Open Arms, sbarcano i minori | In ventisette toccano terra - Live Sicilia

Open Arms, sbarcano i minori | In ventisette toccano terra

Open Arms (foto pubblica da facebook)

Open Arms, arriva la svolta. Intanto la Procura ha disposto una ispezione.

Migranti
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6 min di lettura

ROMA– La polemica politica sui migranti divampa, ma intanto sbarcano i primi minori dalla Open Arms dopo un serrato botta e risposta tra il premier e il ministro dell’Interno.

LA DIRETTA

Lo sbarco dei minori

E’ stato disposto dalle autorità lo sbarco dei minori non accompagnati a bordo della Open Arms. Polizia, carabinieri, uomini della guardia costiera e vigili del fuoco sono arrivati nel molo Favaloro, a Lampedusa, per le operazioni di sbarco.

Sono 27 i minori non accompagnati a bordo della Open Arms per i quali è stato autorizzato lo sbarco. La ong spegnola fa sapere di avere informato le autorità “di avere bisogno del tempo necessario per comunicare la notizia in modo da garantire l’equilibrio e la serenità di tutte le persone a bordo”. “Ci auguriamo che oggi possano scendere tutti. #unportosicurosubito”, si legge in un tweet di Open Arms. A bordo ci sono in totale 134 naufraghi.

E’ appena iniziato il trasbordo dei 27 minori che da 16 giorni si trovano sulla Open Arms su due motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza di Lampedusa. A monitorare la situazione, il procuratore aggiunto di Agrigento: Salvatore Vella.

Sono arrivati nel molo Favaloro e hanno toccato la terraferma i 27 minori non accompagnati che hanno lasciato la Open Arms dopo 16 giorni in mare.

Subito dopo lo sbarco nel molo Favaloro sono stati condotti dalla polizia di Stato nell’hotspot, in contrada Imbriacola, i 27 minori non accompagnati fatti scendere dalla Open Arms dopo sedici giorni: a bordo della nave della ong spagnola ora rimangono 107 persone. Quattordici minori sono stati trasbordati nella motovedetta della guardia costiera e tredici in quella della guardia di finanza. Si tratta di 13 eritrei, 5 sudanesi, due del Ciad, due del Gambia, un ghanese, un ragazzo del Mali, un nigeriano, un etiope e un egiziano.

Faraone: “Salvini ha paura”

“Non c’è la manifestazione di nessuna leale collaborazione nei confronti di Conte da parte di Salvini nello sbarco dei minori dalla Open Arms. E meno che mai una ritrovata coscienza umanitaria. Semplicemente, avendo saputo che la procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona e violenza privata ed essendosi consigliato con Giulia Bongiorno, quella che non fa più il ministro ma il suo avvocato a tempo pieno a spese dei cittadini, avrà capito che questa volta rischia grosso. Essendo oltretutto finito in minoranza in parlamento e non avendo più la copertura del presidente del consiglio, che anzi da buon avvocato si è tutelato non con non una, ma con due lettere indirizzate a lui, non ci sarà nessuna giunta per le autorizzazioni che questa volta gli salverà il sederino. Come al solito il capitano, quando il gioco si fa duro, come per i 49 milioni, per la vicenda Savoini, per la Diciotti e per la crisi di governo, si riscopre un coniglietto”. Così su Facebook il senatore del Pd, Davide Faraone.

Varchi: “Ci fidiamo dei medici”

“Non conosco i medici del Cisom, ma certamente possiamo fidarci dei referti dei medici del poliambulatorio di Lampedusa dei quali, come italiani e siciliani, ci siamo sempre fidati”. Lo afferma Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia. “Certo, la difformità dei referti tra medici del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e quelli della sanità pubblica siciliana lascia – aggiunge – non poche perplessità. Sicuramente è spiacevole leggere gli attacchi al dottore Francesco Cascio per i suoi trascorsi politici che vengono strumentalizzati da affermazioni sconcertanti. Se dai referti medici della Asp e, quindi, della Regione siciliana si evince che i migranti stanno bene e che è stato riscontrato un solo caso di otite – osserva – è indispensabile che l’autorità giudiziaria indaghi per comprendere le ragioni della totale discordanza di pareri medici e verificare l’operato dei medici del Cisom e di Open Arms nella gestione dei migranti a bordo”.

