in realtà ha mantenuto gli sprechi. La Rap, pagata 128 milioni di euro (più iva) ogni anno dal Comune con le tasse dei palermitani, infatti, non è minimamente paragonabile con altre aziende di altre città, più o meno assimilabili a Palermo, che svolgono gli stessi servizi con 600-800 persone in meno”.

“Palermo ha una percentuale di raccolta differenziata davvero ridicola, nonostante esistano precisi – e da lei non rispettati – obblighi di legge. Tanto è vero che su questo argomento la Corte dei Conti, sollecitata da un nostro esposto, ha aperto un’indagine per danno erariale, conseguente ai maggiori costi sostenuti per il conferimento in discarica di materiale che avrebbe dovuto essere oggetto di riciclo, oneri in particolare spesi a titolo di “tariffa smaltimento rifiuti” (la cosiddetta ecotassa) e addizionale del 20% al tributo speciale per non aver raggiunto gli obiettivi di differenziata previsti dalla legge. Inoltre, ci preme sottolineare per l’ennesima volta come financo sulla questione dell’abbancamento dei rifiuti in discarica, il comune Palermo fa finta di non sapere che esistono delle leggi e delle direttive europee che andrebbero rispettate, sicché a Bellolampo si continua a interrare spazzatura tritovagliata, metodo di smaltimento contrario alla direttiva discariche (1999/31/CE), così come confermato dalla sentenza della Corte di Giustizia europea del 15 ottobre 2014”.

Ma i parlamentari grillini puntano il dito anche sugli altri servizi della Rap. “Pure il servizio manutenzione stradale è tutt’altro che miracolistico: le strade di Palermo, costellate da buche, sono enormi distese di campi da golf, nella migliore delle ipotesi, cosa che conferma che quello della manutenzione stradale è un servizio che la Rap di fatto non svolge, anche se viene pagata per questo. La realtà, egregio sindaco, dopo tre anni di belle parole, è purtroppo quella di sempre, la città di Palermo è strapiena di rifiuti, una discarica a cielo aperto in bella vista su strade da terzo mondo. Bisogna uscire da questo tunnel, applicare e far rispettare la legge anche usando sanzioni chiare e serie. Questo sì che sarebbe una conquista, anzi, per rimanere in tema: un miracolo”.

 


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