L'omicidio di Saro Sciuto |Chiesto l'ergastolo per Marino - Live Sicilia

L’omicidio di Saro Sciuto |Chiesto l’ergastolo per Marino

L'esponente dei Mazzei è stato ucciso a Librino nel 2011.

CATANIA – Sarebbe stato appena ventenne Gaetano Marino quando nel 2011 avrebbe ucciso Rosario Sciuto. Una crivellata di colpi sotto l’androne del civico 13 di viale Moncada. L’esponente dei Mazzei sarebbe stato di spalle: la mano tesa a premere il tasto dell’ascensore per salire a casa. Un omicidio risolto diversi anni dopo. Ora sulla testa del 27enne Marino pende una richiesta di pena all’ergastolo ed isolamento diurno. È la condanna chiesta dal pm Giuseppe Sturiale alla Corte d’Assise di Catania al termine della requisitoria in cui ha sviscerato i passi di una delicata inchiesta che si è completata con il contributo di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui Fabrizio Nizza (ex rais santapaoliano di Librino) e Giuseppe Scollo (boss di Lineri di Cosa nostra). Alla sbarra anche il fratello di Gaetano, Alessio, appena ventiduenne. Ma per lui l’accusa non è di omicidio, ma di associazione mafiosa. Il pm ha chiesto alla Corte di condannarlo a 11 anni di carcere.

Gaetano Marino, quella sera di novembre del 2011, avrebbe aspettato Sciuto nell’androne e poi avrebbe fatto fuoco. Dietro l’omicidio – secondo le ricostruzioni degli inquirenti – ci sarebbe stata la concorrenza nella gestione di una piazza di spaccio a Librino. E per la spartizione della droga – lo dimostrano decine di inchieste – a Librino si spara. Senza troppi problemi. Ma ci sarebbero anche motivi personali. Gaetano Marino non avrebbe gradito il divieto impartito da Sciuto alla figlia di frequentare l’imputato. I due giovani, infatti, in quel periodo avrebbero avuto una relazione amorosa.

Nella prossima udienza sarà il turno della difesa: Gaetano Marino è assistito dagli avvocati Mario Brancato e Andrea Gianninò. Poi la Corte d’Assise, salvo eventuali repliche delle parti, si ritirerà in camera di consiglio per decidere il verdetto.

 

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