"La mia bambina è in fin di vita | Caro Papa, vieni a benedirla" - Live Sicilia

“La mia bambina è in fin di vita | Caro Papa, vieni a benedirla”

Un padre e una madre. Una dolcissima bambina dagli occhi di cielo

Questo non è il tempo di piangere per Carola. E’ il momento di sorriderle, di immergersi nei suoi occhi innocenti e profondi, di stringere al cuore Nino e Titti, i suoi meravigliosi genitori.

Ha un anno, Carola. Suo padre, Nino Drago, di recente, ha scritto su Facebook: “Cari amici, oggi vi chiedo un piccolo gesto che ognuno di voi può fare. Se siamo in tanti c’è una sola persona che può far avverare un miracolo del quale ha bisogno mia figlia, ed è il nostro Papa Francesco. Io non so come potremmo riuscirci ma se a scriverle fossimo in tanti, tantissimi forse potrebbe venire al Gaslini di Genova nel reparto di rianimazione a benedirla perché lei ha ormai i giorni contati. Confido in voi amici fate un piccolo gesto per Carola! Forse se alla Santa Sede arriva qualche migliaio di lettere forse ci riusciamo. Carola ne ha bisogno urgentemente, siamo davvero disperati. Trovate voi le parole giuste, trovate il modo di contattare il Santo Padre. Carola ha bisogno del miracolo perché è ormai in fin di vita. Sicuro di contare su di voi, fate questo piccolo gesto, credo che il Papa ci ascolterà se siamo in tanti, io venerdì manderò la mia lettera. Grazie di cuore”.

E’ molto malata la bimba dagli occhi di cielo che rapisce l’anima di chiunque. Suo padre e sua madre pregano e non si arrendono, nonostante la violenza di una patologia rarissima che ha poche possibilità di cura. Le prime crisi si sono manifestate a luglio: da allora è stato un cammino di medici alle prese con una diagnosi complicatissima, di ospedali, di camici bianchi e pasti consumati in corsia. Nino e Titti hanno lasciato Salemi e la loro casa per un viaggio disperato d’amore. Non mollano.

Dice Nino, al telefono, appena uscito dalla rianimazione: “Tanta gente ci conforta. Tantissimi stanno scrivendo a Papa Francesco. La nostra prospettiva è tremenda, ma noi non vogliamo perdere Carola e stiamo smuovendo anche le montagne. Mia figlia potrebbe essere la piccolina di chiunque: un padre e una madre sanno di cosa sto parlando. Entro in reparto da lei, so che mi sta chiedendo aiuto col suo silenzio. E io che posso fare se non inginocchiarmi davanti al Papa e chiedere la grazia di una benedizione? Noi siamo credenti, lui è l’uomo più vicino a Gesù”.

Su Facebook i messaggi di tenerezza sono stati disseminati a piene mani: “Caro Papa Francesco, abbiamo bisogno del suo aiuto, conforto e benedizione. C’è una bellissima bambina di none Carola a cui hanno diagnosticato una rara malattia e non sta molto bene.. la preghiamo di andarla a trovare e benedirla come Gesù avrebbe fatto.  Caro Papa ci inginocchiamo e la supplichiamo per questo affettuoso gesto”. E ancora: “Prego per questa bellissima bambina e per voi genitori affinché il Signore possa farvi tornare felici tutti tre come prima”. Molte lettere sono già partite sulla rotta della speranza, da Salemi e non solo, sempre allo stesso indirizzo: Casa Santa Marta, Città del Vaticano.

Ma questo non è il tempo delle lacrime. Non ancora. Questo è il momento di scoprire quanto può essere grande l’amore negli occhi di Carola, figlia del cielo.


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