I Forestali assediano Palazzo dei Normanni | Soluzione nella notte: pronti 33 milioni - Live Sicilia

I Forestali assediano Palazzo dei Normanni | Soluzione nella notte: pronti 33 milioni

I lavoratori stanno manifestando di fronte l'Assemblea regionale. All'interno altissima la tensione. La Commissione bilancio ha "corretto" il primo emendamento-bluff del governo. Alle 12 il voto in Aula.

PALERMO – Aggiornamento 22.10 In serata la Commissione bilancio dell’Ars e il governo regionale hanno trovato una soluzione per garantire le giornate di lavoro dei Forestali per altre tre settimane. L’emendamento che verrà votato in Aula domani prevede l’utilizzo di 30 milioni prelevati dal Fondo destinato a coprire i buchi della Sanità. Altri tre milioni sono stati recuperati da capitoli di bilancio dell’assessorato Agricoltura. L’utilizzo di queste somme passerà attraverso lo sblocco della spesa per il quale il presidente Crocetta, attualmente in Tunisia, ha delegato là vicepresidente Mariella Lo Bello.

La giornata della protesta

 

Fuori, i lavoratori assediano il Palazzo, in attesa di buone notizie. Dentro, si prova a mettere una pezza ai problemi di bilancio e agli errori del governo. L’emendamento presentato ieri sera dall’esecutivo regionale è stato infatti “bocciato” in giornata dalla Commissione bilancio: “Non c’è copertura finanziaria” ha spiegato il presidente Vincenzo Vinciullo. L’emendamento “salva Forestali”, insomma era un bluff. E adesso i deputati insieme al vicepresidente Mariella Lo Bello stanno cercando in Commissione bilancio una nuova soluzione per garantire ancora alcune giornate lavorative, in attesa che il Cipe sblocchi la delibera che dovrebbe liberare 88 milioni per i lavoratori. Un nuovo emendamento da approvare nella notte, in vista della seduta d’Aula rinviata a domani.

“Il nuovo emendamento all’esame della commissione Bilancio – spiega la deputata Pd Mariella Maggio – prevede uno stanziamento maggiore rispetto agli 11 milioni e 500 mila euro. Comprendiamo bene che c’è un bacino di persone in attesa di risposte, ma è meglio utilizzare qualche ora in più per scrivere una norma che possa permettere di avere un lasso di tempo più ampio, in attesa della delibera del Cipe”. La “nuova” idea è quella anticipata già stamattina da Livesicilia: non più 11,5 ma circa 33 milioni di stanziamento, ricavati per la maggior parte (30 milioni) da Fondi destinati inizialmente alla copertura dei buchi nella Sanità siciliana.

“La situazione è molto complessa, dobbiamo evitare di fare pasticci”, ha detto in Aula il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, aprendo i lavori parlamentari, mentre davanti al palazzo dei Normanni centinaia di forestali stavano manifestando. “Senza relazione tecnica e senza copertura finanziaria con la firma del ragioniere generale della Regione, l’emendamento non arriverà in aula”, ha aggiunto Ardizzone, che ha anche rivolto un appello a “non agitare la piazza”.

La seduta è stata poi sospesa, nel frattempo i componenti della commissione Bilancio si sono riuniti con la vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello e i vertici della burocrazia per riscrivere la norma e renderla compatibile dal punto di vista finanziario. Una riunione tesa, a quanto si apprende, nel chiuso di un Palazzo dei Normanni nel quale sono state rafforzate le misure di sicurezza. Una tensione palpabile all’interno del Parlamento siciliano, che ha portato il presidente pro-tempore della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo (Ncd), a far chiudere la porta della sala antistante i locali della commissione e dare disposizioni al personale dell’Ars di limitare rigorosamente l’accesso ai soli parlamentari.

Nel frattempo fuori dal Palazzo continua l’assedio dei lavoratori. L’esito di una giornata caldissima, nella quale sono state registrate proteste e manifestazioni in tutta l’Isola da parte dei forestali e dei lavoratori antincendio: un esercito composto da circa 24 mila persone divise in tre ‘fasce’: operai che effettuano 78, 101 o 151 giornate lavorative durante l’anno. Se non arriveranno a completarle entro il 31 dicembre, per loro non scatterà il sussidio di disoccupazione. Una corsa contro il tempo, dunque, nel mezzo di una crisi di governo che ha portato proprio ieri il presidente Rosario Crocetta ad azzerare la sua giunta. Ma il percorso è in salita. “La vicenda sta diventando allarmante – ha detto Ardizzone prima di chiudere la seduta e riconvocare l’aula – non so se si potrà trovare una soluzione entro stasera”. L’emendamento, se saranno trovate le coperture, comunque servirà solo a prendere tempo. Per finanziare tutte le giornate sino a fine anno, come detto, occorrono 88 milioni, cifra che il governo Crocetta punta a recuperare dai fondi Cipe, che dovrebbe deliberare a metà novembre, ma prima del trasferimento delle risorse alla Regione bisognerà aspettare comunque il visto della Corte dei Conti. Tempi dunque non brevi, mentre sale la tensione nelle piazze delle principali città siciliane.

“Speriamo che entro stasera – ha detto il segretario della Flai Cgil di Palermo Tonino Russo – si voti la modifica all’emendamento e si vada al voto in aula. I forestali continuano a stazionare in piazza per sollecitare il governo e l’Ars a fare in fretta. Ogni giorno che passa i lavoratori perdono giornate di lavoro. I 78ottisti oggi sono scesi a 76 giornate e domani saranno a 75”. Le segreterie provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil stamattina sono state ricevute dal vice prefetto vicario di Palermo, dottoressa Trio, alla quale hanno rappresentato la drammatica situazione in cui si trovano i forestali della provincia di Palermo, e il “conseguente tragico risvolto socio-economico” per il nostro territorio dovuto all’assenza di reddito di interi nuclei familiari”.


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