Quei crediti cancellati | Un regalo da 6 miliardi - Live Sicilia

Quei crediti cancellati | Un regalo da 6 miliardi

Miliardi depennati dal bilancio perché ritenuti inesigibili dal passato governo. E' davvero così?

QUANTO CI COSTA
di
2 min di lettura

Eravamo rimasti un po’ sorpresi dall’annuncio del Presidente Musumeci su quel disavanzo mostruoso di quasi 6 miliardi dell’ultima “operazione verità”, per quanto sapessimo delle difficoltà della Regione.

È arrivato Baccei a spiegare la cosa, e a tranquillizzare tutti, dicendo più o meno: “Tranquilli! È solo una situazione eccezionale dovuta alla pulizia straordinaria di residui che abbiamo fatto nel 2015, un atto dovuto, che la nuova legge di contabilità ci consente di spalmare in 30 anni; ora è tutto a posto”.

Ma lo è davvero? Andando a guardare questa storia si scopre una cosa quanto meno strana. Nel luglio 2015 la Corte dei Conti parifica un Rendiconto del 2014 con miliardi di crediti della Regione verso lo Stato per tributi che le spettavano e che invece sono andati allo Stato. Poche settimane dopo questi miliardi spariscono con un tratto di penna. Ora, la pulizia dei crediti inesigibili è giusta, ma non ci risulta che – come richiesto dalla Corte dei Conti – la Regione abbia mai avuto risposta dallo Stato in ordine alla non esigibilità di quei conti. La Regione, in un certo senso, se li è cancellati da sola. Fatto in un sol colpo un regalo miliardario allo Stato che compromette la stabilità economica di un Popolo intero per i prossimi trent’anni?

Se andiamo a vedere gli allegati alla delibera di cancellazione di questi residui, troviamo inoltre la singolarità che i nomi dei debitori e le motivazioni della cancellazione sono puntigliosamente elencati solo per le somme di pochi euro. Per quelle veramente importanti, da decine o centinaia di milioni, per circa 60 su 80 pagine, c’è scritto soltanto “ELIMINAZIONE RESIDUI ENTRATE TRIBUTARIE PER RIACCERTAMENTO STRAORDINARIO” e nulla più. Il resto a tarallucci e vino.

Un giorno d’agosto sono scomparsi 6 miliardi dal patrimonio della Regione, di crediti, senza indicare verso chi erano stati accertati, e senza indicare il motivo della cancellazione. Sarà anche stata cosa buona e giusta, ma siccome il 99 % dei nostri problemi deriva da questo, ci piacerebbe saperne di più, sapere cosa intende fare l’attuale Governo per fare chiarezza su questa vicenda, sapere se qualche deputato voglia farne quanto meno una interrogazione parlamentare. Ci chiediamo, e chiediamo a questo e soprattutto al precedente Governo:

Quanti dei residui attivi iscritti nel bilancio della Regione erano crediti nei confronti dello Stato?

È stata espletata la complessa procedura di legge relativa alla dichiarazione di inesigibilità degli stessi crediti, visto che allo stato non risulta alcuna motivazione?

Gli uffici statali hanno mai dato una risposta alle richieste di chiarimenti da parte della Regione su questi crediti?

È stata chiesta al MEF, come hanno fatto tutte le altre regioni, se i crediti che si contabilizzava la Regione, lo Stato se li contabilizzava, a sua volta, come debiti?

La Corte dei Conti ha avuto a disposizione tutta la documentazione per verificare l’effettiva inesigibilità dei singoli crediti?

Visto che si tratta dei nostri soldi, e che sono un’enormità, ci piacerebbe avere da qualcuno una risposta.

> Leggi qui la replica dell’ex assessore Baccei

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI