Assistiti quasi 8 mila bimbi |Razza: "Limitazioni nello sviluppo" - Live Sicilia

Assistiti quasi 8 mila bimbi |Razza: “Limitazioni nello sviluppo”

In occasione della 19° Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, che sarà presentata alla stampa stamattina, alle ore 10.30, a Canalicchio, abbiamo sentito la psicologa Grazia Razza per comprendere quali effetti le condizioni di indigenza, abbiano sui piccolissimi.

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CATANIA – Quasi 8 mila (per la precisione 7.700) i bambini sotto i 5 anni sono assistiti dalle strutture caritative convenzionate con il Banco Alimentare. E i numeri riguardano solo la provincia di Catania. Sono allarmanti i dati delle povertà che, sebbene siano in linea con quelli diffusi lo scorso anno, continuano a rappresentare una realtà drammatica che coinvolge 83 mila persone, di cui quasi il dieci per cento bimbi.

Un risvolto particolare della situazione generale che vede, in Italia, una persona su quattro a rischio povertà (secondo l’Istat, il valore italiano è inferiore solo a quelli di Romania (40,2%), Bulgaria (40,1%), Grecia (36,0%), Lettonia (32,7%) e Ungheria (31,1%) e su livelli “molto simili” a quelli di Spagna (29,2%), Croazia e Portogallo) e la Sicilia tra le regioni con i disagi maggiori. Che sui bambini hanno un effetto psicologico non indifferente.

Secondo la psicologa Grazia Razza, infatti, siamo di fronte a una “situazione che aumenta il rischio di malattie psichiche”. Un discorso valido a livello generale e, ancora di più, quando il soggetto è un minore. “Tanti bambini, anche nelle nostre città occidentali, crescono in gravi condizioni di povertà – spiega la Razza. Molti studi hanno evidenziato differenze cognitive ed emozionali nei bambini cresciuti in ambienti economicamente disagiati. Addirittura già a partire dal secondo a anno di vita gli effetti delle limitazioni collegate alla povertà sarebbero evidenti nello sviluppo cognitivo del bambino. In alcuni casi, adulti vissuti in condizioni di povertà – continua – presentano livelli di QI inferiori alla media dei coetanei”.

Sostenere le famiglie, soprattutto in presenza di minori e di bambini piccolissimi, può davvero fare la differenza per il futuro di migliaia di persone che, senza cibo, non hanno visione futura, dovendosi concentrare sul bisogno primario. “La nostra è la generazione del benessere e degli agi – prosegue Grazia Razza. Siamo i figli di chi non ha mai avuto il problema di mettere qualcosa a tavola. Possiamo nutrirci ogni giorno, un gesto semplice ma che traccia una linea di demarcazione tra una parte della società e un’altra parte, quella che vive in condizioni di estremo disagio e di indigenza che inducono inevitabilmente a sperimentare il “presente” come unica realtà possibile, limitando la capacità di autodeterminarsi e di investire nel futuro. È come se la povertà ci costringesse ad usare dei paraocchi – conclude – riducendo la nostra visione a ciò che è necessario per sopravvivere “ubi maior minor cessat”. 

Motivo in più per partecipare – da volontario o da donatore – alla colletta alimentare, rappresenta un sostegno più che concreto alle famiglie che lottano con la povertà. Un aiuto alla persona, alla famiglia e all’intero Paese che, per buona parte, continua a funzionare grazie al lavoro dei volontari. La 19° Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si terrà, su tutto il territorio nazionale, sabato 28 novembre 2015, verrà presentata alla stampa stamattina, alle ore 10.30 nei locali della Biblioteca Comunale di via Magna Grecia 2 (sotto piazza Tivoli) a Canalicchio (Catania). Saranno presenti, oltre a Domenico Messina, direttore del Banco Alimentare della Sicilia onlus, Filippo Immè, presidente dell’Associazione Accoglienza e Solidarietà, che presenterà il primo progetto in Sicilia di Market Solidale. A raccontare la storia dell’Associazione Cappuccini – conosciuta nella zona di via Plebiscito come La Casa dal Portone Verde – ci sarà la signora Pina Indiogene. Il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, che ha messo a disposizione i locali a titolo gratuito, sarà presenta alla conferenza stampa per un saluto

 

 


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