La polemica con Saviano

“Il signor Saviano mi vuole vedere in galera. Che faccio amici, gli do retta e mi dimetto o tengo duro?”. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini in risposta al tweet dello scrittore Roberto Saviano, tweet che Salvini ha anche postato: “I 134 migranti a bordo della open Arms, dopo essere stati ostaggio dei banditi libici, ora lo sono del bandito politico Matteo Salvini, il MinistroDellaMalaVita. Ma il destino di Salvini – diceva Saviano – è il carcere. E questo lo sta capendo anche lui; basterà che si spengano le luci”.(ANSA).

La lettera di Conte

Il premier Giuseppe Conte ha inviato una nuova lettera a Matteo Salvini in cui ribadisce che è necessario che sia autorizzato lo sbarco immediato delle persone di età inferiore agli anni 18 presenti a bordo della nave Open Arms. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. E conferma che dalla Commissione europea ci è stata confermata la disponibilità di una pluralità di Paesi europei (Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Spagna) a condividere gli oneri dell’ospitalità per tutte le persone di cui ci stiamo occupando, anche indipendentemente dalla loro età.

La risposta di Salvini

“Lo sbarco dei presunti minori è una scelta di esclusiva responsabilità del premier”. Così, si apprende da fonti del Viminale, il ministro dell’Interno Matteo Salvini risponde all’ultima lettera del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla vicenda Open Arms. Salvini ribadisce che “la linea del Viminale non cambia”. “L’imbarcazione con bandiera spagnola di una ong spagnola ha preferito restare in mezzo al Mediterraneo per 16 giorni anziché dirigersi direttamente verso la Spagna. Una scelta politica a danno dell’Italia e sulla pelle degli immigrati, come già successo in passato. Eppure – sottolineano le fonti del Viminale – il presidente del Consiglio ha scritto un’altra missiva a Salvini per chiedere di far scendere a terra i minori, che fino a certa identificazione sono da considerare presunti”. Il via libera allo sbarco di queste persone, viene quindi evidenziato, “è esclusiva responsabilità del presidente Conte, che sollecitava un intervento quando la nave si trovava ancora in acque internazionali. Mentre Madrid non muoveva un muscolo, a Roma si moltiplicavano le pressioni”.

“Mio malgrado accetto…”

“Prendo atto che disponi che vengano sbarcati i (presunti) minori attualmente a bordo della Open Arms” e “darò pertanto, mio malgrado, per quanto di mia competenza e come ennesimo esempio di leale collaborazione, disposizioni affinché non vengano frapposti ostacoli all’esecuzione di tale Tua esclusiva determinazione, non senza ribadirti che continuerò a perseguire in tutte le competenti sedi giurisdizionali l’affermazione delle ragioni di diritto che ho avuto modo di esporti”. Lo scrive il ministro dell’Interno Matteo Salvini al premier Giuseppe Conte. Il ministro dell’Interno, nella lettera al premier Giuseppe Conte, avverte che continuerà “a perseguire in tutte le competenti sedi giurisdizionali” tutte le ragioni di diritto contro lo sbarco dei minori non accompagnati dalla Open Arms. Questo “per evitare che la tua decisione per il caso open Arms – dice rivolgendosi al Presidente del Consiglio – costituisca un pericoloso precedente per tutti coloro che potranno ritenere normale individuare il nostro Paese come unico responsabile dell’accoglienza e assistenza di tutti i minori non accompagnati (o presunti tali) presi a bordo in qualsiasi angolo del mediterraneo o nel mondo”.

L’ispezione della Procura

La Procura di Agrigento ha disposto una ispezione medica a bordo della Open Arms per accertare le condizioni igienico-sanitarie dei 134 naufraghi, da due settimane ammassati nello scafo della ong spagnola, ferma alla fonda a Lampedusa. La decisione è stata assunta durante un vertice in Procura. I medici incaricati dalla Procura verificheranno soprattutto le condizioni dei minori per i quali la Procura per i minorenni ha già indicato i tutori. Dall’esito delle verifiche potrebbero esserci sviluppi rispetto alla fase di stallo che ormai va avanti da due settimane. 

(ANSA).

 

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