L’audizione di Turano all’Antimafia | "Arata mi informò di Nicastri" - Live Sicilia

L’audizione di Turano all’Antimafia | “Arata mi informò di Nicastri”

L'assessore venne a sapere della consulenza di Vito Nicastri e riferì alla Dia e a Miccichè

PALERMO – L’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, oggi è stato sentito dalla commissione Antimafia dell’Ars sul suo coinvolgimento nel caso Arata dopo che ieri la commissione di indagine guidata da Claudio Fava ha raccolto le audizioni del presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè e dell’assessore all’Energia Alberto Pierobon.

Il punto chiave del racconto di Turano sta nell’informazione che l’assessore ha acquisito in un incontro con Paolo Arata il 12 settembre. In quell’occasione il faccendiere avrebbe riferito al politico di avere come consulente Vito Nicastri. Questa notizia avrebbe messo in guardia l’assessore che così ha informato il presidente dell’Ars Miccichè a cui il 12 luglio 2018 aveva già detto di non organizzare più incontri per Arata. Di questa notizia poi Turano ha informato anche il capo centro della Dia di Trapani, il funzionario della Direzione investigativa antimafia con cui anche Arata sarebbe entrato in contatto.

Turano però non avrebbe più informato altre persone. Non avrebbe informato i suoi colleghi della giunta e non avrebbe informato l’assessore all’Ambiente Toto Cordaro e quello ai Rifiuti Pierobon. “Per me il progetto non era più in discussione” ha spiegato più volte Turano e così non ho ritenuto che ci potesse essere il pericolo di ulteriori tentativi di contatto.

Alla fine dell’audizione il presidente della commissione d’inchiesta Fava, raggiunto dai cronisti, ha commentato questi due primi giorni di audizioni. “Stupisce – ha detto – quanti ricordino poco e male. Qui c’è bisogno di fare chiarezza rispetto alle parole inequivocabili del Gip che parla di corruzione sistemica. Per questo abbiamo chiesto di avere una mappatura di tutte le autorizzazioni fornite in questo settore”.

Domani alle 14 è previsto che la commissione antimafia senta l’assessore al Territorio e all’Ambiente Toto Cordaro. Nel frattempo Fava comincia a pensare alle nuove audizioni. Già a fine luglio potrebbero essere sentiti Calogero Mannino e il capo centro della Dia di Trapani. Ci vorrà più tempo per le nuove audizioni di Tuccio D’Urso e di Salvo Cocina.

LA DIRETTA

16.07 – L’audizione dell’assessore alle Attività produttive è conclusa.

16.05 – Antonio De Luca chiede: “Visto che Arata è stato insistente e visto tutto quello che ha dedotto, non era opportuno che lei informasse tutti dei rischi”. Turano però ribadisce la risposta precedente.

16.01 – Fava chiede come mai Turano conoscendo Nicastri, dato che il progetto riguardava altri assessori più competenti, non li abbia avvisati, specie a Pierobon: “Come mai non gli ha detto, stai attento perché questo nome a te non dice nulla ma per noi vuol dire tanto e va evitato”. Turano risponde: “Per me il progetto non era più in discussione”.

15.59 – Fava chiede a Turano: “Come mai appena lei ha saputo della consulenza di Arata gli ha detto di andare dagli organi preposti. In questo modo Arata andava alla Dia per allontanarsi da un suo consulente”. Turano: “Io ho detto che aveva fatto bene a rivolgersi alla Dia ma non è che mi sono messo a dire ha sbagliato ufficio o altro”.

15.55 – “Non era mio compito avvisare il mio collega perché l’impianto non era più in discussione, per me non c’era più motivo di parlare di quel progetto. Non sapevo che quella pratica veniva seguita”.

15.51 – Antonio De Luca (M5s) chiede a Mimmo Turano: “Come mai quando è venuto a sapere della consulenza di Nicastri ha detto ad Arata di informare la Dia, sentendo odore di mafia, e non l’ha detto a Pierobon che non solo era suo collega di giunta ma era anche veneto e quindi magari non sapeva che tipo di situazioni potessero esserci”. De Luca fa un’altra domanda: “Come mai non consigliò di andare dal Tar?” Turano risponde: “Io rappresento la Regione e ho il compito di risolvere i problemi non di creare contenziosi”.

15.48 – “Io ebbi l’impressione che Arata abbia osteso il bigliettino da visita della Dia per accreditarsi come persona che risponde a criteri di legalità”.

15.47 – “Non ho informato i componenti della giunta della mia posizione rispetto ai progetti sul mio territorio, ho però portato avanti la posizione negativa rispetto a quel progetto inquinante, una posizione contraria fin dai tempi della campagna elettorale: era un mio impegno con la città”.

15.39 – Roberta Schillaci (M5s) chiede come mai Arata che ha provato a tenere nascosto Nicastri non nascose questa presenza a Turano. L’assessore risponde: “Se voleva ottenere particolari attenzioni certamente non glieli ho dati. Io allora gli dissi di rivolgersi agli organi preposti e lui mi disse di essersi rivolto alla Dia. Arata riteneva che i ritardi fossero dovuti alla consulenza di Nicastri”. Fava allora chiede come mai le due cose siano state messe in connessione.

15.36 – Claudio Fava chiede come mai non ha avvisato Alberto Pierobon. “Siccome non sapevo di cosa parlava Arata con Pierobon non ho ritenuto di dovere dire niente a nessuno”.

15.32 – “Informai il capo centro della Dia del fatto che Arata aveva detto che era sua consulente Nicastri e lui mi disse che avrebbe informato i suoi superiori”.

15.31 – “Arata mi chiese di parlare con Cordaro e Pierobon e io non lo misi in contatto. Mi preoccupò il fatto che Paolo Arata, in un incontro il 12 settembre, mi aveva detto di avere un consulente che si chiamava Nicastri e allora ho informato Miccichè dato che lui mi aveva contattato per incontrare l’imprenditore”.

15.28  Turano spiega anche la metafora della palla di gioco che rimbalza sul campo. “Se c’è un’iniziativa di un’attività produttiva corretta come assessore ho il compito di sostenerla. Ma se il campo è inquinato io non posso fare niente e non voglio sostenerla. Io ero contrario a questo progetto politicamente per impegno preso con il territorio”.

15.27 – “Parlai con Arata dell’aeroporto di Birgi. Questi – continua a raccontare Turano – mi disse che aveva un contatto con il segretario che aveva la delega ai Trasporti, come rappresentante del territorio allora ho approfondito l’argomento perché riuscissi ad avere un appoggio politico nazionale per quella situazione. Arata non mi promise nulla ma millantava la vicinanza a Siri”.

15.25 – “Arata mi disse di avere con la Dia di Trapani per i ritardi che stava avendo per le sue pratiche. Arata mi estrasse il bigliettino da visita del comandante della Dia. Dopo molto tempo raccontai al comandante della Dia del fatto che Arata avesse parlato di questo caso”.

15.20 – Turano risponde delle affermazioni che ieri il presidente dell’Ars ha fatto sugli incontri fra i due e Arata. “Sconsigliai a Miccichè di continuare a promuovere questa vicenda perchè ero politicamente contrario. Durante l’incontro Miccichè non stava al tavolo ma si allontanava e faceva le sue cose”.


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