Formazione, nuovo bando | Al lavoro 4 mila persone - Live Sicilia

Formazione, nuovo bando | Al lavoro 4 mila persone

L'assessorato regionale alla Formazione

L'atteso 'Avviso 8' da 136 milioni. A fine anno al via i corsi.

PALERMO – Il bando che farà ripartire la Formazione siciliana finalmente ha un identikit preciso. L’Avviso 8 è finanziato con 136 milioni di euro. Soldi messi a disposizione dall’Europa nella nuova programmazione. Dovrebbe riportare a lavoro circa 4 mila dipendenti degli enti, che potrebbero rientrare “in servizio” i primi di ottobre.

O almeno, questa è la speranza dell’assessorato alla Formazione guidato da Bruno Marziano, costretto alla terza riscrittura di un bando che in principio fu revocato prima per un errore nella scelta dei parametri relativi ai finanziamenti, quindi in seguito al ricorso di un ente di Formazione che aveva contestato il rapporto tra dipendenti e ore finanziate. Un ricorso che ha bloccato tutto e ha costretto la Regione a rimettersi a lavoro per la predisposizione del nuovo bando. Che è finalmente pronto e verrà pubblicato già nelle prossime ore sul sito della Regione Siciliana, prima di approdare definitivamente (e si spera per l’ultima volta) in Gazzetta ufficiale.

La vera novità del bando è il riferimento al “repertorio delle qualificazioni”. In pratica si tratta delle professionalità riconosciute in Italia secondo un elenco concordato da Regioni e governo centrale. Insomma, adesso si dovrà partire da lì, per un settore che invece in questi anni ha sfornato soprattutto estetisti e parrucchieri. Titoli, tra l’altro, che spesso non avevano alcun valore al di là dello Stretto.

E così, ecco i 136 milioni. Molti di meno, a dire il vero, di quelli inizialmente previsti: si era parlato di 167 milioni. A questi però vanno aggiunti gli oltre 40 milioni previsti per i cosiddetti Oif (o Iefp) i corsi, cioè, destinati ai giovanissimi e legati all’obbligo scolastico.

I 136 milioni verranno suddivisi in due “assi”: 95 milioni andranno alla categoria “occupazione”, mentre gli altri 41 milioni andranno all’”Istruzione e Formazione”. Nel primo caso, l’obiettivo dei corsi è quello di favorire l’inserimento e l’occupazione dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiori difficoltà di inserimento lavorativo. Nel secondo caso, l’obiettivo è quello dell’innalzamento del livello di istruzione di base della popolazione adulta, da centrare attraverso percorsi indirizzati a soggetti svantaggiati, analfabeti, inoccupati e disoccupati. In generale, sono destinatari delle attività formative le persone in età lavorativa (sono esclusi gli occupati), le persone in cerca di prima occupazione, i disoccupati inclusi quelli di lunga durata. In tutti i casi, queste persone dovranno essere residenti e domiciliate in Sicilia, avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, avere un titolo di studio minimo in relazione al profilo di riferimento.

Possono presentare domanda di finanziamento gli enti con sede operativa in Sicilia già accreditati secondo le nuove norme regionali, o quelli che presenteranno una richiesta di accreditamento prima della presentazione della richiesta di contributo.

I corsi dovranno, come detto, fare riferimento al repertorio delle qualificazioni. La Regione ha individuato alcune aree strategiche e il relativo profilo da formare. I settori scelti sono: agricoltura, agroalimentare, edilizia, energie rinnovabili, lapideo, pesca, servizi culturali e di spettacolo, servizi socio-assistenziali, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, turismo. Come detto, a ogni area corrisponde il profilo sul quale bisognerà progettare il corso.

Sono 51 in tutto i profili individuati: dagli addetti al giardinaggio a quelli per la gelateria o la macelleria, dagli operatori per “macchine movimento terra” a quelli per la pasticceria, dal tecnico di cantiere a quello “audio-luci” per lo spettacolo. E ancora, non mancano i profili legati alle nuove tecnologie: operatore informatico di risorse web, tecnico informatico, tecnico sistemi di telecomunicazione. Ci sono poi i “collaboratori di cucina” e il tecnico di accoglienza turistica. I corsi dovranno prevedere almeno 15 allievi. Nel caso in cui fossero di meno, verrà operata una graduale decurtazione del finanziamento.

Il bando verrà pubblicato, come detto, nelle prossime ore già sul sito della Regione. Quindi in Gurs. A quel punto, partirà l’iter di presentazione e valutazione dei progetti che dovrà portare all’avvio dei corsi. Che dovrebbe avvenire negli ultimi mesi del 2016. Quando circa 4 mila persone, questa la speranza dell’assessorato, potrebbero tornare a lavoro. Mentre una legge nazionale dovrebbe far partire i prepensionamenti che ridurranno già dal 2017 il bacino dei circa 8 mila formatori. Una formazione che dimagrisce e cambia volto, intanto, col bando da 136 milioni, lanciato e riscritto tre volte.


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