Rifiuti, stanziati 57 milioni | Finanziati cinque impianti - Live Sicilia

Rifiuti, stanziati 57 milioni | Finanziati cinque impianti

Tra i progetti, due prevedono la realizzazione di impianti di compostaggio.

PALERMO – La giunta regionale, presieduta da Nello Musumeci, ha approvato la delibera che stanzia 57 milioni e 295 mila euro per il finanziamento di cinque impianti di rifiuti pubblici. La proposta dell’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, consente di realizzare opere pubbliche strategiche che garantiranno una riduzione dei costi a carico dei cittadini e l’autonomia gestionale dei territori, in linea con quanto previsto da tempo nel piano rifiuti.

Tra i progetti, due prevedono la realizzazione di impianti di compostaggio che consentiranno di aumentare la quantità di organico che si potrà trattare nell’Isola. Uno è l’impianto pubblico di compostaggio di Calatafimi-Segesta per un costo di 14 milioni e 538 mila euro, che consentirà di calmierare i prezzi e ridurre i disagi nella provincia di Trapani riuscendo a ricevere 36 mila tonnellate l’anno di umido. L’altro sorgerà in provincia di Agrigento, a Ravanusa, costerà 19 milioni e 300 mila euro e garantirà gli stessi benefici con la lavorazione di circa 15 mila tonnellate l’anno.

Con l’aumento della raccolta differenziata in Sicilia è cresciuto il fabbisogno di impianti che possano trattare l’organico. Oggi la produzione annua di umido è di 300 mila tonnellate con una differenziata che al 31 dicembre 2018, secondo gli ultimi dati pubblicati sul sito del dipartimento Acque e rifiuti, è salita a quota 31,3 per cento, quasi dieci punti in più dell’anno precedente.

“Stiamo recuperando anni di ritardi – spiega l’assessore Pierobon – con questa delibera dimostriamo coi fatti quello che avevamo già previsto nel piano rifiuti, ovvero l’intenzione di dare priorità agli impianti pubblici e garantire l’autonomia gestionale ai territori, per calmierare i prezzi e consentire un ritorno alla gestione ordinaria dopo decenni di emergenza”.

Nel provvedimento di rimodulazione dei fondi del Patto per il Sud, firmato dal dirigente generale Salvo Cocina, sono previsti altri 18 milioni e 191 mila euro per Sciacca per la realizzazione del Tmb e del primo lotto funzionale della discarica per rifiuti non pericolosi. E altri 3 milioni e 203 mila euro si aggiungono ai 10 milioni già esistenti per la piattaforma integrata di Trapani – primo lotto, per la realizzazione della nuova vasca per Rsu. A Palermo invece altri due milioni vengono sommati ai 28 già esistenti, per un totale di 30 milioni e 600 mila euro, per la realizzazione della settima vasca della discarica di Bellolampo.

“Come preannunciato qualche mese fa, la giunta Musumeci mantiene il suo impegno. Anche grazie alla realizzazione di questi impianti pubblici riusciremo a rompere il “monopolio di fatto”che in questi anni ha provocato l’innalzamento dei prezzi a carico degli gli agrigentini”. Lo dichiara la presidente della IV commissione all’Ars, Giusi Savarino. “Abbiamo detto basta – ha aggiunto – a questo sistema e ringrazio il Presidente Musumeci per mettere nella sua agenda di governo “l’ambiente” come priorità e per l’attenzione che presta alle problematiche di ogni singolo territorio. Come ripeto dal giorno del mio insediamento, nessun territorio resterà più inascoltato”.

“Se si vuole uscire dall’emergenza rifiuti e mettere all’angolo affaristi e mafiosi, bisogna costruire gli impianti pubblici. Lo abbiamo sempre detto con chiarezza e le nostre battaglie hanno fatto breccia: finalmente il governo Musumeci ha deciso, durante la Giunta di ieri, di realizzare cinque nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti”. Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della IV commissione Ambiente, Territorio e Mobilità dell’Ars: Stefania Campo, Nuccio Di Paola, Valentina Palmeri (vice presidente) e Giampiero Trizzino.

“Per lungo tempo – ricordano i deputati – abbiamo denunciato l’esistenza di una vera e propria corsa da parte di molte aziende dalla dubbia capacità professionale e con carente capitalizzazione finanziaria, a costruire nuovi impianti per il trattamento di rifiuti in Sicilia. Per lungo tempo abbiamo sollecitato l’attuale Governo a controllare che non ci sia un ‘mercato’ delle autorizzazioni, ponendo l’attenzione sulla necessità di realizzare gli impianti pubblici, previsti già dal Piano Stralcio approvato per la Gestione dei Rifiuti in Sicilia, così come raccomandato dalla IV commissione, molti dei quali inseriti da anni nel piano di finanziamenti del “Patto per il Sud”.

 

 

 


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