Assediato fuori e nel Palazzo | L'inverno difficile di Orlando - Live Sicilia

Assediato fuori e nel Palazzo | L’inverno difficile di Orlando

Forse la battaglia della Ztl è il primo sassolino di una valanga. Cosa succederà adesso?

Stavolta ha dovuto mediare, scendere a patti, rinunciare a qualcosa. Le cronache della Ztl notturna – l’ultima ordalia del consenso narrata in questa piccola e povera Palermo – annotano un Leoluca Orlando insolito, non più domatore incontrastato dei fatti piegati al suo volere con la suggestione, ma impegnato in una battaglia che non l’ha visto trionfatore, anzi. Il provvedimento a cui era stato affidato il solito slogan palingenetico della visione ha subito modifiche e spostamenti, pur sopravvivendo nello spirito. Forse non è una sconfitta, ma non è neanche una vittoria. Ecco perché il grido di guerra “Non arretriamo di un millimetro” somiglia di più a un disperato squillo di Olifante dopo l’accerchiamento e non alla consueta retorica del cambiamento che ormai è l’unico refrain di colui che ci governa.

Nell’inverno del suo regno che digrada verso la scadenza del 2022, il Professore appare alla stregua di un esercito assediato. Dentro il Palazzo, come dimostra proprio ‘la battaglia della zetatielle’, spuntano trappole ovunque e aumenteranno perché è un costume diffuso il regidicio reiterato o metaforico, quando si approssima la data di scadenza.

Fuori, non ne parliamo: il ‘Sinnacollanno’ non è mai stato così impopolare. Chi lo dice? Basta annusare l’aria che tira. ‘Colpa’ di una città oggettivamente alla deriva con la sua sporcizia, con le sue strade dissestate, con le sue voragini nei marciapiede, con la sua confusione, con una qualità dei servizi ai minimi termini. I palermitani vivono male ed è naturale che rivolgano pensieri poco piacevoli al ‘sindaco che lo sa fare’, secondo definizione del suddetto.

Dopo l’ondata epica dell’Orlandismo eroico degli anni trascorsi con le sue trame scintillanti, ecco la risacca dell’Orlandismo inceppato che pronuncia metafore inascoltate al cospetto dei guai in servizio permanente effettivo. Si avvererà la profezia di Roberto Alajmo che prevede un prossimo primo cittadino leghista? Chissà. Ma è assodato che ci avviciniamo al capolinea; la vicenda della Ztl notturna potrebbe essere l’iniziale smottamento di un potere avviato, appunto, al suo crepuscolo invernale.

Attenzione, però, Leoluca Orlando non si è mai dato per vinto nei momenti duri della sua esperienza, dimostrando le note risorse di un fuoriclasse. E’ un misirizzi – il giocattolino che più lo spingevi su e più tornava su – che spunta a galla quando meno te l’aspetti, uno strepitoso manuale di tenace longevità. Attenzione, dunque, chi si appresta a celebrarne in anticipo le esequie politiche potrebbe ricevere qualche sorpresa indesiderata.

Ci sono ancora tanti mesi che ci separano dall’ultimo granello di sabbia della clessidra e il Professore – se un po’ lo conosciamo – starà già pensando alla rivincita. Se poi ci fosse l’occasione di farla coincidere con la rinascita di una città boccheggiante, sarebbe un sollievo per tutti.

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