Da Sala delle Lapidi all'Ars | Cosa cambia dopo le Regionali - Live Sicilia

Da Sala delle Lapidi all’Ars | Cosa cambia dopo le Regionali

Marianna Caronia

Soltanto un consigliere ha centrato il grande salto al parlamento regionale, un cambio in vista

PALERMO – Sono partiti in sei, ma soltanto un componente della comitiva è riuscito a fare il salto dal consiglio comunale di Palermo all’Assemblea regionale siciliana. Si tratta di Marianna Caronia, eletta a Palazzo dei Normanni fra le file di Forza Italia dopo il veterano Riccardo Savona e il coordinatore provinciale Giuseppe Milazzo. Caronia attualmente siede fra i banchi dell’opposizione a Sala delle Lapidi: è stata eletta a giugno nella lista ‘Per Palermo con Fabrizio’, ma dopo la rottura con Ferrandelli è approdata al Gruppo Misto. Adesso resta da capire se il neo deputato manterrà il doppio incarico o se deciderà di dedicarsi solo all’Ars. Se così dovesse essere, si libererebbe uno scranno a Sala delle Lapidi, ma chi lo occuperà, al momento, resta una faccenda assai complessa. In base ai risultati pubblicati sul sito del Comune di Palermo dovrebbe essere Pietro Garonna a prendere il posto della Caronia, in realtà, come spiega ai microfoni di livesicilia Alessandro Anello, capogruppo di “Per Palermo con Fabrizio”, ” i dati ufficiali non sono quelli che si trovano sul sito del comune di Palermo e che danno Garonna come primo dei non eletti con 1074 preferenze”. Garonna avrebbe preso, invece, 1084 voti, ammontare esattamente identico a quello di un altro candidato della lista, Massimiliano Fiore. “In questo caso, sarebbe Fiore ad entrare a sala delle Lapidi – dice Anello – perchè anagraficamente più grande”.

Fra i consiglieri palermitani rimasti fuori da Sala d’Ercole uno dei risultati migliori è stato raggiunto da  Francesco Scarpinato: a giugno era stato il più votato della lista “Democratici e popolari” e adesso ha raddoppiato le preferenze raccolte in occasione delle Amministrative: inserito nella lista di Alternativa popolare, che però non ha superato lo sbarramento regionale del cinque per cento, è passato dai tremila voti delle Amministrative di giugno ai quasi seimila di domenica scorsa. Anche questa volta è stato il più votato della sua lista, ma lo sforzo non è stato ripagato.

Ha portato a casa un ottimo risultato anche il democratico Fabrizio Ferrara: il giovane consigliere comunale renziano domenica ha ottenuto cinquemila e seicento preferenze, diventando il terzo candidato più votato nella provincia di Palermo fra le file del Pd dopo Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici. Ferrara è il primo dei non eletti.

Risultati meno entusiasmanti per i consiglieri di maggioranza Antonino Sala e Paolo Caracausi, che hanno raccolto rispettivamente 1.500 e poco meno di mille preferenze. Sala ha corso nella lista creata dal sindaco Leoluca Orlando ‘Arcipelago Sicilia’, rimasta fuori dalla ripartizione dei seggi, e Caracausi in quella di ‘Alternativa popolare’. Resta fuori dall’Assemblea regionale anche l’avvocato Claudio volante, che ha corso per ‘Sicilia futura’ dell’ex ministro Totò Cardinale, raccogliendo poco più di mille preferenze.


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