Discarica di Motta |Trentuno lavoratori a rischio - Live Sicilia

Discarica di Motta |Trentuno lavoratori a rischio

Tra provvedimenti e decreti regna il caos.

VALANGHE D'INVERNO
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MOTTA SANT’ANASTASIA – Un pastrocchio di provvedimenti e decreti dirigenziali, ma una soluzione definitiva ancora non c’è. Ma se da un lato è in corso un braccio di ferro tra Rosario Crocetta e Oikos, dall’altro c’è una parte dei lavoratori della discarica, 31 in tutto, che adesso rischiano il licenziamento. Ieri il sindacato Fp Cigl con il dipartimento d’Igiene ambientale di sigla e i lavoratori ha organizzato un sit in di protesta dinanzi la Prefettura di Catania in via Etnea. “La manifestazione è stata sospesa al momento – spiega Gaetano Agliozzo, segretario generale Fp Cgil – dagli uffici della prefettura ci sono giunte delle rassicurazioni. Ci hanno fatto sapere che s’impegneranno per trovare una soluzione a tutela dei 31 lavoratori a rischio”. 

A seguito infatti del decreto del 22 dicembre – atto che ha ordinato il divieto di conferimento dei rifiuti indifferenziati ai circa 90 Comuni che smaltivano nella discarica “Valanghe d’inverno” – l’azienda non starebbe operando a pieno regime. E per questo avrebbe avviato le procedure di mobilità nei confronti dei lavoratori per i quali al momento non esisterebbe una mansione all’interno dell’impianto. 

Nel dettaglio, ammontano a 1040 le tonnellate di rifiuti che la discarica dovrebbe poter abbancare, ma il nuovo atto datato 24 marzo – che di fatto costituisce una modifica del decreto dirigenziale emanato, sempre da Crocetta, il 16 marzo scorso – non autorizza però l’espletamento delle procedure di trito vagliatura. Il provvedimento del 16 marzo, inoltre, era stato emanato a seguito dell’ordinanza del TAR del 9 marzo, la decisione con cui i giudici amministrativi sostanzialmente consentivano il ripristino delle procedure di abbancamento dei rifiuti nella discarica Valanghe d’Inverno. 

Ma c’è un altro colpo di scena, ultimo solo in ordine di tempo, che a sorpresa si starebbe realizzando. L’ultimo provvedimento regionale, quello del 24 marzo, rimanda in realtà al 24 aprile l’inizio del conferimento dei rifiuti nella discarica di Valanghe d’Inverno. La Oikos non potrebbe cioè tecnicamente ancora abbancare.

Se Crocetta all’indomani dell’ordinanza del Tar del 9 marzo aveva, dunque, emanato un provvedimento che autorizzava gli impianti a conferire la frazione secca di nuovo a Valanghe d’Inverno, pochi giorni dopo ne emana un altro che rimanda al 24 aprile l’inizio dell’abbancamento. Una soluzione tampone adottata, molto probabilmente, allo scopo di sedare le accese proteste insorte a Misterbianco e Motta.

Ma tale provvedimento non sarebbe, però, piaciuto alla società, che bloccata dal 22 dicembre avrebbe subito un danno economico pari a diversi milioni di euro. Tanto che questa avrebbe deciso di abbancare comunque la spazzatura in virtù, stavolta, della vecchia ordinanza 26 rif, che lasciava facoltà di gestire le attività di abbancamento con gli impianti privati. I rifiuti in arrivo a Motta, costituiti dalla frazione secca, provengono ora dagli impianti di Palermo-Bellolampo, dalla Sicula Trasporti di Lentini, da Trapani, da Gela e Ragusa.

 

 

 

 

 

 

 


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