PALERMO – La notizia scuote il palazzo di giustizia in una normale e frenetica giornata di lavoro. Si è suicidato Cesare Vincenti, andato in pensione in estate. È stato a lungo presidente della sezione gip-gup del Tribunale di Palermo e prima ancora della sezione Misure di prevenzione. Dall’inizio dell’anno soffriva di depressione.
Una lunga e apprezzata carriera la sua – era in magistratura dal 1976 -, scossa nell’ultimo periodo di lavoro da un’inchiesta giudiziaria. Poco prima di andare in pensione, infatti, nel giugno scorso, Vincenti aveva ricevuto un avviso di garanzia della Procura di Caltanissetta. L’ipotesi è che fosse stato lui a far sapere all’ex presidente del Palermo calcio Maurizio Zamparini, dell’esistenza di un’indagine a suo carico e del rischio che venisse emessa un’ordinanza di custodia cautelare.
“Nulla c’entra l’indagine con il gesto estremo – spiega l’avvocato Paolo Grillo -, un’indagine per la quale ci saremmo difesi in un eventuale processo con ottimi argomenti. Era purtroppo una persona sofferente da tempo di depressione e le cure non sono riuscite ad aiutarlo”.
La notizia piomba negli uffici giudiziari e viene accolta con incredulità da ex colleghi di Vincenti e dagli avvocati impegnati come sempre nell’attività. Vincenti, poche settimane fa aveva organizzato un brindisi di saluto. C’erano per lo più cancellieri, assistenti giudiziari e gli avvocati del Consiglio dell’ordine e della Camera penale. La stragrande maggioranza dei suoi colleghi non era presente.